12å

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L'unica cosa che sembravo essere in grado di fare in quel momento era fissare le piccole gocce di acqua che viaggiavano dai suoi capelli fino al suo viso, mentre del trucco sulla sua faccia non ne rimaneva quasi nulla.

Fissai le sue labbra più di quello che avrei dovuto e a stento riuscii a frenare i miei istinti.

"Non sono gelosa" mormorai ad un centimetro dalle sue labbra, riuscendo quasi a sfiorarle.

Eppure neanche quella volta il contatto con il suo corpo mi fece provare emozioni negative.

"Sei sicura?" chiese mentre con un piccolo movimento avvicinò ancora di più il mio viso al suo e sentii le nostre labbra sfiorarsi per davvero quella volta.

I suoi occhi erano più verdi che mai e anche se ero completamente bagnata, ci pensarono le forti emozioni a riscaldarmi.

Era una tortura rimanere in quella posizione con lui anche se ero certa che entrambi stavamo aspettando che l'altro facesse il primo passo.

"Non ti bacerò!" quasi gridai, ricordandomi solo in quel momento dell'esistenza di Becky e di come ero rimasta con l'amaro in bocca quella stessa sera quando li avevo visti baciarsi.

Mi alzai di scatto da sopra il suo corpo e lo guardai truce.

"Per quanto tempo pensi possa funzionare ancora Harry? Devi prendere una fottuta decisione" spiegai severa, mentre il dolore che sentivo traspariva chiaramente dalla mia voce spezzata.

"Io ho già preso una parte Delilah, non ti è abbastanza chiaro?" chiese lui, prima di alzarsi da terra e con un movimento secco prendermi in braccio a mo' di sposa.

"Lasciami andare!" gridai prima di tentare di divincolarmi tra le sue braccia possenti, solo che la sua presa era davvero forte e l'unica cosa che riuscii a fare fu farlo stringere ancora di più il mio corpo.

Lo guardai sorpassare la casa nella quale la festa ancora si stava svolgendo e cominciare a camminare verso una parte del Campus che non conoscevo, o almeno non riuscivo a riconoscere in quello stato.

"Dove mi stai portando?" chiesi in un sussurro, prima di accoccolarmi al suo petto tentando di riscaldarmi con il calore corporeo che emanava.

"A dormire" rispose secco lui, quasi facendomi spaventare a causa della freddezza presente nella sua voce.

"Non voglio dormire Harry" risposi sicura di me, visto che sentivo le mie energie essersi ripristinate quasi come se mi fossi ricaricata le batterie.

"Allora andiamo a cambiarci" rispose più dolce di prima, per poi lanciarmi un breve sguardo e sorridermi.

"Questa sembra essere un'idea nettamente migliore" sussurrai sorridendo a trentadue denti.

Quando lo sentii trafficare con un mazzo di chiavi, constatai che fossimo arrivati dove lui aveva desiderato portarmi.

Guardai una porta spalancata prima di essere poggiata lentamente a terra.

Stropicciai i miei occhi cercando davvero di mettere a fuoco il posto nel quale ci trovavamo.

Un grande letto a baldacchino era posto nel bel mezzo della stanza, accanto ad esso un comodino e sulla parte destra un grande armadio.

"Ma questa è la tua camera" dissi leggermente confusa, non riuscendo a capire cosa ci stessi facendo lì.

"Dove ti aspettavi di andare Delilah? Al cinema?" chiese prima di sbuffare e lasciarsi scappare una breve risata.

Lo guardai avvicinarsi al grande armadio e trafficarci per un paio di secondi prima di estrarne un paio di pantaloni da tuta e una maglietta a maniche corte nera.

Oblivion |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora