29å

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"Cosa stai facendo? Esci con me?" lessi a bassa voce per poi sorridere senza alcun motivo in particolare.

Sospirai e mi alzai dal letto per spostare la tenda che ricopriva la finestra e guardare fuori.

A Cuba non pioveva quasi mai ma quel giorno aveva deciso di farlo, certo le gocce d'acqua non avevano ancora cominciato a ricadere dal cielo ma dalle enormi nuvole nere a ricoprire le nostre teste, ero sicura avrebbe iniziato a farlo da un momento all'altro.

Quella stessa mattina Harry mi aveva accompagnata fino alla mia stanza senza più dire nulla, forse nel vano tentativo di assimilare quello che gli avevo detto.

"Grace, io esco" le dissi a voce alta per farmi sentire, dato che lei e Josh stavano guardando un film sul computer di lei e a stento riuscivo a sentire altro oltre le battute dei personaggi.

"Hai detto qualcosa?" chiese mettendo in pausa e voltandosi verso di me.

"Si, esco" le risposi indicando verso la porta.

"Sta per venire un temporale Del, non penso sia una buona idea" mormorò distratta per poi far ripartire il film e smettere di fissarmi.

Alzai le spalle e dopo aver sospirato indossai i sandali che mi ero portata ed uscii fuori dalla camera.

Aspettai pazientemente l'ascensore che mi avrebbe portata giù e sbattei una mano contro la mia fronte quando realizzai quanto baccano stessero facendo gli altri ragazzi.

Ero sicura che prima o poi sarebbe venuta la polizia a bussare alle loro porte anche perché ero quasi certa non ci fossimo solo noi ad alloggiare in quel Hotel.

"Fanno così anche nel vostro piano?" chiesi sorridente ad un Harry che mi stava dando la schiena e non mi aveva sentita avvicinarmi a lui, intento com'era a guardare fuori dalla porta di vetro.

"Sono incontrollabili Delilah" rispose voltandosi verso di me e tendendo la sua mano nella mia direzione.

"Non ho trovato girasoli ma questi sono quelli che mi sono piaciuti di più, spero piacciano anche a te" cominciò a parlare a vanvera, visibilmente agitato per poi fare un cenno verso il mazzo di tulipani che ancora non avevo realizzato si trovassero di fronte a me.

"Io, non so cosa dire..." mormorai leggermente scossa e stupita perché non mi aspettavo una cosa del genere.

"Smetterai mai di sorprendermi?" chiesi senza pensarci più di tanto.

"No fino a quando non ti avrò conquistata, e dopo lo farò per vederti sorridere ogni volta" rispose serio, estremamente serio e imbarazzato.

Le mie guance cominciarono a bruciare e strinsi la sua mano più di quello che avrei dovuto per poi tirarlo fuori dall' edificio e cominciare a camminare per le varie stradine che non sapevo dove ci avrebbero portati esattamente.

"Posso farti una domanda Harry?" chiesi calcando di più sul suo nome, per fargli intendere quanto seria fossi e di quando mi aspettassi una risposta altrettanto seria.

Annuì titubante e continuò a camminare fischiettando e calciando dei sassolini invisibili su quella strada che ormai stava diventando sterrata.

"Perché sei così gentile? Perché non sei semplicemente come gli altri ragazzi della tua età?" chiesi volendo scoprire il mistero che si celava dietro al suo strano comportamento, quello che normalmente non si addiceva ai ragazzi della sua età.

Aspettavo una risposta che non ero sicura sarebbe arrivata soprattutto dopo che lo avevo sentito sospirare profondamente e glielo avrei chiesto di nuovo, solo che la visione che mi si presentò davanti fu talmente mozzafiato da farmi smettere di pensare troppo.

Oblivion |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora