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"Non mi interessa, non adesso" risposi sicura di me, per poi fissare lo sguardo sulle sue labbra.

Sentii lo stomaco andare in subbuglio quando le sue mani si poggiarono sui miei fianchi e quando capii che aveva appena smesso di lottare contro la sua coscienza.

"Promettimi che non scapperai e ti darò tutto quello che desideri" soffiò sulle mie labbra per poi darmi giusto un paio di secondi prima di incollarle alle mie e lasciarmi completamente senza fiato.

Nessun ricordo, nessuna memoria triste invase la mia mente e quello fu abbastanza da farmi promettere cose che non avrei mantenuto.

Annuii quando per un breve secondo le nostre labbra si separarono e lo feci nuovamente quando le riattaccai più avide di prima, mentre per la prima volta mi lasciavo completamente andare a quelli che erano i miei desideri, lasciandomi consumata dall'attrazione che provavo per lui fin dal primo momento che l'avevo visto entrare nel negozio di mio padre.

"Giura Delilah, giura che domani mattina sarai al mio fianco" bisbigliò con gli occhi lucidi mentre le sue mani avevano cominciato a vagare sul mio corpo nel tentativo di spogliarmi.

Non potevo farlo, non potevo farlo perché sapevo che non avrei mantenuto quel giuramento perché non ero mai stata sincera con lui, perché ero terrorizzata da quello che provavo.

Ma se non l'avessi fatto lui si sarebbe fermato ed io non potevo sopportare tale rifiuto, così acconsentii anche a quello, cosciente che molto probabilmente non mi sarei ricordata nemmeno metà delle cose che ci saremmo detti quella sera perché avevo permesso all'alcool di avere la meglio su di me.

E se per un verso era una benedizione, per l'altro la vedevo una maledizione quella che forse non mi sarei ricordata del suo tocco sulla mia pelle nuda, dei gemiti soffocati che stavano abbandonando la sua bocca a causa delle mie dita a giocare con la sua pelle e a tirargli leggermente i capelli.

Guardai la mia maglietta volare per la stanza e al contrario di ciò che mi sarei aspettata non mi sentii in imbarazzo di fronte a lui, perché il luccichio presente nei suoi occhi mi diede confidenza.

"Sei tremendamente bella" disse prima di incollare nuovamente le sue labbra alle mie e cominciare a trafficare con il gancetto del mio reggiseno.

Sorrisi contro le sue labbra quando notai che lo avesse slacciato ed io con più foga di prima sbottonai tutti i bottoni restanti per rivelare finalmente il suo addome scolpito ai miei occhi carichi di desiderio.

Mi aiutò a sfilare la camicia ed io feci lo stesso con il mio reggiseno, annaspando in cerca d'aria quando le sue mani strinsero i miei seni e un tremendo piacere mi mandò in estasi.

Mossi il mio bacino avanti e indietro lentamente mentre la protuberanza nei suoi pantaloni cresceva notevolmente ad ogni mio movimento e quando sentii di non poterne più di quella tortura, mi alzai di scatto e lo spinsi per le spalle per farlo stendere completamente.

Spalancò gli occhi a causa della sorpresa e lo fece ancora di più quando senza indugiare gli tolsi i jeans e i boxer rivelando la sua erezione di fronte a me, ed io ero estasiata dallo spettacolo che era il suo corpo nudo steso sul letto di quel dannato hotel.

Non feci in tempo a fare più nulla dato che venni presa per la mano e trascinata con forza accanto a lui, mentre con un semplice movimento mi ritrovai ad essere assalita nuovamente dalle sue labbra nel mentre le sue mani mi svestivano completamente.

Oblivion |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora