26å

72 5 0
                                    

"Penso che potrei rinunciare ad un'altra ora del mio sonno di bellezza" mormorai quasi agitata, a causa della strana sensazione che sentivo
alla bocca dello stomaco.

Nulla era cambiato, o almeno nulla era cambiato per me.

Le sensazioni erano le stesse se non ancora più forti, le emozioni sempre più potenti e questo mi lasciava di stucco perché non era quello che avrebbero normalmente dovuto fare? Svanire con il tempo? Sbiadire?

Non aggiunse più nulla, semplicemente cominciò a camminare ed io lo seguii in silenzio, colta da uno strano senso di colpevolezza nei suoi confronti perché ero ancora dell'idea di non meritarlo, non dopo come mi ero comportata con lui.

Forse avrei dovuto parlargliene, ma forse non era il caso di distruggere quell'armonia.

Alzai un sopracciglio quando capii che ci trovassimo di fronte alla porta per entrare nel college e mi accigliai profondamente quando lo notai estrarre un mazzo di chiavi dalla sua tasca posteriore.

"Cosa stiamo facendo Harry? Ti giuro che ti uccido se ci farai finire nei guai" borbottai incrociando le braccia al petto e guardandolo male.

Una fossetta comparve sul suo viso e scosse leggermente la testa prima di farmi mancare il fiato con la sua affermazione.

"Stai tranquilla, piaci troppo a mia madre e sono certo che non ti sospenderebbe mai" la buttò lì come se fosse cosa da niente prima di far scattare la porta ed entrare dentro.

I miei piedi si incollarono all'asfalto mentre alcuni dubbi profondi mi assalivano.

"Hai intenzione di rimanere lì?" chiese facendo nuovamente capolino e guardandomi con un sorriso leggero.

"Certo, fino a quando non mi spiegherai il significato delle tue parole" risposi sicura di me, sicura di quello che volevo scoprire e frustrata dal fatto che lui non mi rivelava quasi mai nulla senza insistenza da parte mia.

"Cosa dovrei spiegarti Delilah? Entra dentro" suggerì serio.

E lo feci, solo che una volta ritrovatami nel corridoio principale mi fermai nuovamente.

"Allora?" insistei, volendo scoprire cosa in realtà si celasse dietro le sue parole.

"Cammina e magari te lo dirò" rispose abbastanza seccato dalla mia insistenza.

Sbuffai sonoramente e cominciai a seguirlo sperando che non mi stesse tirando un tranello.

Mi schiarii la gola quando dopo un paio di minuti non si decise ancora a parlare e quello fu abbastanza da attirare la sua attenzione.

"Mia madre pensava che stessimo insieme e non ha smesso neanche per un secondo negli ultimi due mesi di chiedermi di te, sei contenta della mia risposta?" chiese severo, amareggiato dalle sue stesse parole.

Doveva essere stato davvero difficile per lui come d'altronde lo era stato anche per me, perché era davvero complicato dimenticarsi di qualcuno se le persone intorno a te facevano di tutto pur di fartelo ricordare, Grace lo aveva fatto con me e solo in quel momento capii perché avesse titubato tanto a darmi una risposta così semplice.

"Oh" fu tutto quello che riuscii a dire perché era straziante percepire il dolore che emanavano le sue parole.

"Già" aggiunse secco lui, prima di far girare nuovamente la chiave in una serratura ed aprirmi la porta di una stanza che già conoscevo.

Oblivion |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora