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Flashback (sei anni prima) seconda parte.

La musica risuonava forte dalle casse dell'auto di quel famoso amico di Jackson.

Tra di noi erano presenti anche alcune ragazze ma essendo io la più piccola, nessuno sembrava darmi davvero importanza e per un certo verso ne ero contenta.

Nessuno tranne gli occhi scrutatori di Harry, il quale di tanto in tanto si fissava a guardarmi a lungo.

"Vuoi?" chiese quest'ultimo avvicinandosi a me e risvegliandomi dai miei pensieri.

Alternai lo sguardo tra la sigaretta che aveva in mano ed il suo viso, il quale nonostante il buio, riuscii finalmente a vedere bene.

"Cos'è?" chiesi restia, perché quella sembrava tutto tranne che una sigaretta normale.

Mi voltai verso la mia destra quando un paio di ragazze cominciarono a ridacchiare.

Cosa c'era di così divertente?

"È solo qualcosa che ti farà fare un bel viaggio, marijuana per l'esattezza" spiegò tranquillo il ragazzo paziente di fronte a me.

Mi fissai sulla sua maglietta bianca e lui notando la mia titubanza sbuffò sonoramente.

"Lasciala stare è solo una ragazzina non vedi?" chiese una delle due ragazze le quali erano entrambe sedute su un grande tronco ad un paio di metri da me.

Cercai Jackson con lo sguardo e quando lo trovai intento a parlare con alcuni suoi amici, sospirai profondamente.

Cosa dovevo dimostrare?

Non ero una ragazzina e così dopo aver guardato un'altra volta la mano tesa di Harry presi la sigaretta che mi aveva porto ed aspirai.

Non sapevo come si facesse ma apparentemente mi riusciva abbastanza bene dato il fatto che non mi ero soffocata o cose simili.

"Ti farà soltanto sentire bene, fidati" mormorò Harry prima di voltarmi le spalle e tornare a sedersi accanto a Jackson.

Rigirai tra le mie dita quella piccola cosa e quando dopo averne aspirato un altro fumo sentii tutta la tensione nel mio corpo svanire come per magia, costatai che forse mi avrebbe soltanto fatto bene, mi avrebbe aiutata a rilassarmi.

I minuti inizialmente passarono davvero lenti ma quando gli effetti della droga cominciarono a mostrarsi, mi sentii nettamente meglio.

Era quasi come se in quel momento non mi importasse nemmeno più dove mi trovassi, e tutto quello che mi si parava di fronte sembrava esilarante, a tal punto che cominciai a ridacchiare da sola alle battute dei ragazzi di fronte a me.

La testa era leggera ed il mio cuore ancora di più.

"Ti ho preparato questo, prendi" disse qualcuno accanto a me facendomi sussultare, ma quando capii si trattasse di Jackson, sorrisi nuovamente.

Guardai il bicchiere dal liquido scuro che mi stava porgendo ed io non riluttai più.

Non l'avevo mai fatto ma in quel momento sembrava non turbarmi il fatto di bere.

"Ne voglio un altro grazie" dissi sicura di me per poi ridacchiare.

"Un altro" aggiunsi dopo una decina di minuti e Jackson quasi non riuscì più a riconoscermi ma sorrise, ed io feci lo stesso perché sapevo di essere in buone mani.

Al quarto bicchiere però quando lo notai muoversi traballante verso di me, constatai che forse si era ubriacato anche lui.

O forse era solo la mia mente a giocarmi brutti scherzi?

Oblivion |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora