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Annaspai in cerca d'aria e mi misi a sedere sul letto con il fiato corto, il corpo sudato e un'ansia terribile.

Era successo di nuovo.

"Amore torna a dormire" mormorò un Harry assonnato rigirandosi nel letto e stringendo il mio ventre, tirandomi sempre di più verso di lui.
Eppure in quel momento anche il suo tocco sembrava opprimermi.

"Devo andare da Grace" sussurrai con le lacrime agli occhi dovute alla realizzazione della verità che mi veniva sbattuta in faccia.

Harry c'era.

Harry era lì quando la mia vita era stata distrutta per sempre e tutto in quello momento mi sembrava una presa in giro.

Non si ricordava davvero di me?

Ma in fondo neanche io l'avevo fatto, corretto?

Forse era dovuto al fatto che quella sera avessimo bevuto e fumato così tanto da non riuscire neanche più a riconoscerci a vicenda.

"Ma è ancora notte, torna a dormire piccola..." biascicò prima di mollare la presa sul mio corpo rigido.

Ne avevo avuti di incubi ma quello era stato il più dettagliato, il più forte e quello che più mi aveva ferita, quello che mi ricordò di quanto distrutta ero in realtà.

Una nausea improvvisa mi fece contorcere lo stomaco e senza più dubitare mi alzai dal letto di Harry e corsi verso il bagno.

A stento riuscii ad alzare il coperchio del water prima che rigettassi tutto quello che avevo mangiato la sera precedente.

Cominciai a piangere e quando i miei capelli vennero alzati in alto ed una mano cominciò a strofinare la mia schiena confortevolmente, capii di essere fottuta.

"Del, stai bene?" chiese Harry preoccupato, il suo riflesso lo mostrava dietro la mia figura, buttai un occhio sui suoi tatuaggi e sorrisi amaramente al ricordo di quelli che aveva la sera nella quale la mia vita era inevitabilmente stata cambiata.

"Sei per caso incinta?" chiese con un sorrisetto sul viso e nonostante fosse assonnato era tremendamente bello.

"No Harry, non sono incinta" risposi sicura di me anche perché il ciclo mi era appena passato e non era fattibile.

"Ho avuto un altro incubo, torna a dormire" provai a mentire solo che quando le stesse immagini si materializzarono nella mia mente, corsi di nuovo verso il water e dopo essermi accovacciata su me stessa, rigettai per la seconda volta.

Qualcosa non andava, quello era chiaro ed avere Harry accanto a me in quel momento non mi aiutava per nulla.

"Andiamo in ospedale?" chiese visibilmente preoccupato, le sue mani tremavano leggermente ed era più pallido di me a tratti.

"Probabilmente è soltanto una gastroenterite" sussurrai flebilmente per poi sciacquare il mio viso con dell'acqua fredda come il ghiaccio e fissarmi nuovamente su di lui che mi guardava terrorizzato.

"Smettila di essere così tragico" aggiunsi prima di asciugarmi il volto con un asciugamano e girarmi verso di lui.

"Come posso stare tranquillo quando tu stai male?" chiese per poi avvicinarsi e stringere la mia mano nella sua.

Quando un giramento di testa mi fece quasi crollare a terra, le sue braccia mi strinsero forte e mi riportarono a letto.

Era quasi come se il suo singolo tocco mi facesse stare male ed io non ne capivo il motivo.

"Per favore, vai a chiamare Grace" supplicai leggermente confusa perché sapevo di star chiedendo cose strane.

Mi guardò titubante ed io mi ritrovai a dover guardare da un'altra parte per non fuggire in bagno a vomitare.

Oblivion |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora