18å

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Sentii la risata di Harry cominciare ad echeggiare intorno a me e mi ritrovai a sollevare il volto dal suo petto per guardarlo negli occhi.

Non potei non sorridere quando lui fece lo stesso, nonostante fossi caduta sopra di lui e lui si fosse preso tutto il colpo, ma ciò non sembrava turbarlo.

Non riuscii neanche a capire cosa stesse succedendo che la sua mano volò vicino al mio viso e mi spostò una ciocca di capelli dagli occhi.

Sentii il suo tocco riscaldarmi completamente e nonostante fosse un gesto molto semplice e delicato, un brivido mi attraverso completamente, forse dovuto anche ai suoi occhi profondi che mi guardavano come se fossi un'opera d'arte.

Mi alzai da sopra di lui dopo quella che mi sembrò essere un'eternità, e sarei anche rimasta in quella posizione per sempre, se solo le persone non avessero cominciato a guardarci come se fossimo animali da circo.

Gli tesi una mano nonostante sapessi perfettamente che a stento mi reggevo in piedi sul ghiaccio senza di lui e quando anche lui sembrò capirlo, rifiutò gentilmente il mio aiuto.

"Sei fuori di testa?" gridai a Grace cercando di sembrare arrabbiata, anche se in realtà ero tutto il contrario.

"Cosa c'è? Io non ho fatto nulla" si difese lei, facendomi sorridere ancora di più.

Feci piccoli passi verso i placcaggi ai quali anche lei si stava sorreggendo e ci poggiai la schiena, cercando di sostenermi contro di essi.

Harry fece lo stesso e così ci ritrovammo a guardare le altre persone divertirsi come anche noi lo avevamo fatto fino a pochi minuti prima.

Il silenzio regnava tra di noi ma quando sentii Grace annuire, seppi subito che stesse pensando a qualcosa.

Perché lei era quel tipo di persona a portare discorsi con sé stessa, a farsi domande e rispondersi da sola.

Era un po' strana a detta degli altri ma essendo cresciute insieme, non le notavo certe differenze.

Cominciai a tremare per il freddo ed il ragazzo accanto a me sembrò averlo notato visto che si era avvicinato a me e aveva poggiato un suo braccio sulle mie spalle senza più alcun ritegno, spingendomi verso la sua figura e attaccandomi al suo petto. Sentii il suo mento poggiarsi sulla mia testa a causa della differenza d'altezza e le sue mani cercare le mie per riscaldarle.

"Vuoi andare a casa?" chiese al mio orecchio con la sua voce roca, facendomi venire i brividi nuovamente e non più a causa del freddo se non della nostra vicinanza improvvisa.

"Aspetta un secondo" gli risposi prima di sorridergli e voltarmi nuovamente verso la mia amica, cosciente che da un momento all'altro avrebbe esposto la sua idea, anche perché lei non era mai riuscita a tenersi le sue cose per sé, che si trattassero di pensieri, battute o altre cose.

"Potrei restare così per tutta la vita, non è un problema" ammise Harry a bassa voce avvicinandosi ancora di più a me, facendomi chiedere quanto ancora avesse potuto farlo.

Sentii le ginocchia tremarmi leggermente a causa della sua affermazione precedente.

Guardai Grace cominciare a sbottonare con il suo telefono dopo un paio di tentativi vani di sbloccarlo.

"Oh, ma questo è eccellente!" esultò dopo un paio di secondi prima di poggiare il cellulare nuovamente nella sua tasca e guardarci sorridente uno ad uno.

"Di cosa stai parlando Grace?" le chiesi quando realizzai che non lo avrebbe fatto se non l'avessi spronata.

La notai riprendere il telefono e strabuzzare gli occhi una volta letta l'ora su di esso.

Oblivion |Harry Styles|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora