-Hey principessina, vedo che cammini bene.- Dissi. Mi sentivo in dovere di essere preoccupato per lei, in fondo, era un po' colpa mia se si era fatta male. -A quanto pare. Su, entriamo che ho una fame da lupi.- Entrammo, ci fecero sedere e e ci portarono il menù.
Ha capito che non l'ho invitata per giocare.
Ce lo aveva scritto in faccia che aveva capito e stava morendo dalla curiosità. Ordinammo io del sushi e lei del riso alla cantonese con dei ravioli. Subito dopo aver ordinato mi guardò con i suoi occhi verde smeraldo e diede voce alle sue curiosità. -Mio caro, c'è qualcosa in questa storia che non mi quadra. Da quando sei interessato a me? Insomma, sono la ragazza invisibile e avresti altre mille ragazze migliori di me da portare a cena. Non ti faccio assolutamente pena, visto che non mi hai caga... Considerata nemmeno una volta e sicuramente non ti sei innamorato di me. Qui le strade sono due: o c'è qualcosa di grosso che io non so ma tu sì, o mi stai prendendo per i fondelli. Quindi sputa il rospo.- Lo disse senza troppi giri di parole e lo apprezzai. Decisi di andarci piano. - Mi piace la tua collana.- Dissi. - Ma mi stai prendendo in giro?- Disse stizzita.
Ok, non è andata come previsto.
- Senti, sarò molto chiaro. La tua collana è molto simile alla mia. Piccolo dettaglio: la mia e la tua collana si completano perfettamente ma volevo fare una prova dal vivo per confermare una mia teoria.- Dissi andando dritto al punto, visto che girarci intorno non era servito. Avevo notato questa sua collana qualche settimana prima, quando eravamo finiti nello stesso concorso per ricevere punti alla maturità. Me ne ero accorto quando si era abbassata a raccogliere la matita. Le era scivolata fuori dalla maglia e avevo notato che assomigliava tantissimo alla mia, però ero dubbioso, perché la mia me l'aveva regalata il nonno poco prima di morire dicendomi di non toglierla mai. Nessuno sapeva da dove venisse, né i miei né la nonna. Era a forma di moneta, spaccata a metà. Il nonno mi aveva detto che non c'era mai stata l'altra metà, la aveva ricevuta anche lui così. Avevo continuato ad osservare indisturbato la principessina per le settimane seguenti, accertandomi che fosse l'altra metà e ora mi mancava la prova pratica. L'avevo invitata a cena perché volevo spiegarle tutto. E ora mi trovavo lì, con una principessa confusa e indecisa se incazzarsi con me o credermi. Decise di credermi. -Va bene caro, però poi mi devi spiegare.- Tirai fuori dalla maglia la mia collana e gliela mostrai. Sembrava stupita. Le avvicinammo e queste combaciarono. Lei era ancora più sorpresa.
La adoro quando fa questa faccia, è troppo buffa.
Come promesso le raccontai tutto. -Anche mia nonna, quando me l'ha data, mi ha detto di non toglierla...- Le storie combaciavano. Eravamo entrambi perplessi. Avevamo finito di mangiare, quindi dopo aver pagato uscimmo. - Sai cosa? Visto che non ho niente da fare, perché non ci indaghiamo su?- La proposta mi allettava.- Per me va bene, anche perché la curiosità mi sta divorando.- Risposi. Dopo esserci scambiati i numeri (anche se io lo avevo già, il suo) la accompagnai a casa e la salutai. Mi parve di vedere l'ombra di un sorriso sulle sue labbra, ma richiuse la porta troppo in fretta.
Quanto vorrei vederla sorridere. Un attimo... Voglio vederla sorridere? Matteo, dovevi restare in te!
Qualcosa stava lentamente cambiando nel mio cuore.
Spazio autrice:
Ecco il pov di Matteo! Spero che la storia vi stia piacendo, mi raccomando votate e lasciate un commento. Volevo ringraziarvi per avermi aiutata a raggiungere il 19° posto su più di 1.5k storie nella classifica del tag "solitudine" e ho deciso che pubblicherò due volte a settimana: mercoledì e domenica. Un bacio <3
STAI LEGGENDO
Il Filo del Destino
ChickLit" Amavo i paesaggi invernali perché all'apparenza, sembra tutto morto, ma in realtà sta aspettando di sbocciare, sta aspettando la primavera. Amavo quei paesaggi perché mi rispecchiavano: stavo aspettando la mia primavera, ma sembravo morta. " Valen...