Prima di uscire mi misi dei pendenti a forma di cuore e un anello con la medesima forma. Mi misi dei tacchi argentati che si allacciavano sul polpaccio e presi la mia borsetta a tracolla in tinta col vestito. In quel momento avevo sentimenti contrastanti, mi sentivo uno schifo, ma allo stesso tempo mi sentivo in grado di distruggere il mondo intero. Chiamammo un taxi e durante il tragitto Jess mi spiegò che Matteo faceva questa festa gigante tutti gli anni e che tutti erano invitati.
A quanto pare io no.
Jessica mi aveva anche detto che all'ingresso mi avrebbero dato una maschera, perché la parte divertente delle sue feste era proprio questa, ovvero rimanere in incognito per fare quello che si vuole. Ovviamente tutto ciò accompagnato da dosi ingenti di alcol. Il taxi si fermò difronte ad una dimora maestosa, dal carattere elegante e raffinato. Le pareti erano rivestite di marmo bianco e le colonne all'ingresso presentavano dei dettagli dorati e un tappeto rosso ricopriva il vialetto, circondato da un giardino immacolato. Una volta entrata nell'immenso atrio, un uomo vestito di nero mi consegnò una maschera nera e la misi. Anche Jess fece lo stesso e ci addentrammo nella sala. Le luci erano soffuse, per permettere più riservatezza. C'erano una marea di persone e nel giro di poco persi di vista la mia amica e mi decisi a passare la serata come se non fossi Valentina Perillo, ma una ragazza diversa. Iniziai a muovermi per l'immensa stanza, dirigendomi verso il banco bar. Affianco a me c'era una ragazza con una bibita viola che mi sembrava piuttosto allettante, quindi dissi al ragazzo dietro al bancone di volerne uno anche io. Mentre mi preparava il drink, lo osservai. Aveva un orecchino pendente con una croce nera e i capelli biondi scompigliati. Si muoveva con gesti abili tra bicchieri e bottiglie di alcolici, tanto che ben presto ebbi la mia bevanda davanti. Lo ringraziai e mi diressi ad un tavolo in un angolo, con il bicchiere in mano. Mi sedetti sullo sgabello e iniziai a sorseggiare il mio drink. Il sapore era dolce, con uno strano sapore di frutta e quando lo buttai giù l'alcol mi bruciò leggermente la gola. Mi piaceva già. Dopo metà bicchiere mi sentivo già più leggera. Non avevo la minima idea di che cosa fosse, ma sicuramente era forte. Ad un certo punto un ragazzo mi si avvicinò. - Hey, bambola, cosa ci fai qui tutta sola?- Non poteva essere di certo un maniaco... - Mi faccio i cazzi miei, tu?- Dissi irritata dalla sua fastidiosa presenza. - Sono venuto ad osservare una ragazza che si fa i cazzi suoi. - Sbuffai. - Sai qual'è il principio dei cazzi propri? E' farseli in pace, DA SOLI. - Esclamai alzandomi per andarmene col mio drink, quando una mano bollente mi prese il polso. - COSA FAI BRUTTO VISCIDO?!?- Urlai, incazzata come una iena. La musica alta coprì in parte la mia voce, facendo voltare pochi individui, che puntualmente mi ignorarono.
Ma bravi! Magari questo mi vuole stuprare e voi vi fate i fatti vostri!
Il tizio sorrise in modo inquietante e mollò la presa. - Mi piacciono le cazzute...- Disse con voce viscida. - Stasera non ti piacerà proprio niente! Addio... Altrimenti mi metto ad urlare, e non hai idea di quanto potente sia l'urlo di una cantante. - Lo ammonii, ingenuamente, sperando bastasse. Invece si mise a ridere come uno squilibrato pensando che io non facessi sul serio. Mi prese per la vita e io gli conficcai le unghie nel braccio. Si limitò a grugnire, stringendo la presa su di me. Provai a tirargli un calcio, ma lui lo evitò. Non volevo attirare le attenzioni, ma non mi restava scelta. - Tre...- Feci il conto alla rovescia. - Ma non scherzare, mocciosa...- conficcai lentamente le unghie nella sua carne, facendole affondare lentamente. - Due...- - Non farai sul serio!- - UNO!- Presi un respiro profondo e proprio quando l'urlo stava per raggiungere le mie labbra, mi lasciò andare. - La prossima volta non la passerai liscia, brutta mocciosa imbecille. - Sapevo che avrei dovuto tacere, ma ero un po' brilla e non avevo più freni. - Imbecille non tanto, forse lo sarai tu, l'imbecille. - Lui divenne paonazzo, ma io gli graffiai il collo prima che facesse qualcosa, e scappai. Avevo lasciato il drink lì, ma tanto non ci tenevo a bere ancora. Mi fiondai nel bel mezzo della festa sperando che il tizio non mi avrebbe trovata. Ballai per un po', tra canzoni remixate e gente ubriaca che ballava e si baciava, fin quando non mi scappò la pipì. Per fortuna c'era un cartello che indicava i bagni, e mi fiondai nel corridoio corrispondente ad essi. Una volta trovata la toilette, aprii la porta e la richiusi a chiave. Feci ciò che dovevo e quando andai a lavarmi le mani, mi osservai allo specchio. La maschera permetteva di vedere gli occhi, il naso e la bocca. avevo le unghie leggermente sporche di sangue e mi sentii fiera di me stessa per aver almeno fatto un po' male a quel maniaco. Stavo per uscire, quando la luce del bagno si spense e una mano ghiacciata prese la mia e la strinse con forza.
Come nello sgabuzzino al Dance All Night...
Un lamento strozzato uscì dalla mia bocca, mentre il panico si impadroniva di me. Con la mano libera da quella morsa glaciale, cercai la chiave. La trovai e con mano tremante, aprii la porta, finendo addosso a qualcuno. La mano ghiacciata si dissolse e io oltrepassai la persona davanti a me per accasciarmi a terra stringendo la mia mano al petto. Il respiro si fece più affannoso, la vista si stava sfocando e i tremori mi avvolsero nella loro morsa. La stanza iniziò a volteggiare e i miei lamenti soffocati divennero più forti. Sentii come se la mano ghiacciata mi stesse stritolando il collo. Sentivo dei suoni dire qualcosa di simile al mio nome, ma non capivo, tale era la confusione. Ad un certo punto, la persona che avevo oltrepassato mi abbracciò e io riconobbi il Suo profumo. - Matteo...- Uscì il suo nome dalle mie labbra e successivamente, il vuoto.
Spazio Autrice:
Ciao raghy, come va? Ecco il famigerato ballo!💃💃 Il prossimo capitolo sarà un pov di Matteo.🧡 Domani è ufficialmente l'ultimo lunedì dell'anno scolastico!✨📚🥳 Spero che vi sia piaciuto questo capitolo,votate⭐ e commentate🗨️! Pubblicizzate la mia storia per favore🙏🏻🫰🏻 Buona domenica 🤍
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Il Filo del Destino
Chick-Lit" Amavo i paesaggi invernali perché all'apparenza, sembra tutto morto, ma in realtà sta aspettando di sbocciare, sta aspettando la primavera. Amavo quei paesaggi perché mi rispecchiavano: stavo aspettando la mia primavera, ma sembravo morta. " Valen...
