Ammetto di non sapere come iniziare. Okay, ci provo.
E' stato un viaggio emozionante. Non ricordo nemmeno come mi è venuta l'idea per questa storia, so solo che ho iniziato a scriverla e ho creato qualcosa di magico. Non immaginavo che sarei arrivata davvero a questa parte. Riconosco che non è un gran che, ma ne vado fiera. Certo, mi aspettavo qualcosa di migliore da me stessa, ma insomma, è la mia prima volta. Probabilmente questa storia rimarrà nei cuori di pochi, ma almeno so che qualcuno c'é.
Dunque, prima di tutti, ringrazio voi. Voi lettori, che avete creduto nella mia storia. Grazie a chi c'è dal giorno 0, e grazie a chi ha letto questa storia magari scoperta per caso. Grazie per aver conosciuto i miei personaggi, grazie per aver letto di loro e forse anche sclerato con loro.
Grazie alle mie amiche, le mie vecchiette psicopatiche preferite, per aver sopportato i miei scleri e tormenti, con le mie ondate di idee. Ps: se alcune scene che dovevano essere traumatiche non sono state inserite è anche grazie a loro. Grazie ragazze.
Grazie ai miei genitori, che mi hanno sostenuta fin dall'inizio, anche se probabilmente hanno dubitato della mia sanità mentale.
Ringrazio anche la mia mente. Sì, sono incredibilmente fuori di testa. Devo davvero ringraziare i miei film mentali, senza di loro il mio libro non esisterebbe. Ringrazio quel briciolo di buonsenso che ancora incredibilmente esiste nella mia testa per non avermi fatto creare dei casini incredibili. E ringrazio la mia fantasia malata per avermi dato le idee per questa storia.
Dopo il mio teatrino del disagio, vi annuncio che questa storia è finita. Uno dei viaggi più belli della mia giovane vita si conclude qui, forse troppo presto.
Vorrei farvi notare che nei due capitoli precedenti non ho messo lo spazio autrice, ma è perché penso che non ci siano altre parole per questa storia. Vi dico solo che ho pianto pure io, nonostante pianificassi questo finale dal primo giorno che questa storia ha visto la luce del sole.
Siccome sono una persona disordinata, la dedica la metto qui. Se mi ricordo la inserirò anche all'inizio.
A chi ama la luna. A chi ama il tramonto. A chi ha amato entrambi. Ma se due anime sono destinate, s'incontreranno per sempre, non importa per quanto tempo.
Ora vi racconto alcune cose su questa storia.
La storia si basa su una leggenda cinese, ovvero la leggenda del filo rosso. La vicenda narra che ognuno di noi, legato al mignolo della mano sinistra, ha un filo rosso che lo lega alla sua anima gemella. Indistruttibile. Indissolubile. Eterno. Questo filo non si spezzerà mai, non importerà quanto distanti siano le due anime. Ma purtroppo, non sempre si è destinati a ricongiungersi con la propria anima gemella, a volte si può vivere soltanto sapendo che si ha quel filo legato al mignolo. Diciamo che i nostri piccioncini hanno avuto un po' di tempo a disposizione prima di dividersi.
La copertina non è stata scelta così solo perché bella, ma perché è una specie di imitazione di una parte di un dipinto della Cappella Sistina, dipinta da Michelangelo, che mi ha colpita molto quando l'ho studiata. Queste due mani che stanno per sfiorarsi significano, dal mio punto di vista, due anime destinate a sfiorarsi e mai a toccarsi propriamente. Un piccolo dettaglio triste, che però non vorrei vi sfuggisse.
Le frasi che si scambiano Matteo e Valentina negli ultimi capitoli, quelle "La luna è bellissima, non credi?" e "Il tramonto è bellissimo, non credi?" inizialmente volevo metterle in inglese perché secondo me suonano meglio, ma ho stranamente ascoltato il buonsenso e le ho messe in italiano. Nel dubbio, ecco come dovrebbero suonare. "The moon is beautiful, isn't it?" e "The sunset is beautiful, isn't it?"
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Il Filo del Destino
ChickLit" Amavo i paesaggi invernali perché all'apparenza, sembra tutto morto, ma in realtà sta aspettando di sbocciare, sta aspettando la primavera. Amavo quei paesaggi perché mi rispecchiavano: stavo aspettando la mia primavera, ma sembravo morta. " Valen...