Capitolo 3

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I giorni passavano veloci, io mi stavo adeguando ma non stavo ancora imparando il thailandese ne il cinese, come richiesto dalla scuola, ero riuscito a diventare amico di un ragazzo americano, un tipo tranquillo e di una ragazza francese, con loro mi sentivo abbastanza sereno, mi sentivo capito almeno, anche per loro era difficile, entrambi si erano trovati in questa realtà solo un anno prima e sapevano quanto fosse disorientante essere così esposti come una rarità.

-Colette aspettami, non correre, oggi sono stanco- lei mi guardava ridendo e il nostro amico Mike ci seguiva lentamente, eravamo stranamente assortiti.

-Dai Andrea che facciamo tardi a thai-

-Sì lo so, ma quando finisce questa tortura...-

Ford mi portava avanti e indietro ma non aveva più osato scherzare con i suoi amici di farmi diventare sua moglie anzi, sembrava sempre un po' triste.

Quella sera sarebbe stato l'ultimo prima dell'inizio del quadrimestre, ed io ero pronto ad iniziare il mio 4 anno...

-ehi Phi- gli dico mentre cammina davanti a me.

Lui si gira di colpo e mi sorride, - se vuoi, puoi essere il Phi come un fratello maggiore, ma non farti strane idee- -va bene, scusami sono stato stupido, non ho pensato a come potevi sentirti, sono contento che hai trovato la tua dimensione, Colette è molto carina, siete una bella coppia- -io e Colette? Impossibile a lei piacciono le ragazze Phi-

-e a te anche!- mi dice lui... io lo guardo mentre sembra turbato dalle sue stesse parole, non dico nulla e mi metto a guardare fuori, poi la mia solita boccaccia parla al posto mio -chi mi piace non è affar tuo!- sento che la situazione tra noi è stranamente tesa e non comprendo perché, ogni frase che dico sembra pugnalarlo, come questa cosa poi faccia stare male anche me, non riesco a capire cosa gli passa per la testa, sembra sempre in bilico sulla corda e che ogni mia parola lo ferisca. So che ho la lingua tagliente ma Luca non ha mai patito delle mie battute acide o risposte secche, pensavo di essere stato gentile con quella frase ed invece sembra che non faccio altro che ferirlo.

Da quando mi porta a scuola tutti i ragazzi e le ragazze della scuola credono che sia il mio fidanzato e non voglio parlarmi perché lui ha una brutta reputazione, Colette mi ha raccontato che l'anno scorso ha fatto a botte con uno solo perché ha chiesto il contatto line del suo fidanzato, si ho scoperto che è gay, ma a me non interessa, anche Luca lo è, e non c'è niente di male, ma non si doveva permettere di mettere in giro voci su di me, non so se l'ha fatto lui o quella stronza di Snow, ma la mia vita in questi mesi si sta trasformando in un inferno.

Mi dispiace per lui io lo vorrei come amico ma con dei limiti.

Domani mattina conoscerò il mio tutor per imparare il thai, è tutto un casino non so quanto tempo ci metterò ad imparare questa nuova lingua, speriamo in bene, intanto il mio inglese è migliorato da 1 a 100 .

-Senti...- mi dice Ford, -ti va di cenare fuori stasera? So che Khun Snow invita degli amici, se vuoi possiamo mangiare qualcosa insieme e poi facciamo una passeggiata, così domani mattina inizi con un sorriso e non con il solito muso imbronciato- lo dice con un sorriso disarmante, mi sento agitato quando mi sorride così -va bene Phi, ma tanto domani mattina mi sveglierò comunque così perché senza cappuccino e brioche la mattina non ha senso per me, ma tu non puoi capire- mi guarda e fa un sorriso, non so perché sono sempre così acido con lui, ma non riesco ad essere più dolce e come se avessi paura di qualcosa e non so neanche io cosa.

Mi porta a cenare in un posto stranissimo vicino al fiume, le luci sono soffuse neanche fossimo ad un appuntamento romantico, tutti ci guardano in mezzo alle coppiette di tutti i generi, qui non si devono nascondere come a Torino. Mi ricordo quando Luca usciva con Marco, non potevano neanche tenersi per mano per strada, qui tra un po' si infrattano nei vicoli, dai baci che si danno alcuni sembra che debbano fare un bambino sul posto, altri invece sembrano più riservati. Una donna bellissima ci accompagna al tavolo . Sorride a Ford facendogli l'occhiolino e poi gli ha sfiorato il braccio e lui l'ha ricambiato, ehi aspetta un attimo magari e bisex

Un biglietto di sola andataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora