Capitolo 22

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Per tutta la strada Luca ha un aria fin troppo rilassata "tutto bene?" "si, Andrea, quando proverai capirai..." "cosa ti è successo?" "mnh sai che non ti dirò nulla, ma stasera dormo in camera mia se non ti spiace!" sorrido nel vederlo così felice.

Appena entriamo in casa, lo vedo sparire in camera sua. Vado nella mia e mi faccio la doccia, non mi vesto immediatamente come al solito, rimango solo con l'asciugamano, mi stendo sul letto così e senza volerlo mi addormento.

Sono sul letto e sento freddo e mi raggomitolo, cerco la coperta, ma continuo a dormire, mi sento così stanco oggi. Non so cosa c'è che non va.

La luce filtra dalla finestra, cerco di aprire gli occhi ma mi sento così debole, sento brividi di freddo e di caldo e mi chiedo come sia possibile. Mi devo essere ammalato, dannazione ho dormito con l'aria condizionata e praticamente nudo.

Tanto vale rimanere qui, se mi riposo passerà. Cerco di mettermi sotto le coperte e mi rannicchio cercando di riscaldarmi, sono l'unico che si ammala di sabato, invece di uscire con Ford, sento la febbre.

Prendo il telefono e c'è un messaggio di Luca "sono uscito presto per andare da Sunny, devo parlare con lui, ci vediamo stasera"

Ottimo un problema in meno. Ford non so dov'è, è da ieri che non si fa vivo.

Vorrei alzarmi e prendere la tachipirina e un anti influenzale, ma non ho voglia di uscire dal letto, sento bussare alla porta, "avanti" dico a bassa voce.

"Andrea ci sei?" e la porta si apre, Ford guarda dentro la camera e viene verso il mio letto, e mi guarda "dormi?" sussurra "no" rispondo tossendo. "Andrea cos'hai?" dice avvicinandosi rapidamente al letto, mi posa una mano sulla fronte.

"piccolo scotti! Ti porto subito qualcosa da mangiare  e la medicina!"

Vorrei solo dormire, torna con una scodella di porridge, non  ho la forza di protestare, mi tira su, e mi imbocca, e poi mi passa le medicine, "ti sei solo raffreddato cucciolo, ora mi prendo cura io di te"

Mi addormento con lui mi accarezza la testa.

Non so come mi ritrovo al Valentino, in autunno ci siamo io e Ford che parliamo di fronte al Po "ti prego non lasciarmi" lui mi guarda e mi diventa triste "mi dispiace Andrea ho capito che non ti amo! Mi sono accorto che non ti amo e che amo Can, " oddio è arrivato anche Can "si Andrea noi ci amiamo e abbiamo deciso che ci trasferiremo in America e vivremo lontano da te, ci volevamo divertire entrambi con te, ma tu sei soltanto un bambino "ed inizio a piangere.

Le lacrime segnano le mie guance e sento freddo "Ford ti prego" sento il mio cuore spezzarsi in mille pezzi, "Andrea mi dispiace " e mentre lo dice stringe tra le braccia Can, e lo bacio. "no." Sussurro mi sento morire "ti prego non puoi farmi questo, non lasciarmi" "Andrea con te non posso fare nulla, sei solo un bambino, sei troppo piccolo per me e per Can" "non vai bene nanerottolo"

Cado sulle mie ginocchia, sento tanto freddo, e poi sento una mano che mi accarezza, mia mamma "tesoro, sei solo un bambino, vedrai che troverai la persona giusta, lui è troppo per te" "mamma rimani con me non lasciarmi, almeno tu rimani" "Andrea" la voce di Ford, sento le mani calde "mamma, ti prego non lasciarmi.

Ford non sono un bambino, io ti amo"  inizio a singhiozzare e c'è anche il nonno "Andrea gli uomini possono anche piangere, ma dopo devi rialzarti" "nonno c'è mamma, nonno non lasciarmi" continuo a correre da uno e dall'altro cercando di portarli vicino a me, fino a che non sento un abbraccio, non so cosa mi trattiene, ma sento un profumo famigliare.

Sento i miei singhiozzi e le mie parole "non lasciarmi, non lasciarmi" "Andrea, tesoro, svegliati, sono qua" apro gli occhi e vedo tutto annebbiato per via delle lacrime e sento due labbra che premono sulle mie dolcemente, sento il profumo di Ford e lo stringo più forte a me "non lasciarmi" dico appena mi allontano.

"Non ti lascerò mai, io ti amo, come potrei mio piccolo prezioso tesoro" mi accarezza i capelli e mi abbraccia, era un incubo, solo un incubo ma sembrava così reale "Ford" dico ancora singhiozzando "non sono un bambino, non lasciarmi io ti " non riesco a finire la frase che mi bacia più intensamente "non ti lascerò mai, piccolo mio, io ti amo, volevo dirtelo ieri, io ti amo, dal primo giorno che ti ho visto in boxer in cucina"

Lo bacio io, e lo sento stringermi più forte, sono stretto tra le sue braccia, inizio a sudare, per l'effetto delle medicine. Si stacca da me e va in bagno e torna con una bacinella piena d'acqua tiepida e un asciugamano, e inizia  a pulirmi, tirando la coperta si accorge che sono completamente nudo.

Mi sorride e inizia a pulirmi aiutandomi, sento l'asciugamano umido sulla mia pelle, è rinfrescante, sento la sua forza e la sua delicatezza. Poi mi passa un paio di boxer ed una maglietta, mi fa sedere sulla sedia e cambia le lenzuola mettendole nel cestone e mi rifà il letto.

Quando mi aiuta a ritornare nel letto si toglie i pantaloni e la maglietta e si infila sotto le coperte con me.

Lo guardo con aria interrogativa "Andrea non ti posso lasciare da solo così, starò accanto a te tutto il tempo fino che non guarirai, non ti lascio solo amore mio"

E non mi lascia neanche rispondere che mi da un bacio sulle labbra e mi tira tra le sue braccia.

Passiamo tutta la giornata così, con lui che si veste per prendere il cibo e le medicine per me, e poi si sveste e si rimette sotto le coperte, e arriva la domenica mattina.

Mi sveglio tra le braccia di Ford, non ho avuto la febbre stanotte, sto decisamente meglio, mi giro e lo guardo mentre dorme, gli sfioro il naso e la bocca con un dito, seguo il contorno delle labbra.

Gli sistemo i capelli che sono sul volto, quanto lo amo, si lo amo, ne sono sicuro.

Apre gli occhi e mi sorride, e mi tira a sé in un abbraccio e appoggia la sua fronte sulla mia, "è passata la febbre, per fortuna"

Mi guarda e guarda le mie labbra e si avvicina sempre di più fino a che non siamo praticamente fusi in un bacio leggero che diventa sempre più intenso.

"Andrea ti amo, ti voglio" e mentre lo dice sento la sua mano che mi accarezza la schiena.

Sento il suo desiderio contro la mia gamba, e non riesco a trattenermi e mi metto sopra di lui, "andiamo con calma amore, è la tua prima volta"

Mi prende per mano e mi porta in bagno e ci facciamo la doccia insieme e nel frattempo mi aiuta a prepararmi, sento le sue mani scorrere sulla mia pelle. Sto impazzendo dal desiderio e non riesco a trattenermi e anche se all'inizio sento fastidio, lui mi aiuta, mi sta preparando con calma, ho letto tanto e anche se sono spaventato a morte di soffrire, sento che tutto andrà bene.

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