Pov Luca 5

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La casa di Mike è immensa, ma Andrea sembra a suo agio, mentre io mi sento un pesce fuor d'acqua.

Un tizio in completo nero ci viene incontro.

 -Benvenuti ragazzi, ciao topolino, ti vedo in forma-

 Andrea sorride -Buongiorno- ma da dove viene tutta questa confidenza. Ora devo fare attenzione anche agli adulti?

Sunny si nasconde dietro di me, sento la sua mano che tiene il bordo della mia maglietta. Faccio finta di niente ma mi fa effetto sentirlo così vicino a me. Mi sento felice.

Mike arriva di corsa -Ciao ragazzi, scusatemi ero al telefono con mio padre, andiamo in camera mia-

Lo seguiamo su per le scale di marmo, che casa ragazzi, sembra uscita da un film, già casa di Andrea è spaziale ma questa è proprio di un altro livello.

Entriamo in camera, ma non c'è direttamente la sua camera, bensì una specie di salottino, con un divano e un televisore gigante, la play5 e una scrivania. Sembra uscita da una rivista.

-Ragazzi ho chiesto allo chef di fare la pizza, non vi arrabbiate con me!-

 Sunny si fa scappare un gridolino -La farà anche con l'ananas?-

Andrea mi guarda esterrefatto ed io a mia volta.

-Scusa in che senso con l'ananas?- dice Andrea.

Mike scoppia a ridere -Solo per Sunny- io li guardo stranito -Vi devo portare in Italia, c'è poco da fare.-

Andrea scoppia a ridere -Per Luca la pizza è sacra.-

La serata passa abbastanza velocemente, giochiamo a Fortnite, Andrea ha voluto mettersi in squadra con Mike, ed io e Sunny siamo seduti vicini, in realtà io sono sul divano e lui e tra le mie gambe.

Vedo la sua testolina muoversi è agitarsi e vedo Andrea e Mike scambiarsi occhiate furtive, che sta succedendo. Vinciamo la partita e Sunny si agitata e balla per la stanza, sembra un bambino.

-Andrea mi dai una mano in cucina?- dice Mike facendomi l'occhiolino. 

-Ok andiamo, ragazzi torniamo subito-

-Ok, fate con calma- gli dico.

-Se volete vi aiuto anch'io- dice Sunny che fa per alzarsi ma Mike che è seduto accanto a me gli mette una mano sulla spalla e si alza.

-Stai tranquillo ce la facciamo da soli, fate due chiacchere voi- Sunny abbassa la testa.

Quando escono dalla stanza, sembra nervoso -Ehi mica ti mangio- e lui si gira di colpo verso di me con gli occhi sbarrati 

-Cosa vuoi farmi?!-

 -Ehi intendo che non ti mangio mica, non ho mai mangiato mai nessuno!-  gli sorrido, lui diventa tutto rosso fino alla punta delle orecchie.

-Vuoi dire che tu sei...-

-Io sono cosa?-  è sempre più rosso -Niente, scusa non mi riguarda, niente!-

Gli accarezzo la testa ma lui scatta in piedi in modo repentino.

-Come ti permetti?-

-Cosa ti ho fatto? Cos'ho sbagliato?- ma quali problemi ha questo ragazzino?

Mi sembra sempre di camminare sulle uova con lui, non faccio altro che fare qualcosa che lo infastidisce, forse mi odia, ma cosa devo fare, io lo trovo così interessante.

-Sunny, mi spiace non capisco, cos'ho sbagliato adesso- lui mi guarda con uno sguardo gelido, che mi vengono i brividi, oddio eppure è così carino quando si arrabbia, non va bene mi sta mandando il cervello in tilt, quello che vorrei fare, mnh è farmelo? Forse anche di più di quello che voglio ammettere, sento che c'è chimica, oddio mi sto trasformando nel Gianfranco basico di turno che vede amore dove c'è disprezzo.

Un biglietto di sola andataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora