Pov Luca 4

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Che giornata di merda, sono ancora così stanco dal jet leg e quel ragazzino non riesco a togliermelo dalla testa, Luca non mi ha detto un granché di lui, so che ha avuto problemi con Can, Luca me l'ha descritto come una ragazzo sensibile, ma non mi aveva detto che quel visino con occhi dolcissimi da cucciolo, la pelle liscia e bianca, e il caschetto di capelli che quasi gli coprono gli occhi, le mani affusolate e quelle gambe sottili, un sederino di tutto rispetto e la vita stretta, chissà che meraviglia del mondo è quel piccolo cucciolo.

Mi sto facendo la doccia e non riesco a levarmi dalla testa le sue labbra e i suoi occhi e il suo atteggiamento così timido e riservato. E quando l'ho sentito ridere, che meraviglia, una risata d'argento.

Mi strofino con la spugna il corpo e sento che vorrei le sue mani, la sua bocca, vorrei sentire la sua pelle contro la mia, cazzo questa è astinenza, sarà che non scopo da mesi ormai, e si saranno solo gli ormoni a palla, in fondo dopo l'ospedale non potevo fare nulla, e dev'essere quello.

Non ho mai creduto nei colpi di fulmini, ho sempre pensato che per innamorarti ci voglia tempo e conoscenza, non puoi innamorarti solo dell'aspetto fisico, se non c'è sintonia mentale non si costruisce nulla.

Però quel ragazzino. Dio va bene ma adesso devo pensare a uscire di qua prima che Andrea pensi che sono annegato sotto la doccia 

-Ehi Luca tutto bene?- eccolo in versione madre protettiva.

-Si esco, 10 minuti!- meglio che mi sbrigo, ma prima devo allentare la tensione, se non mi scarico finisce che cerco di farmi qualunque cosa respiri. 

Mnh ... cazzo i suoi occhi, li vedo e raggiungo l'apice in fretta, non va bene. Dovrò farlo più spesso, se no mi rovino con il primo che capita.

Esco dalla doccia e Andrea mi guarda di soppiatto. 

-Che c'è?-

-Ti sei masturbato?- e ride, come cazzo fa a saperlo. 

-E quindi? Tu non lo fai?-

-Sempre, in doccia, le vecchie abitudini non muoiono mai, ti ricordi quando mio nonno ci ha fatto le lezioni sulla sessualità?-

Scoppio a ridere, il nonno di Andrea patrimonio del mondo! 

-Si, grazie a lui ho capito tante cose-

-Già il nonno è fantastico, ti ricordi quando ci ha detto che non c'è un modo giusto o sbagliato di amare, che non a tutti piacciono le stesse cose-

-Secondo me aveva capito che mi piacevi tu-

-Ma che cazzo dici, io non ti sono mai piaciuto, mi hai rotto le palle per tutte le medie e non capivo perché-

Scuoto la testa, Andrea non capirà mai quando piace a qualcuno, vive nel suo mondo, gli do una pacca sulla spalla.

-Che si mangia stasera?-

-Stasera ti faccio una pasta aglio olio e peperoncino. La nonna di Ford è in vacanza in queste settimane-

-Ti manca?-

-Chi, la nonna di Ford?! Un pò-

-No scemo Ford-

Andrea arrossisce, cavoli è proprio cotto. 

-Andrea, fino a che punto siete arrivati?-

-Luca- si gira e se ne va, ma oggi ho un nuovo super potere, far scappare la gente.

Lo seguo in cucina, come sempre fa tutto da solo,  mi vieta di avvicinarmi ai fornelli.

Anche perché l'unica volta che l'ho fatto a casa di mia nonna a Londra ho quasi dato fuoco alla sua cucina, che ridere, con Andrea che correva per la cucina gridando al fuoco, al fuoco ed io che non sapevo cosa fare, ma poi mia nonna con lo strofinaccio e un coperchio ha rimediato al mio piccolo atto da piromane, ero riuscito a carbonizzare le uova e la pancetta.

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