Capitolo 23 (+18)

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Ford spinge contro il muro della doccia e mi bacia dolcemente, i miei sensi si confondono tra l'acqua che scorrere sulla mia pelle e le sue mani che esplorano il mio corpo.

Sento la sua bocca sul mio collo, che scende baciandomi e la sua mano che scivola nella mia bocca

"Babe mi stai facendo impazzire, non trattenerti per me" sento versi osceni uscire dalla mia bocca, mi sembra d'impazzire mentre con la sua bocca sfiora i miei bottoncini, e l'altra mano percorre tutto il mio corpo "Ford ti prego, prendimi"

Ma mi accorgo che ha chiuso l'acqua e si è allontanato da me prendendo due asciugamani e mi ha coperto completamente  "non devi stare troppo sotto l'acqua piccolo se no ti raffreddi di nuovo" e dopo avermi asciugato, si avvolge con un asciugamano la vita e mi prende in braccio.

"oddio, mettimi giù, cosa stai facendo" mi guarda negli occhi e sorride "mi prendo le mie responsabilità" dice con un sorriso disarmante.

Mi porta sul letto, e mi tira su le coperte. "Aspettami qua, vado a prendere una cosa" e lo vedo correre via dopo essersi infilato una maglietta e un pantaloncino.

Neanche due minuti dopo torna con un sacchetto, e lo vedo tirare fuori un gel lubrificante e un pacchetto di profilattici.

Si spoglia rapidamente e si infila sotto le coperte con me, sento la sua bocca che arriva al mio orecchio "Andrea, amore, in qualunque momento tu voglia fermarti dimmelo" e mentre lo dice sento la sua mano che va sul mio pene ed inizia a masturbarmi e la sua bocca arriva sulla mia, ed io che cerco con le mani il suo e lo sento diventare sempre più duro.

Sto impazzendo dal desiderio, lo desidero, so che poi non potrò più tornare indietro, ma lo voglio talmente tanto che vorrei fosse già dentro di me.

"con calma piccolo, fatti assaggiare lentamente." Continuiamo a baciarci nel frattempo, mi sembra di fondermi con lui, lo sento che sospira e lo sento godere, "andrò piano, prima con un dito" e si mette il gel sulle mani e inizia a esplorarmi lentamente, non è piacevole quanto prima, forse perché sono troppo concentrato sul quel punto al contrario di prima che non riuscivo a ragionare, lo vedo che se ne accorge e si sposta su di me e scende con i baci lungo i miei addominali e raggiunge il mio inguine e perdo completamente il controllo dei miei gemiti e dei miei sospiri tant'è che inizio a mordere al coperta.

Lo vedo che ogni tanto si ferma e mi guarda e non so come sento che mi sto rilassando sempre di più e che non è più solo un dito dentro di me, fino a che mi prende ed entra dentro di me e siamo fusi in un corpo solo.

"Ah fa male" "piccolo resisti, solo un po'" e poi inizia a muoversi lentamente dentro di me, mentre mi bacia,

facciamo l'amore dolcemente e non so per dire per quanto tempo, so solo che ad un certo punto sono stanchissimo e mi addormento tra le sue braccia.

Quando mi risveglio c'è una scodella di porridge fumante sulla scrivania, le lenzuola sono state cambiate, una candela brucia lentamente e il suo profumo di gelsomino e per tutta la stanza.

Sono vestito con una maglietta e un pantaloncino e mi fa male il sedere, o per lo meno la sensazione è molto strana, sento le gambe molli.

Ford mi sorride e sembra preoccupato "come stai amore mio?" "bene" dico con un filo di voce, non so quanto sia vero, mi sembra tutto così strano e mi sento così rilassato in un certo senso.

Mi aiuta a sedermi ma mi fa male "e meno male che dovevi andarci piano" mi guarda come un cagnolino bastonato, non riesco ad essere arrabbiato con lui, però un pochino voglio fargliela scontare.

"tesoro scusami e che l'ultima volta stavi urlando così bene che non sono riuscito a trattenermi, eri così dannatamente sexy." E mentre lo dice vedo che ha quel luccichio negli occhi che mi fa capire che vorrebbe replicare, "dopo ti rimetto la crema" dice con un sorriso sardonico.

Prende il porridge ed inizia ad imboccarmi "posso fare da solo" "no amore lo faccio, mi piace prendermi cura di te, tesoro mio"

Mangiamo un boccone a testa, continua a guardami con attenzione, "amore oggi non usciamo, ci coccoliamo tutto il giorno, va bene?"

Faccio di si con la testa, mi piace l'idea di farmi coccolare da lui.

Passiamo tutto il pomeriggio nel letto, ci abbracciamo guardando un film. Mi piace passare il tempo così, senza non fare nulla per forza, parliamo, giochiamo con i video giochi, la giornata perfetta.

La sveglia suona e mi trovo ingabbiato tra le sue braccia, "Ford mi lasci, devo andare in bagno" non mi lascia andare, mi stringe più forte "Dai Amore, lasciami andare, devo andare in bagno."

Si alza di colpo, fa il giro del letto e mi prende in braccio "mi metti giù!" dico indispettito "sto bene" "no, amore, non ti metto giù"  cerco di scendere, ma non mi lascia.

Allora inizio a baciargli il collo dolcemente, sento il suo sapore nella bocca. Lo sento agitarsi "va bene, va bene ti metto giù, ma smettila o oggi ti lego al letto e ti faccio mio" mi posa a terra e anche se faccio un po' di fatica a camminare nell'immediato. Sorrido "grazie e comunque ne riparleremo di chi lega al letto, chi!"

Lo vedo sorridere "piccolo mostriciattolo, andiamo a lavarci". Ci prepariamo per la scuola, poi lo vedo andare in camera sua mentre mi sono seduto per fare lo zaino, oggi sarà difficile camminare, ma va bene così.

Luca ci aspettava in cucina e quando siamo arrivati, cercava di non ridere "tutto bene, Andrea? ieri cantavi così tanto..." e ride questo stronzo.

"Luca" dico quasi urlando, "vedo che non cammini, bene, Ford devi avere più cura del mio fratellino, sei andato troppo a fondo nella situazione" Ford diventa rosso, ed io con lui, "smettila di essere inopportuno, non mi sembra il caso di uno che si diverte in camera lasciandoci sotto a guardare un film" "non mi sembra di averti lasciato in cattive mani venerdì sera" lo guardo male e lui cerca di trattenersi dal ridere.

"Andiamo" dice Ford, che fa l'occhiolino a Luca, questi due stanno iniziando a fare comunella.

Quando arriviamo a scuola, Sunny corre verso Luca e lo abbraccia, sono così teneri insieme. Ford mi accompagna fino al cancello principale e mi da un bacio sulla fronte di fronte a tutti, "ehi siamo a scuola" mi sorride "devono sapere che sei mio, non permetterò a nessuno di portarmi via." "impegnati in classe mr Ford e ti premierò stasera" e gli faccio l'occhiolino mentre raggiungo gli altri per il discorso di tutte le  mattine. Non vedo l'ora che sia la pausa pranzo, per poterlo rivedere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 11 ⏰

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