Capitolo 16

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Le giornate passano tutte uguali in queste due settimane, vado a scuola con Ford, mangiamo insieme, ci coccoliamo la sera, guardiamo le serie tv insieme in inglese sul mio letto ma non facciamo nient'altro che baciarci e accarezzarci. Mi chiedo a volte se gli piaccio davvero, forse non vuole correre con me. Conto i giorni alla sua partenza e all'arrivo di Luca. Quei tre sono insolitamente tranquilli, nessuno che mi chiede di cenare o uscire e nessuno che entra in camera mia. Che si sia rassegnato, che abbia capito non mi interessa? Mi sento deluso da questa situazione o sono sollevato? Il fatto che qualcuno mi desideri in fondo non è male, anche se non è la persona che mi interessa, però una parte del mio ego si sente soddisfatto da questa situazione, parliamoci chiaro, è vero ricevere attenzioni fa sempre piacere, ma comprendo anche la profonda differenza che c'è tra Can e Ford, il primo è quasi fastidioso, mentre del secondo, beh vorrei fosse un pò più ... come dire, intraprendente, vorrei di più.

Questa sera ho deciso! Voglio attentare alla salute mentale e fisica di Ford, ho cercato su internet informazioni, ho chiesto a Luca cercando di essere indiretto con la scusa di un amico, ma non ha funzionato, mi ha preso in giro per mezz'ora, poi mi ha spiegato come funziona... oddio che cosa complicata, io non sono sicuro di volerlo fare sembra doloroso... mnh forse sarebbe meglio che ci penso ancora un po'.

Toc, toc , bussano alla porta -Andrea, posso entrare?-  apro la porta e lui è lì, Ford con quel suo sorriso mezzo storto, ho solo voglia di baciarlo per tutto il tempo che possiamo stare insieme. Voglio di più dannazione!

Non rispondo ma l'unica cosa che faccio e prenderlo per mano e portarlo sul mio letto. Lo spingo fino al fondo del letto, lo faccio sedere e mi siedo in braccio a lui, fa per parlare ma metto il mio dito sulle sue labbra, -ssshh- ed inizio a baciarlo, le sue mani mi tirano più stretto a lui, sento i nostri respiri che vanno allo stesso tempo, sento il desiderio salire dal mio basso ventre, gli accarezzo i capelli e continuo a baciarlo ma non so più chi sta baciando chi, siamo due anime fuse in un momento di sublime dolcezza.

Cerca di staccarsi ma lo stringo più forte a me, non voglio fare altro oggi che baciarlo, accarezzarlo e sentirlo fondersi con me, non ho mai desiderato qualcuno così tanto.

-Andrea ti prego, se fai così...-

-Se faccio così? cosa?- sussurro mentre inizio a mordergli il lobo dell'orecchio

-Se faccio così mi vorrai o mi rifiuterai ancora-

Lui si irrigidisce -Andrea non voglio farlo oggi-

Mi fermo e i miei occhi diventano due fessure.

-Perché?- mi sento ferito da queste sue parole.

-Non voglio farlo prima di andare via!- lo fisso e mi sento a disagio e mi rialzo ma lui mi riporta a sé tirando per un braccio e sono stretto tra le sue braccia. 

-Non voglio farlo prima di partire!-

 -Ho capito!- mi sento agitato voglio scappare, non mi piace cosa sto provando.

 -A

-Babe, non arrabbiarti con me-

 -Cosa? Arrabbiarmi? fosse così facile, ma tu non lo comprendi come mi sento? Te ne rendi conto? Ti salto addosso e tu mi rifiuti! Di nuovo! E di nuovo! Cosa dovrei provare? Come dovrei sentirmi? Vuoi dirmelo tu? Dai fammi uno schemino, in fondo sono solo un bambino giusto? non è così che mi chiami? Babe? Babe un cazzo!- inizio a strattonare dalla sua presa per staccarmi da lui. Voglio mettere una distanza infinita tra noi, quella che ha creato lui, quella che sento dentro la mia anima, voglio scappare, allontanarmi da tutto questo, cos'ho fatto di sbagliato.

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