Capitolo 21

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Appena entriamo in cucina Ford ci squadra e mi guarda in un modo strano, cosa succede adesso, uffa è appena tornato e dobbiamo già discutere.

-Vieni Andrea siediti, vi sto preparando la colazione-
Ford mettendo nei piatti dei french toast e la frutta, una mela e un arancia in spicchi in un altro piatto, del caffè e del the.
-Non so cosa piace a Luca quindi ho pensato che mangia le tue stesse cose, siete come fratelli no?- dice con aria interrogativa.

Luca sorride -io prendo il caffè e la frutta, lascio ad Andrea i carboidrati la mattina. Di solito non faccio colazione, preferisco dormire, soprattutto quando sono con lui-
Mi accarezza la testa mentre lo dice -giusto fratellino- gli occhi di Ford si stringono e lo guardano malissimo.

Luca sorride mentre prende il caffè, Ford si siede di fronte a lui, -Luca dopo possiamo parlare?-lui alza lo sguardo su Ford, -certo, volevo chiedertelo anch'io-
Oddio due maschi alfa in azione , odio questo lato iperprotettivo di Luca. Non è mai un buon indizio quando succede.

- Parlerete più tardi ora avrei voglia di sentirti parlare del tuo corso e cos'è successo...-
Ford mi sorride, amo quel sorriso "certo piccolo, finisci di fare colazione che poi parliamo" vedo Luca che beve il caffè è guarda di storto Ford, cosa c'è adesso che non va.

Finiamo colazione abbastanza in fretta e Ford mi prende per mano e mi porta nella sua stanza.

-Torno subito- dico a Luca, -si fate con calma, ma non metterci troppo.- -ok a tra poco-

Mi prende per mano e mi porta nella sua camera, non resisto e appena chiude la porta gli do un bacio, dolce e leggero sulle labbra.

-Si bambino, mi sei mancato anche tu- mi dice accarezzandomi il viso.

-Ma è meglio che parliamo un po'-

Ci sediamo sul letto, mi tiene le mani -Andrea- e sospira -non sai quanto mi sei mancato e quanto avrei voluto essere qui con te-

Sorrido -anch'io Ford, ti avrei voluto qui-

-ci sono rimasto molto male quando abbiamo litigato prima che partissi, che non mi hai neanche salutato-

-Andrea, scusami, ma è stato troppo difficile separarmi da te e sono stato uno sciocco.- -ci sono rimasto male- -Anch'io soprattutto quando ho visto il video tuo e di Colette!- -ma io non ho fatto niente con lei, perché ti sei arrabbiato con me? Non era mia intenzione ferirti-

-Andrea lo capisco razionalmente, ma l'idea di vederti tra le braccia di qualcun altro mi fa impazzire-

-ma se tu mi rifiuti sempre-
-ma non è vero tesoro-
-come non è vero? Due volte ti sono praticamente saltato addosso e per due volte mi hai rifiutato! Non sono abbastanza per te?-
-Andrea... tu sei fin troppo, ho paura.-
-paura di cosa?-
-paura di perderti, paura di non piacerti abbastanza, paura di non essere abbastanza buono per te. In fondo sono la prima persona che hai conosciuto qui, che tu non sia realmente innamorato di me-
-ma perché devo sempre confermarti io i miei sentimenti? Tu non fai mai un passo per dirmi quello che senti, mi sento sempre sotto esame-

-Andrea- e mi bacia
-non ti bastano queste conferme?- dice spostandosi un po' e mi accarezza il collo.

-no, questo puoi farlo con chiunque, ma se non mi dici cosa senti, come posso saperlo io?-

Lui mi guarda con aria spaesata, -pensavo ti fosse chiaro... da come ti guardo, da come mi prendo cura di te...-
-vuoi dirmelo per favore?-
sospira, ma bussano alla porta.

-Andrea sono Luca posso entrare?-
ed apre la porta
-scusate se disturbo ma dobbiamo andare oggi siamo a pranzo da Sunny ti ricordi? Mi ha appena telefonato Mike per dirci che passa a prenderci tra mezz'ora e tu non ti sei ancora vestito-
-no me l'ero dimenticato, Ford parliamo più tardi, ma pensaci-

Esco di corsa dalla stanza lasciandolo lì, mi sento ancora molto triste dalla situazione, speravo di chiarire ed invece si sono aperti altri discorsi, ma non può essere diretto per una volta e dimostrarmi che ci tiene a me, davvero con fatti e parole.

Mike arriva con la limousine del padre, sembra uscita da un film americano, Luca si siede tutto contento ed io vicino a lui.

Parliamo del più e del meno fino a quando Mike non fa la domanda sbagliata
-allora è tornato Ford? Tutto bene?-
lo guardo e fatico a rispondere, Luca coglie l'occasione al volo -diciamo che è tornato, che ragazzone che è, me lo aspettavo più piccolo, sarà difficile da picchiare se fa soffrire Andrea-
scoppia a ridere
-ti do una mano io amico, due e meglio di uno, quando andiamo?-
-ehi voi due smettetela, non vi azzardate neanche a parlarne-
Si mettono a ridere
-tranquillo topolino, solo se ti fa soffrire- dice Mike facendo l'occhiolino a Luca.
-Solo se- ripete Luca.

Arriviamo a casa di Sunny e ci aprono il cancello, ci sono anche qui due guardie armate, non capisco tutta quest'ansia di sicurezza. Sunny è in giardino che ci aspetta, ha un pantaloncino bianco cortissimo ed una maglietta blu con un taglio sul lato e le infradito, mentre un bellissimo golden retriever continua a correre dietro alla pallina, Luca lo guarda rapito, mi sa che qualcuno si è preso una cotta.

- Ciao- dice con un sorriso e appena posa gli occhi su Luca, il suo sguardo brilla, mi sa che qualcun altro si è anche innamorato.

Luca sorride e in sincronia con Mike -ciao- rispondono, -ciao Sunny, grazie dell'invito- dico io, mentre Mike si mette ad accarezzare il cane e Luca si avvicina a Sunny, vedo che vorrebbe salutarlo con un bacio sulla guancia, ed intervengo tirandolo per un braccio -Luca, non siamo in Italia, non puoi salutarlo con il bacio sulla guancia- glielo dico in italiano per non far capire nulla a Sunny, ma credo che non gli sarebbe dispiaciuto da come sta guardando Luca, gli sta facendo la radiografia quando lui non lo guarda.

Devo aiutarli? No, preparo i pop corn e mi godo l'evolversi della storia, ma qui c'è chimica.

Mentre stiamo entrando in casa mi ritorna in mente il discorso di Luca -Sunny è una creatura incantevole, un essere così puro, devo andarci piano con lui- me l'ha detto ieri sera mentre tornavamo, amico mi sa che lui ne sappia più di te e me messi insieme. Secondo me ti stupirà.

-Ragazzi accomodatevi, cosa volete fare? Guardiamo un film?-
-ok, Sunny, cosa vorresti vedere?- dice Luca mentre cerca di avvicinarsi a lui e l'altro continua ad allontanarsi, sembra un inseguimento.

Alla fine ci mettiamo sul divano, e mentre scelgono un film io mi siedo tra Sunny e Mike in modo che Luca sia vicino a Sunny, mi spiace per lui, ma per mia sfortuna hanno scelto un film horror, nel mentre hanno portato diverse cose sul tavolino da mangiare.

Appena inizia il film, mi spavento da morire e mi nascondo tra le braccia di Mike, tutte le volte che mi succede qualcosa lo sento che mi stringe, mi sento tranquillo con lui anche se mi sembra strano essere qui e non tra le braccia di Ford.

Luca mi guarda di sottecchi, ma vedo che anche lui ha qualcuno affianco che salta sul divano e lancia urletti, e l'ha voluto vedere lui, se gli faceva paura perché guardarlo.

Mike mi copre con le mani le orecchie, e mi sussurra
-se guardi il film senza sonoro ti spaventi di meno-lo guardo negli occhi e mi sorride. Avrei voluto che fosse Ford ad abbracciarmi e proteggermi ed invece lui non c'è mai. Tutto questo mi fa sentire terribilmente solo.

Un biglietto di sola andataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora