Capitolo 14

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Sono le otto di sera e Snow bussa alla porta

-Nong Andrea vieni a cenare con me per favore, da questa sera abbiamo degli ospiti fissi- neanche ho il tempo di rispondere che è andata via, mi dà fastidio quella ragazza.

Ford abbozza un sorriso -Tranquillo Andrea, ci possiamo vedere più tardi, anch'io ho piacere di mangiare con mia nonna-

Lo guardo e mi siedo in braccio a lui, e nascondo il viso nel suo collo

-Io non voglio, preferisco mangiare da solo piuttosto che con lei, se vuoi mangiare da solo con tua nonna!- mi accarezza i capelli.

-Andrea, non c'è niente che mi rende più felice che mangiare con te, arriverà il momento in cui potremo farlo ogni sera, per adesso va bene così, andiamo con calma!- mi tiro su e lo guardo -Ford ho solo 17 anni non penso al domani, se non inteso come domani mattina. Il futuro non lo conosco e non so cosa farò tra un mese, per adesso vorrei godermi questa nostra piccola isola felice, questo piccolo mondo composto da noi due!-

Lui mi guarda e sorride -Hai ragione hai 17 anni ma io ne faccio 21 il prossimo anno e sento che con te, tutto è possibile.-

-Smettila o scappo via...- si mette a ridere -a volte Andrea sembri molto più grande di me ed è per questo che me lo dimentico! Se avessi dovuto affrontare tutto quello che stai vivendo tu, forse sarei chiuso in camera a nascondermi.-

-Scemo!-

Andiamo in sala da pranzo e Ford prosegue e mi ritrovo nel peggiore incubo, al tavolo da pranzo oltre a Snow mi ritrovo con Can e Mark che mi sorridono, ecco mi sa che questa sera non si mangia.

-Ciao Andrea- mi dice Mark sorridendo, io li guardo con uno sguardo interrogativo e infastidito.

-Ciao Andrea vedo che conosci già mio cugino Mark, sono contento, adesso per un po' saremo una grande famiglia, chissà magari non torneremo più a casa nostra-

Dentro di me rabbrividisco al solo sentire quelle parole, mentre mi siedo più lontano possibile da loro.

-Nong Andrea non sei contento? visto che il padre di Can va all'estero per lavoro e visto che siamo soli, mia madre ha chiesto al suo socio di mandare qui Can e si è unito anche Mark, come se fossi una famiglia, così non dovrai contare solo su Ford- la incenerisco con lo sguardo, poi mi sorge una domanda dove dormiranno quei due...

-La mia camera è off limits chiaro?!- queste sono state le uniche parole che mi sono uscite, non ho praticamente toccato cibo, mangio solo un po' di riso e bevo acqua, per tutta la cena Snow non fa altro che ridere e riempire il piatto di Can come se fosse un principe, a me viene solo il voltastomaco a pensarci.

Il principe degli stronzi, mentre mi sto per alzare -Nong Andrea allora lunedì possiamo andare a scuola tutti insieme che ne pensi? Visto che mi hai chiesto un passaggio mi sembra una buona soluzione!-

Sorrido con tutta la forza che ho dentro e con tutta la calma del mondo, come diceva sempre mia mamma, se devi dire qualcosa di sgradevole o poco gentile non alzare la voce ma si calmo, non farti guidare dalla rabbia, ma guidala dove vuoi tu -ti ringrazio per la tua gentilezza ma credo che continuerò ad affidarmi alla sapiente di guida di Phi Ford.- Mentre mi allontano sento quei tre parlottare in thailandese. Devo iniziare a studiarlo ed imparare velocemente senza dire niente a nessuno, devo farlo velocemente.

Raggiungo Ford in cucina che mi guarda stupito.
-Andrea hai già finito di cenare?- -in verità non sono riuscito a mangiare un gran che-
Lo vedo prendere un piatto e le posate, mi mette il riso e me lo pone davanti.
-Mangia con noi-
-grazie! Mangiare con le persone giuste da un gusto migliore al cibo, condividere un piatto con voi per me è la cosa migliore del mondo-.
La nonna di Ford mi sorride dolcemente ed io la ringrazio di cuore, in questo momento mi sento a casa, mi viene in mente il nonno con le sue frasi : per quanto sia povero il piatto, con la compagnia giusta ti sembrerà un pranzo da re.

Ha maledettamente ragione, questo riso con la frittata e le verdure è il pasto più buono che abbia mai mangiato.

/Sai che è la cena migliore degli ultimi mesi?-
-Khun Andrea è bello sentirtelo dire, grazie!- mi sorride, ora capisco da chi ha preso il suo sorriso Ford.

La serata passa in modo piacevole, tra le frasi dolci della nonna e la gentilezza di Ford mi ricordano le cene a casa di Luca, con la sua famiglia, a breve dovrò trovare il modo di colmare il vuoto nel cuore di Luca, non voglio che si senta solo come me!

Ford mi riaccompagna in camera, lo prendo per mano cercando di portarlo in camera mia, ma lui si ferma, a volte mi sembra un mulo, non lo sposti di un cm se non vuole.
-Perché?- gli dico facendo gli occhi da cucciolo e lui mi guarda e scuote la testa.
-Babe stasera non dormo con te-
-perché?!-
-Piccolo, domani mattina mi alzo presto per portare la nonna al tempio e non va bene che dorma sempre con te, devo lasciarti il tuo spazio-
Faccio un passo in avanti e gli do un bacio sulla punta del naso.

-il mio spazio sono i tuoi abbracci- ed entro in camera mia di corsa e lo lascio lì immobile. Così impari a fare il mulo.

Neanche il tempo di prepararmi per la doccia prima di andare a dormire che il cellulare suona, Ford e compare uno sticker che piange e sotto c'è scritto voglio dormire con te, scoppio a ridere, questo migliora decisamente la mia serata.

Il lunedì mattina è arrivato in un lampo, ho passato tutta la domenica chiuso in camera mia a chiave, visto che quei tre si sono spiaggiati sul divano. La cosa positiva è stata parlare un'ora di fila con Luca e ridere di come i suoi lividi stanno prendendo diverse sfumature! 100 sfumature di viola... sto ancora ridendo, mi ha assicurato che non gli è piaciuto e non si darà al BDSM. Che scemi che siamo a volte.

Si ritorna a scuola, ora devo capire cosa voleva Sunny.

-Nong Andrea sei pronto?! Vieni a fare colazione con noi!- oh merda, e adesso come faccio a liberarmi di loro...
-un attimo!- pensa Andrea, pensa. Cosa posso fare per liberarmi di lei... ok esco e ... io speriamo che me la cavo!

-Buongiorno Snow, scusami sono di fretta, vado per primo!-
-Aspetta Nong...- ma mentre mi sta parlando sto già mettendo le scarpe ed infilo la porta!

Mando un messaggio a Mike -mi passi a prendere per favore?- -ok- non ci è voluto neanche un secondo perché arrivasse il messaggio di Mike.
Neanche 10 minuti dopo l'auto del console statunitense si ferma e mi aprono la portiera posteriore, vedo Mike che mi saluta e mi sorride.
Mentre entro e mi siedo mi chiede -Andrea cosa vuoi da Starbucks? Visto che siamo in zona ho pensato che volevo un cappuccino con il caramello e la panna!-
-ottima idea, sono uscito senza fare colazione per evitare quei tre!-
Mike scoppia a ridere, è bello avere un amico che ride così, ti migliora la giornata.

Un biglietto di sola andataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora