Dancing under the moon

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L'anno scolastico era pressoché terminato, mancavano pochi giorni al ballo dell'ultimo anno.

Per la scuola si contrapponeva il clima di tensione per le pagelle a quello di euforia per l'attesissima festa.

Harry era migliorato tantissimo in matematica, e attribuiva il suo aver recuperato così in fretta esclusivamente a Louis.

Anche Louis aveva grandi prospettive, non pensava di riprendere il ritmo così velocemente dopo due anni.

Niall, inspiegabilmente, fino a qualche giorno prima rischiava il debito in scienze motorie.

Ma non appena il professore scoprì la sua bravura nel salto in alto, il suo misero quattro divenne un sette.

Liam era brillante, nonostante i suoi problemi al corso di cucina.

Vi si era scritto per superare la sua paura dei cucchiai, ma qualcosa doveva essere andato storto.

Zayn era in assoluto il migliore, confessò a Louis di voler diventare insegnante un giorno.

L'unico problema che aveva riscontrato era la sua natura da lupo solitario, i suoi professori lo avevano spronato a essere meno taciturno, ad alzare più spesso la mano in classe, dato che era così intelligente.

Per il resto, era tutti tranquilli e frettolosi di godersi le vacanze estive.

Louis però, non era abituato all'idea di passare tre mesi a oziare.

Negli ultimi anni ha sempre cercato un lavoretto estivo, e quando ha lasciato la scuola uno a tempo pieno.

Perciò, gli sembrò una buona idea mettersi a lavoro per ripagare la famiglia che lo aveva accolto.

Ne approfittò durante il pranzo, Harry tentava di attirare la sua attenzione tirandogli calci e prendendolo in giro, ma Louis era pensieroso.

«In giro c'è qualcuno che cerca personale?» chiese di getto.
«Personale per cosa?» domandò Anne
«Ecco io... qualsiasi cosa, vorrei trovare un lavoretto, insomma sono abituato così» rise imbarazzato.

Robin gli sorrideva, mentre Anne sembrava preoccupata.

«Be' non credo tu ne abbia bisogno adesso, devi stare tranquillo, ci siamo noi!»
«Vi ringrazio per questo, ma ho bisogno davvero di mettere altri soldi da parte»

«C'è un campo estivo in zona, poco distante da qui, vicino alla foresta, e cercano ragazzi volenterosi di lavorare, potrei accompagnarti per un colloquio» gli propose Robin.

«Grazie mille»
«Harry, figliolo, hai intenzione di riscriverti quest'anno?»

Harry avvampò dall'imbarazzo, non voleva che Louis lo considerasse un bambino.

«Ma che dici, papà!»
«Che peccato, mi piaceva partecipare alle vostre attività padre e figlio»
«Anzi, vi dirò di più, farò il colloquio assieme a Louis»

«Vorresti lavore assieme?» chiese Louis, sorridente per l'iniziativa.
«Sono nato per il lavoro» si vantò

«Ma se sei stato promosso a cassiere nella pasticceria, solo perché hai rischiato di bruciare il negozio di quelle povere anziane?» lo smascherò Gemma.

Louis ridacchiò e Harry tirò a entrambi dell'acqua addosso.
«Ben vi sta»

I due genitori ridevano a crepapelle, erano così felici di avere una famiglia così unita, e Louis era diventato il loro nuovo sogno.

«Sono orgoglioso di voi ragazzi, sono sicuro che passerete del tempo di qualità» ammise Robin.
«E va bene, lo solo anche io, però non fatevi rubare troppo tempo, miraccomando» si rassegnò Anne.

Shit changes || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora