Breath

314 16 2
                                    

Ogni mattina si rivelò devastante, ma a Louis riempiva il cuore vedere Harry sorridere con quei bambini.

Dal canto suo, aveva fatto un gran lavoro con quei mocciosi, insegnandogli il rispetto reciproco.

Era diventato il loro confessore, parlavano di tutto e di tutti, la cosa gli piaceva, tranne quando lo incitavano a provarci con Eleanor.

Aveva promesso a Harry che non avrebbe proferito parola in merito alla loro relazione, perciò non aveva un motivo valido per allontarla.

O almeno, non ne aveva uno che non le avrebbe spezzato il cuore.

In effetti, anche se avesse potuto dirglielo, sarebbe stato strano spiegare, anzi non glielo avrebbe neanche saputo spiegare.

Si chiese, allora, che cosa fossero lui e il riccio.

Erano passati da acerremi nemici a fratelli, e adesso non sapeva dare un nome al loro rapporto.

Certo, finivano per divorarsi ogni volta che ne avevano l'occasione, ma non avevano mai ufficializzato la cosa.

Doveva forse organizzare un momento romantico in cui parlare di cose altamente profonde e sentimentali?

Ripensandoci, era una cosa al quanto imbarazzante da domandare, e lui mancava di coraggio quando si parlava del riccio.

Quindi alla domanda "è meglio parlare o morire", Louis si sarebbe decisamente gettato in acqua con delle pietre nelle tasche.

Venne risvegliato dai suoi pensieri da un Harry felice di aver terminato il turno.

«Prendiamo le bici e facciamo un giro da Tesco? Ho voglia di tacos, prepariamoli in camera!» disse entusiasta.

«Tutto quello che vuoi, baby cakes» corsero come due bambini, mani nella mano, verso le loro biciclette.

«Chi arriva per primo balla la baby dance!» lo sfidò Harry.
«Cazzo!»

Il riccio era in netto vantaggio, e il costante fumare non aiutava di certo Louis a superarlo.

Era una serata tranquilla, non c'era nessuno in giro, la luce della luna bastava per illuminare.

Come volevasi dimostrare, il riccio primeggiò, burlandosi del povero fumatore che non smetteva di tossire affannato

«Che ti serva da lezione, non voglio al mio fianco un ragazzino con la voce roca per via del fumo»
«Non fare il gioco sporco lo sai che non smetterò»

Si avvicinò lentamente al suo viso.
«Va bene, allora non avrai un bacio finché non smetterai» disse allontanandosi di colpo.

Louis prese la cosa molto seriamente, seppure il riccio lo avesse detto col sorriso, gli parve di stargli chiedendo di scegliere tra lui e il fumo.

Estrasse il pacchetto dalla tasca
«Harry» lo invocò, e il riccio ormai vicino alla porta d'ingresso, si voltò.

Gettò l'intero pacchetto in un cestino, non prima di averle spezzate tutte, il riccio spalancò le labbra dalla sorpresa.

Louis gli si avvicinò, gli prese delicatamente la mano, e gliela baciò, e Harry sorrideva incantato.

«Hai ancora fame?» inaspettatamente il riccio fece un cenno negativo.
«Riprendi la bici, voglio mostrarti un posto»

Senza pensarci troppo lo seguì, non riuscivano a smettere di sorridere, e stavolta pedalavano vicini.

Risalirono, il posto si trovava poco distante dal campo, e si rivelò essere un laghetto.

Shit changes || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora