Because I care about you

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Rientrò tardi quella sera, sperando che non ci fosse nessuna compagna opprimente ad attenderlo seduta sul divano, né tanto meno un figlio che ne cercasse attenzioni in quel momento.

Era sbronzo, completamente andato, nel tentativo di affogare il dolore per una vita dannata, fatta solo di catene.

Si trascinò al piano di sopra, rischiando di cadere dalle scale più di una volta, per colpa del sangue che gli ribolliva nelle vene.

A quel punto cadde, pensò di restare lì, non aveva più forze, e sperò di non aver svegliato nessuno, e che il mattino seguente si sarebbe svegliato prima di tutti, non avrebbe permesso che suo figlio vedesse suo padre in quelle condizioni, non avrebbe fatto gli stessi errori del suo.

«Louis!» gridò la bionda «Cos'hai? Non ti senti bene?»

Cercò di impedirle di guardargli negli occhi, se ne sarebbe accorta subita.

«Sto benissimo, andiamo a letto sù!»
«Puzzi peggio di una distilleria, qui non ci stai!»

«Ti prego, non ho le forze di discutere, lasciami andare a dormire»
«È da tutto il giorno che sei scomparso, con chi e dove sei stato? Hai una relazione con qualcuno?»

Le domande gli risuonavano incessanti nella mente, e mentre lui continuava a negare, lei continuava a insistere.

«Io ti ho dato tutto e tu ti riduci così!»
«Cosa pensi di avermi dato, esattamente?» gridò «Mi hai rinchiuso in questa casa, nel tuo tepore, nelle tue menzogne! Menti a te stessa come menti a me, e come ogni giorno mi costringi a mentire a Freddie!»

«Eri un fallito quando ti ho conosciuto, e lo sei tutt'ora, l'unica cosa buona che tu abbia fatto è tuo figlio, non capisco come io possa amarti»

«Il punto è che tu non mi ami! Non provi altro che pena! Ma la vera pena dovresti provarla per te stessa, che vivi dietro l'ombra della tua famiglia, da cui sei scappata per rinchiudere me!» s'alzò, stava dando di matto.

«Papà» sentì una voce stridula e piagnucolante chiamarlo, non poteva credere di aver spaventato suo figlio.

Tentò di avvicinarsi, ma Brianna lo spinse via, e lo prese in braccio.
«Freddie corri a prendere le scarpe, il papà non sta tanto bene e quindi noi ce ne andiamo» lo esortò.

«Brianna ti prego non farmi questo, non lo portare via» la pregò rialzandosi «Se non potessi vederlo più morirei, la mia anima andrebbe in mille pezzi, ti scongiuro»

Gettò qualche indumento in valigia, tentando di scansarselo.
«Ti prometto che ti sarò fedele, che ti sarò devoto, per favore fallo restare»

«Voglio affliggerti il dolore più grande della tua vita, farò in modo che tu non possa vederlo mai più, striscerai da me supplicando peggio di quanto tu stia facendo adesso»

«Pezzo di merda, continui a chiedermi soltanto di lui, non provi che disprezzo nei miei confronti, non ti sei mai curato di rendermi felice!»

Prese il bambino in braccio, e si precipitò verso la porta, mentre Louis tentava di comunicare con Freddie.

«Papà, perché non vieni con noi?»
«Freddi ti prometto che verrò da te il prima possibile, non ti dimenticare che papà non ti molla, promettimelo Freddie!»

Non riusciva più a distinguere le due figure travolte dal buio della notte.

Caricò il figlio in macchina, e la mise in moto, e Louis corse verso il finestrino del piccolo, continuando a ripetergli frasi di conforto.

«Il papà viene a prenderti, non ti lascia solo, abbi fiducia nel tuo papà!»

Partì, lasciando nel portico un'anima disperata, che non avrebbe trovato pace.

Shit changes || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora