Keep it as a secret

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Avevan chiuso a casa la porta della loro stanza, e i loro letti singoli erano divenuti uno matrimoniale.

Vi erano distesi su di esso, con i corpi che si contorcevano, ancora vestiti, le mani che finivano un po' ovunque, sfiorando ogni lembo di pelle.

Le labbra che si consumavano, come se cercassero di strapparsele a vicenda a morsi.

A fermarli erano solo le loro risatine continue, con la quale temevano di farsi scoprire.

Avevano lasciato la festa senza avvisare nessuno, Louis aveva persino lasciato la sua compagna in pista.

Ma a ciò non pensavano minimamente, erano attimi troppo felici per preoccuparsi dei futili momenti.

Erano esausti, e senza proferire i parola si staccarono per riprendere fiato, osservando il soffitto con il sorriso stampato in volto.

«Prima mi detesti, poi mi accogli come un fratello, e adesso mi corteggi?» ridacchiò «Sei imprevedibile, sai?»

«Guarda che a me sei sembrato tu quello ha iniziato a sedurmi»
«Sono completamente capace di tenermelo delle mutande»

Il riccio si avvicinò
«Hai ragione, sono stato io, ma sei tu che sei irresistibile»

Gli diede un bacio sulla fronte, e si stese sul suo petto.

«Quando mi hai parlato sul tetto, quando ti sei aperto con me, mi hai fatto sentire al sicuro, e di lì in poi volevo sempre averti al mio fianco»

«Quindi non sei proprio entrato in sala perché eri geloso di Eleanor?» lo prese in giro Louis.

«Ma sta zitto!» disse colpendolo «comunque ero serio...»

Si alzò dal letto, e andò verso le specchio per sistemare l'indomabile chioma.

Louis lo seguì, avvolse le sue braccia attorno al collo del riccio, e gli sussurrò all'orecchio:

«Non facevo altro che pensare a te, se non eri nei paraggi avevo la tachicardia, incominciavo a sudare, poi ti vedevo e guarivo, mi guarivi»

Lasciò un bacio sulla guancia del ragazzo.

«Vado ad aiutare tua madre in cucina»

Corse di sotto, e trovò come al solito Anne ai fornelli, pronta a preparare un'altra pietanza deliziosa.

«Mhm, che si mangia di buono oggi?» disse afferrando il coperchio per spiare nella pentola, e puntualmente assaggiare.

«Adoro questo sugo» disse macchiandosi tutta la faccia, Anne rideva sempre dinanzi alla sua spontaneità.

«Tra te e Harry come va? Non mi aspettavo che la convivenza nella stessa stanza durasse poi molto»

Stava per sputare tutto il sugo dal terrore, temeva che avessero fatto rumore.

«Benissimo, mi minacciò di cacciarmi se avessi russato, e alla fine è lui quello a farlo»

«Non è assolutamente vero!» arrivò d'improvviso spaventandolo.
«Fidati, lo fai»

Cominciarono a darsi pizzicotti, farsi il solletico, e Anne rideva felice di ciò che avevano costruito.

«Dai! Può bastare o finirete per lasciarvi i lividi» li fermò ridendo «Apparecchiate, su!»

Non appena furono tutti a tavola, naturalmente Louis e Harry l'uno di fronte all'altro, Robin ebbe qualcosa sa proporre ai ragazzi

«Quest'estate non accetto che voi tre passiate il tempo vivacchiati sui vostri letti o sempre in giro, vorrei che vi trovaste un lavoretto»

Shit changes || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora