Risalirono verso il campo parlando di musica, con Louis che si ingelosiva a sentire Harry lodare gli addominali di Justin Bieber.
«Non fare il geloso! Devi tutto a lui, con lui ho scoperto di essere gay»
«E me lo dici così? Fanculo quel biberon, io sono molto più bello, e gli farai il culo se cantassi»Il riccio si strinse forte al braccio del maggiore, la sua gelosia non era asfissiante, ogni suo gesto finiva per farlo ridere o sentire meglio.
Si erano svegliati all'alba, erano rimasti accucciolati a osservarla, finché uno dei due non ebbe la forza di alzarsi.
«Dovremmo fare una doccia, prima io o prima tu?» chiese Harry.
«Perché farla insieme non è un opzione?» il riccio avvampò, ma alla fine approvò la nozione.Corsero come loro solito fare, si spogliarono l'un l'altro, e finirono per dimenticarsi di regolare l'acqua.
Gridarono per il freddo che gli accarezzò la pelle, e risero come matti.
Iniziarono a insaponarsi, la parte preferita del maggiore fu accarezzare quei ricci setosi.
Senza nemmeno dirselo, diedero inizio a una sfida, ovvero di resistere alla tentazione di baciare l'altro fino alla fine della doccia.
Inutile dire che Louis si catapultò su quelle labbra non appena riaprirono il getto dell'acqua, accarezzando violentemente le natiche del riccio.
Harry aveva le braccia attorno al collo del maggiore, così da accarezzare le possenti spalle e la prestante schiena.
All'apice del piacere, sentirono qualcuno bussare.
«Louis! Harry! Sono Eleanor!»
«Cristo, questa sta sempre a rompere il cazzo» imprecò Harry.
«Shh!» lo zittì il maggiore.«Vi ho portato qualcosa dalla colazione, siccome l'avete saltata, non volevo che moriste di fame»
«Ehm, grazie Eleanor! Per favore, lascialo sullo stuoio»«Entro tanto la porta è aperta» a quel punto il maggiore uscì dalla doccia, legandosi un'asciugamano in vita.
«Non ti permettere, sai! Se quella ti vede così giuro che esco completamente nudo!» lo minacciò il riccio.
Louis però conosceva la ragazza, ficcanaso com'era sarebbe entrata persino in bagno.
«Hey! Davvero non c'era bisogno!» la mora era visibilmente sensibile al suo fascino, arrossì come non mai.
«Scusami, non sapevo fossi in doccia, li avrei lasciati a Harry a saperlo, dov'è?»
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase, che Harry comparve anch'egli tutto bagnato, e con un asciugamano cadente in segno di vendetta.
«Non si entra se non si è invitati, cara» ghignò il riccio, ma la ragazza sembrava al quanto confusa.
«Ho appena finito di fare la doccia! Harry è velocissimo e l'ha fatta dopo di me» tentò di giustificarsi il maggiore.
«Capisco, vi aspetto fuori...» doveva essere al quanto scioccata da quanto avesse visto.
Il riccio fece, soddisfatto, fece retrofront e tornò in bagno, lasciando confuso persino il maggiore, a cui aveva detto di voler essere cauto.
La giornata era uggiosa, e i bambini dovettero, per loro sfortuna, passare la giornata al coperto.
Louis venne mandato a recuperare dei mazzi di carte dallo sgabuzzino, così da fare svagare i ragazzi.
«Ti serve un mano?» avrebbe riconosciuto la voce di quella ragazza da un miglio.
«Devo solo prendere delle carte, non ci vuole molto» ironizzò.La vide avvicinarsi pericolosamente
«È buffo, Harry non ti lascia mai in pace, non abbiamo potuto passare del tempo insieme per via sua»
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Shit changes || Larry Stylinson
FanfictionLouis ha 17 anni, un padre alcolizzato ed incapace di prendersi cura di lui, e gli assistenti sociali a cui fare affidamento tutte le volte. È da quando sua madre è deceduta che Louis ricade nel circolo delle famiglie affidatarie, ma sta volta il d...