Hazel fissava il viso preoccupato e tormentato di Kaya.
Aveva dormito un giorno intero, questa era stata la prima frase che Baba le aveva detto non appena aveva aperto gli occhi nel letto della sua casetta nel bosco dietro Séiros.Il giorno prima, Josh l'aveva portata dalla maga guaritrice assicurandosi che Hazel ci restasse abbastanza da farsi curare le ustioni sulle spalle. La donna aveva iniziato con le sue magie e gli infusi e tra un incantesimo e l'altro, Hazel aveva chiuso gli occhi.
Quello che nessuno aveva considerato, però, era stata l'enorme quantità di energia magica che aveva consumato, cosa che l'aveva portata a scaricarsi del tutto e il suo corpo aveva trovato necessario impiegare un giorno intero per rigenerare le forze.
Il processo di guarigione era lungo e le sarebbero rimasti i segni delle ustioni, ma poco importava; quello che invece le premeva sapere in quel momento erano le condizioni di Aidan.
Aveva chiesto di lui a Kaya come prima cosa e adesso la ragazza la stava guardando con il rimorso e l'impotenza dipinte nei lineamenti.
Hazel gonfiò i polmoni. «Cos'è successo?»
Kaya strinse gli occhi verdi a due fessure. «Volevo dirtelo ieri, ma stavi molto male e quindi sono andata via.»
«Kaya!»
«Sì» la ragazza si ricompose e, forse per la prima volta da che la conosceva, Hazel la vide tremare. «Devi venire con me. Si tratta di Aidan.»Kaya ci impiegò meno di un minuto per darle le informazioni necessarie e mandarle il cuore in crisi.
Aidan era stato rinchiuso in una cazzo di gabbia e lei era rimasta a dormire un giorno intero.Baba scosse le lenzuola del letto in cui Hazel aveva dormito mentre lei si dava una sistemata alla svelta.
La vecchia signora scosse la testa in disapprovo. «Non fartene una colpa, ragazza, se non avessi riposato ora saresti stata troppo debole per aiutarlo» si sgranchì le ossa stanche e la ammonì con un indice. «Se il tuo corpo ti dice che non ce la fa più, tu gli dai ascolto e dormi!»Hazel non si dilungò in proteste inutili, anche perché la donna aveva ragione, ma quella era un'emergenza, perciò non badò alla stanchezza e ai dolori che ancora resistevano, Hazel li soppresse con la rabbia e marciò fuori dalla casetta della guaritrice, dritta sul sentiero che portava alla Casa con Kaya alle calcagna.
Non poteva credere che Lucian avesse fatto una cosa del genere, che proprio lui, l'uomo che si era preso cura di Aidan da quando era un bambino, adesso lo avesse messo sottochiave.
Sicurezza, un cazzo.
Kaya scese veloce le scale per il seminterrato illuminato solo da qualche lampadina debole. Hazel era scesa lì sotto solo un paio di volte per recuperare qualche attrezzo da portare al capanno, ricordava bene quanto fosse claustrofobica la cella che avevano progettato e dove avrebbero dovuto rinchiudere eventuali nemici dei maghi da consegnare alla corona; non di certo uno di loro.
Lucian scattò in piedi non appena le sentì arrivare, ma Kaya fu veloce e gli si lanciò contro per fermarlo prima che potesse impedire a Hazel di raggiungere la cella.
La ragazza afferrò le sbarre fredde schiacciando il viso nella fessura tra due contigue. «Aidan?!»
Lui sedeva sul materasso sottile in un angolo, silenzioso e con la testa bassa coperta dai capelli sporchi di sangue e polvere. Non c'era una parte di lui che non fosse ricoperta di sporcizia; Hazel non faticò a credere che fosse rimasto lì senza nemmeno mangiare per tutta la giornata di ieri e forse anche per tutta la notte.Lui non rispose alla chiamata, Hazel seguì il suo sguardo basso, il pollice che si grattava il fianco proprio sul tatuaggio.
Gabbia.
Era quella la parola che Aidan stava tormentando.
Nodo. Gabbia. Fiamma.
Era possibile che il suo futuro si riducesse a quello? Il nodo che condividevano, la gabbia dove era stato rinchiuso e le fiamme che aveva dentro dalla nascita?
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Nethereal, Vol. 2 - L'Ordine del Caos
FantasyLEGGERE I WARN A FINE TRAMA [COMPLETA] È passato un anno da quando Hazel Crislain si è unita a Séiros, la Casa della Magia, un anno da quando la minaccia dei dríag, gli assassini dei maghi, è stata eliminata. La sua vita sembra aver preso ormai una...