Capitolo 43

24 5 0
                                    

Avevano chiuso il portale, era fatta, ma Hazel non ebbe nemmeno un momento per riprendere fiato, perché tutto ciò che doveva essere evitato adesso stava ringhiando contro Arees ed era circondato da fiamme diverse, fiamme che avrebbero ferito anche loro.

Le ali di Arees ebbero uno spasmo e si richiusero verso l'interno. «Che cazzo!» esplose. «Lucian mi aveva raccontato qualcosa, ma questo è un'altra cosa. Questo non è Aidan!»

Oh, si sbagliava.
Si sbagliava, Aidan era lì dentro da qualche parte e se Arees o chiunque altro non lo vedeva, lei lo avrebbe tirato fuori finché non sarebbe stato ovvio.
Con uno scatto di cui non si credeva capace, dati i muscoli stanchi, Hazel si parò davanti ad Arees, piccola com'era rispetto a lui. «Con lui me la vedo io» disse, «Posso farlo tornare.»
Arees non rispose e lei non riuscì a vederne la reazione mentre gli dava le spalle, ma dopo istanti interminabili, intanto che Aidan si contorceva in preda a spasmi e ringhi, Arees schioccò la lingua sui denti. «D'accordo, ma io resto qui.»

Non che avrebbe potuto fare molto.
Hazel avrebbe voluto protestare, dirgli che le sarebbe stato solo di peso, che non poteva pensare anche a lui mentre badava ad Aidan, ma non ebbe tempo.
Aidan spalancò le fauci che avevano preso il posto della sua bocca e un rivolo di fuoco liquido gli scivolò dal mento e fece un buco nel pavimento.

Fece un cazzo di buco nel pavimento.

«Aidan?» chiamò.
Le pupille verticali si fissarono su di lei e Aidan, o qualsiasi essere fosse quello che aveva fatto spuntare artigli e zanne sul corpo del suo Aidan, piegò la testa da un lato e a Hazel sembrò che la stesse studiando non come se fosse una sua preda, ma con l'atteggiamento di un predatore che aveva riconosciuto un suo simile e aveva l'intenzione di iniziare una battaglia per la supremazia.

Hazel si guardò attorno e per terra c'erano solo massi e pezzi di mobilio distrutti che non poteva alzargli contro. Quindi non aveva praticamente niente con cui difendersi.

Eppure, forse, quella cosa si sarebbe intimidita e Aidan avrebbe ripreso il controllo.

Il ragazzo inarcò dita e artigli e curvò la schiena e ginocchia, pronto a balzarle addosso.
Hazel sollevò le mani e un cerchio di pietre volò a mezz'aria. «Non voglio farti male, Aidan, ti prego. So che puoi sentirmi.»

L'essere di fuoco fece un passo avanti, tramutando il ringhio in un sorriso inquietante fatto di zanne appuntite e fiamme e un istante dopo i massi si incenerirono.
I resti di cenere nera piovvero attorno a entrambi lenti come fiocchi di neve sporca.
«Merda» Hazel abbassò le mani. «Aidan, sono io, Hazel» fece un altro passo, con le mani che le sudavano e il cuore che batteva veloce. «Tu non vuoi questo. Tu non sei questo. Torna da me, Aidan.»

Per qualche ragione era convinta che ripetergli il suo nome lo avrebbe portato indietro. La verità era che non aveva la più pallida idea di come fare.

E poi le venne un'idea.

Tese le braccia in avanti e richiamò prima la propria magia, poi quella di Aidan ricordandone il sapore affumicato sulla lingua e il calore che le bruciava nel petto. Abbassare la guardia non era la mossa più intelligente da fare in quella situazione, ma con Arees che le copriva le spalle Hazel si sentì sicura di poter chiudere gli occhi e concentrarsi sull'accumulo di energia che aveva nel petto e cercò la sua estremità di corda. Se avesse tirato il nodo di nuovo, forse Aidan lo avrebbe avvertito come lo faceva lei.

Una sensazione così intensa non poteva essere ignorata.

Hazel chiuse le proprie percezioni e si focalizzò sulla magia e lì, in quel mondo di calore e freschezza che si scontravano e mischiavano senza mai respingersi, trovò il capo della corda di energia che lo legava a lui. Con le mani sempre tese e i palmi aperti verso Aidan, Hazel stabilì un contatto mentale e tirò.
Non fu una stretta gentile come quelle a cui era abituata ora che il nodo era sigillato, no, fu uno strattone violento, mosso dal desiderio ardente di riportare Aidan indietro.

Nethereal, Vol. 2 - L'Ordine del CaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora