Capitolo 25

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Il portale di Amarset era rimasto aperto per quattro ore, circa, da un orario che variava tra le sette e le otto del mattino, fino a mezzogiorno.

Chi l'aveva visto lo reputava una mostruosità, sebbene fosse più piccolo del primo. Per fortuna, stavolta non erano uscite bestie da profondità oscure e ignote al di là della frattura, anzi, correva voce che il portale fosse una finestra su una landa desolata e ghiacciata. Un gatto randagio vi si era avvicinato troppo ed era rimasto congelato e nessun umano aveva osato accostarvisi.

Il re aveva ritenuto inutile mandare i maghi ad Amarset, perché i suoi soldati avevano gestito l'emergenza in maniera impeccabile.

A Kaya quel comunicato aveva fatto storcere il naso. Si era aspettata una visita da parte del principe, almeno, invece era venuta quella nuova guardia con il sorrisetto altezzoso che le aveva fatto salire la voglia di seppellirlo in una tomba di pietra.

Ma la rabbia era passata quando aveva ricevuto la posta e tra le decine di richieste c'era una lettera di Keith; solo che non l'aveva scritta lui.
Kaya se l'era portata nella stanza, si era seduta sul letto con le gambe incrociate e aveva cercato la posizione più comoda per affrontare quella lettura.
Le sue dita stringevano la carta un po' troppo e aveva finito per piegarla e maltrattarla, ma la grafia di Estelle era nervosa, veloce, chiedeva aiuto.

"Cara Kaya,

Sono Estelle, mi dispiace che stavolta sia io a rispondere alla tua lettera. Non preoccuparti, Keith sta bene, o almeno sta meglio. Non riesce ancora a scrivere, ma gli ho letto tutto quello che hai scritto.

Abbiamo saputo del portale a Ental, e sì, ne ha sofferto anche Keith.
Prima della tua lettera, credevo fosse troppo esausto o che avesse una malattia  che lo indebolisse, ma l'ho visitato tante volte senza trovare niente.
Keith ora dorme, sta recuperando le forze e sto provando ad abbassargli la febbre con impacchi di acqua e alcol perché la mia magia ha solo peggiorato le sue condizioni.

Da quello che scrivi capisco che questo malessere sia collegato al vostro etere.  Indagherò su Keith appena sarà abbastanza forte, ma in ogni caso prego gli dei che non ci sia bisogno di approfondire la questione.

Con affetto,
Estelle e Keith"

L'aveva scritta prima del portale di Amarset, perciò ognuna di quelle parole aveva un peso diverso ora che la situazione era cambiata e quelle cose si erano avvicinate a loro.

Sperava solo che la breve permanenza del portale avesse alleggerito anche solo di un po' il suo malessere.

Se Keith aveva sofferto tanto per il portale di Ental, Kaya non voleva immaginare come stesse adesso. Tra tutti e quattro, Keith era sempre stato quello la cui magia si avvicinava di più all'etere puro e a differenza di Aidan, per esempio, Keith possedeva una riserva di etere più grande. La sua magia trasudava di etere e i suoi occhi ne erano una prova.

Poi c'era Aidan, poi Liz e infine lei.
Quello che aveva scritto Estelle riguardo la corrispondenza tra etere e i portali doveva essere vero perché ciascuno di loro aveva avuto sintomi proporzionali al livello di etere di cui era composta la loro magia. Aidan era quello che aveva recuperato le forze con più lentezza e adesso sembrava ancora spossato.

Kaya stava bene, a parte l'ansia e l'apprensione per le parole di Estelle, scritte di fretta, come se avesse avuto altro a cui pensare in quel momento, ma aveva trovato del tempo per risponderle ugualmente.

Nethereal, Vol. 2 - L'Ordine del CaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora