Ci penso io

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Vera pov

Dopo aver parlato con Caleb mi diressi di corsa al mio lavoro serale.
Ero in ritardo.

"Verdi, sei in ritardo" mi disse il capo guardando l'orario.
"Mi spiace, ho avuto un inconveniente" mi scusai inchinandomi leggermente.

"Tranquilla, non è ancora arrivato praticamente nessuno, vai sul palco e preparati" disse lui tranquillo.

Non mi ricordo se ve lo avevo già detto (autore: cosa vera, ho una memoria che fa schifo) ma lavoro in questo locale la sera e mi esibisco.

Principalmente canto da sola con la mia fidata chitarra. Però ogni tanto spuntano degli ospiti che cantano insieme a me.

Appena finito il lavoro verso tardi tornai a casa.

Ero abbastanza stanca, volevo andare a dormire. Appena entrai in casa mi diressi verso il mio bagno per prendere le pasticche per il cuore che prendo prima di andare a dormire.

Appena uscii mi ritrovai Victor davanti a me tutto sporco di fango.

"Come mai torni a quest'ora, è tardi" dissi io tranquilla appoggiandomi allo stipite della porta.
"Non ti riguarda" disse lui freddo.

Ok, sto per perdere la pazienza, ma ricordiamo cos aha detto il dottore 'non farti sovrastare dalle emozioni, altrimenti il cuore non regge' quindi cercai di trattenermi.

"Sei sotto la mia tutela, quindi mi riguarda, dove sei stato" dissi seria cercando di mantenere la calma.
"Ad allenarmi" disse lui guardando verso terra.

"Guarda che anche io mi allenavo fino a tardi e mi riducevo così quando avevo la tua età. Non capisco eriche a scaldarsi tanto, a meno che..." dissi io facendo una pausa per riflettere. Mi venne in mente solo una cosa. E non mi piaceva per niente. Però vorrei non chiederglielo direttamente, magari non è quello. "...a meno che tu non mi nasconda qualcosa che sta sotto".

"Vado a letto, sono stanco" disse lui cercando di scappare.
"Tu non vai da nessuna parte nipote mio" dissi io prendendogli il polso. "Quindi? Rispondimi" dissi io, mi stavo scaldando un po' troppo, spero che la cosa finisca presto.

"E va bene, vuoi sapere la verità? Allora te lo dico. Mi alleno con il quinto settore perché mi ha assicurato che sei avessi fatto avrebbe pagato le cure a Vald. Contenta ora" ero rimasta sotto shock. Non sapevo cosa rispondere.

"Aspetta un secondo, perché dovresti pagare te? Sto racimolando io i soldi, tra un po' ce gli avrò tutti" dissi io guardandolo sconvolta.

Lui rimase sorpreso de fatto che non lo avessi sgridato perché aveva tradito il calcio.

Infondo lo capivo, per quanto stesse sbagliando voleva solo il bene del fratello.

"Perché voglio rendermi anche io utile e soprattuto mi hanno detto che ci mettono poco" disse lui avvicinandosi a me.

"Vic, non devi, goditi la tua vita da adolescente, ci penso io, veramente. Ora va a riposare che è tardi e domani c'è scuola. Non c'è bisogno che chiedi aiuto al quinto settore, ci penso io, va bene tesoro?" Dissi io accarezzandogli la guancia.

"Ci penserò zia, buonanotte" disse lui staccandosi e andando verso il suo bagno per farsi una doccia.

"Notte Vic" dissi io dirigendomi verso la mia camera.

Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora