Non così

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"Caleb, Jude, che piacere vedervi!" Si alzò Shawn cercando di distrarli da quello che avevano appena sentito.
"Piacere un corno, che storia è questa Vera?" Chiese Caleb squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Ehm, ne possiamo andare a parlare in un altro posto, ci stanno osservando un po' tutti" chiesi.

Senza risposta uscii fuori e andai alla torre Inazuma, con gli altri che mi seguivano.
"Mi spieghi che storia è questa? Di chi dovresti essere innamorata scusa?" Chiese Jude guardandomi con il suo sguardo gelido. Quanto lo odio quello sguardo...
"Di un essere umano?" Dissi io puntando sull'ironia, però i due non la presero comunque bene.
"Cazzo, o c'è lo dici, o c'è lo dici" disse Caleb arrabbiato nero.

"Ehm, che ne dite se ci diamo tutti una calmata?" Chiese l'albino con l'intento di calmare le acque. Peccato che venne fulminato dal rasta che lo fece rabbrividire.
Io sospirai.
"Va bene, ve lo dico, però voi non vi arrabbiate" iniziai io con lo sguardo dei due addosso. "Potrei essermi innamorata di Alex Zabel..." dissi io a voce talmente bassa che non mi sentirono.
"Ripeti più forte" chiese Jude sperando di aver capito male.
"Potrei essermi innamorata di Alex Zabel!" Gli urlai contro sta volta "oddio, l'ho urlato seriamente" continuai.
Guardai i due ragazzi davanti a me.
L'occhialuto sembrava aver visto un fantasma mentre il Punk aveva lo sguardo nero.

"Ma si può sapere che ti è saltato in mente! È il nemico cazzo! Io l'avevo detto che non era una buona idea!" Mi urlò contro Caleb.
"Senti, i sentimenti non si comandano, non è colpa mia" gli urlai di riposta io.
"Certo, come non lo era con Paolo, e guarda poi come è andata a finire? Ti ha tradito con la prima che ha trovato. E ci scommetto quel che vuoi che anche lui farà lo stesso, perché gli avversari sono tutti così!" Mi disse lui sfogandosi senza limiti.
Io li abbassai la testa, sapeva che la questione 'Paolo' era un tasto dolente, infatti non ne parlavamo mai, anche a distanza di anni.
E sentire quelle parole da lui proprio mi faceva male.

Solo poco dopo realizzò cosa aveva appena detto e si avvicinò a me sfiorandomi la spalla con la mano.
Io gliela spostai subito.
"Non toccarmi, ti pensavo diverso, cambiato! Pensavo che non eri più lo stronzo e invece eccoci qua. Ti ricordo che sono stata io la prima a credere che te potessi cambiare, sono sempre stata io. E tu? Come ricambi la mia amicizia? Prendendo a posta gli argomenti che sai che mi fanno più male. Potrebbe essere uno sbaglio innamorarsi di lui, lo ammetto, allora? Sai da quanto tempo non ho una relazione con qualcuno? Sette anni, sette fottutissimi anni a comportarsi come una donna, quando a malapena ero maggiorenne. Non sai cosa significa abbandonare tutto per le persone a te care, subire un cambiamento tale, da renderti solo in un breve lasso di tempo. Non sia da quanto tempo soffro di stare da sola, di non ricevere attenzioni e di non poter praticare a livelli più alti lo sport che amo. Non sai che fatica prendersi cura di due bambini da giovane che, per carità di Dio, gli voglio un bene dell'anima. Quindi se non ti dispiace, vorrei sbagliare, ricevermi una batosta, ma almeno non avrò rimpianti" conclusi io ormai in lacrime e correndo via.

Era da tanto che non mi sfogavo così, e non mi era mancato affatto.

Appena tornai a casa, aprii il telefono e vedi che c'erano tantissime chiamate perse dai tre. Subito chiamai Shawn, che poverino, non centrava nulla.

"Ehy Vera, come va?"
"Potrebbe andare meglio"
"Immagino... senti, per quello che mi hai detto oggi, non ti ho potuto ancora rispondere, sappi che io ti appoggerò sempre. Poi, da come me lo racconti, al di fuori del quinto settore, mi sembra una brava persona"
"Grazie Shawny, non sai quanto contano queste parole"
"Di nulla, adesso però, stai tranquilla e rilassati"
"Va bene"
"Ciao"
"Ciao"

Chiusi la chiamata e decisi di chiamare anche Jude, perché alla fine lui non centrava più di tanto con la litigata.

"Pronto, Dio stai bene, menomale"
"Sisi tranquillo, sono a casa"
"Menomale, senti, non ascoltare Caleb, sai è... Caleb"
"Lo so, però mi ha fatto male sentire quelle cose"
"Lo so, però cerca di capirlo, sai che sia io che lui non ci fidiamo di Alex"
"Jude, ti giuro che al di fuori del quinto settore è diverso"
"... vabbè, se lo dici te ci credo, però non credo comunque a lui"
"Sta tranquillo Jude, fidati di me"
"Va bene, ah ti avverto, Caleb sta pensando di invaderti casa domani perché vuole chiarire"
"Ok, grazie per l'avvertimento Jude"
"Ma di che! Vabbè io vado, ciao"
"Ciao"

Dopo la chiamata spendi il telefono.
Caleb non l'avrei richiamato in questo momento, sapevo già come sarebbe andata a finire.

Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora