Operazione

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Pov Axel

"E quindi?" Chiesi al dottore impaziente.

"L'operazione è andate bene, si dovrebbe svegliare tra meno di ventiquattro ore" disse lui per poi andarsene.
"Io entro in stanza" disse Caleb precipitandosi dentro.
Subito tutti lo seguimmo.

"Scusa, scusa, scusa..." si sentiva dire il ragazzo al fianco di Vera.
Era piena di tubi collegati in tutto il corpo. Non sembrava lei.
Restammo dentro un bel po di ore, quando gli altri se ne andarono, io rimasi dentro, e gli iniziai a scrivere una lettera, che avrebbe dovuto leggere quando si sarebbe svegliata.
Dopo ciò me ne andai, incrociando Victor che stava per entrare in stanza.
"La lascio a te" dissi io tirandogli una pacca sulla spalla.

Pov Vera

Mi svegliai piano piano in una stanza non mia.
Ero in una stanza di ospedale.
"Zia!" Esclamò Victor abbracciandomi.
"Ei, mi chiami il dottore?" Chiesi io ancora confusa.
Lui si alzò e si precipitò fuori dalla stanza.

Appena rientrò aveva un dottore dietro che mi spiegò cosa era successo.

Caspita.

Non mi aspettavo che poteva creare così tanti problemi la malattia.

Mi disse che l'indomani avrei potuto lasciare la struttura e così iniziai a guardarmi in torno.
Nel mentre Vic era andato da Vladimir, a cui l'operazione mi ha detto che è andata bene, e non sa che anche io sono qui.

Mi girai verso il comodino e vidi una lettera.
Appena la presi, la aprii.

Ciao Vera,
Se stai leggendo questa lettera significa che c'è l'hai fatta, hai superato una grande sfida.
Devi sapere che tutti i tuoi amici si sono preoccupati per te, anche quelli più improbabili.
Appena ho saputo questa cosa sono rimasto scioccato.
Tranquilla, ora sarai un po' rimbambita, però ti volevo dedicare una cosa che ho scritto, che avrei voluto dedicartela prima, ma vabbè, è andata così.

E l'imperfezione
Ci è sempre stata attorno.
E noi ci guardavamo intorno,
A guardare il mondo finire.

Ma noi no,
Noi ci guardavamo negli occhi.
Noi stavamo guardando
La perfezione.

Sappi solo che ti amo.
Ti devo dire una cosa, molto importante, ma te la dirò dopo la finale del cammino imperiale.

Alex Zabel o forse qualcun altro...

Questo non me l'ho aspettavo, infatti mi feci prendere dall'emozione e mi scese qualche lacrima.
Ma non capivo la firma finale.
In che senso qualcun altro? Che l'avesse scritta qualcuno?

Non ebbi tempo di pensare che qualcuno bussò alla mia porta.
Appena urlai avanti entrò la figura del mio migliore amico.
"Vera! Dio non fare più certi scherzi" mi disse Caleb inginocchiandosi davanti a me.
"Tranquillo, non lo voglio neanche io" gli risposi abbracciandolo.

"A me non saluti?" Chiese Jude alla porta.
"Vieni qua freddo del mio cuore" dissi io facendogli cenno di venire a farsi abbracciare anche lui.

Subito iniziammo a parlare del più e del meno e di alcune cose che mi ero persa.
"Aspetta... Aiden è qui?!" Esclamai io presa alla sprovvista.
"Ehm, lo so, ma non è neanche la cosa più sconvolgente, pensa che in realtà Alex Zabel è A-" ma Caleb venne interrotto dalla mano del fidanzato che gli tirò uno schiaffo.
"Ma che problemi hai?" Chiese facendo la vittima.
L'occhialuto lo fulminò con lo sguardo.
"Quello che Caleb voleva dire è che Alex ti ha pagato l'operazione e si è preoccupato un sacco per te" disse quello intelligente tra i due.

Ok?

Dopo bussò un'altra persona e uscì dalla porta Aiden.

Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora