Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven

...e Aiden

Pov Aiden

"Vera sta per essere operata, e ha il cinquanta per cento di possibilità di riuscita del intervento" uniche parole uscite dalla sua bocca, poi tornò a piangere.
Ma non notò la mia espressione.

Sbianchai di colpo. Cosa mai era potuto accadere di così grave.

...

L'unica cosa che mi viene in mente è...

No ma mi aveva detto che non era una cosa grave, che non avrebbe portato imprevisti.

E a quel punto mi ricordai le parole di quando ci stavamo lasciando.

Anni prima...

"Ma che problemi hai?" Mi urlò Vera addosso.
"Ma che problemi hai tu? Ti ho semplicemente detto che mi hanno offerto un lavoro ad Hokkaido" le risposi io con lo stesso tono che stava usando lui.

"E quindi vuoi lasciare tutto e iniziare una nuova vita lì?" Mi chiese lei infuriata nera.
"No, vieni con me" gli dissi prendendogli la mano.
"Non posso abbandonare tutto" lei si scostò dal mio tocco.

"Perché? Ci portiamo dietro anche Vlad e Vic se quello è il problema. C'è un ottima struttura medica che si può occupare di Vladimir se quello è il problema e-" iniziai io ma in mi fece finire.
"Non è quello" disse lei a bassa voce.
"Allora cosa?" Gli chiesi io guardandola come un cane bastonato. Lei mi guardò con uno sguardo triste.

"Vedi io soffro di una malattia rara al cuore" mi disse lei di colpo, mi si fermò subito il cuore e lei lo notò "tranquillo non è mortale, però me l'hanno appena diagnosticata e quindi devo stare qui per i mille controlli" continuò lei per poi sospirare
"..." non riuscivo a dire niente, non sapevo cosa dire, ero rimasto senza parole.

"Ci sei?" Mi chiese lei sventolandomi una mano davanti alla faccia.
"Ehm, scusa non me lo aspettavo" le sussurrai "però io non posso rifiutare il lavoro, è da anni che aspettavo una richiesta del genere, voglio inseguire il mio sogno" continuai guardandola tristemente.

"Vai allora" mi disse lei di colpo
"Ma-" iniziai, ma lei mi interruppe, le volevo dire che ero pronto a sacrificare il mio sogno per stare con lei, ma sapevo che non sarebbe stata d'accordo.
"Vai, tranquillo io me la caverò, vai a inseguire il tuo sogno" continuò lei.
"Vera..." provai a dire io, ma non mi uscì nulla dalla bocca.
"Tranquillo, farei la stessa cosa" disse lei accennando un sorriso.
"Grazie, ti giuro che ci rivedremo" iniziai io abbracciandola "mi dispiace che debba finire così"continuai facendo scendere qualche lacrima.
"Mi spiace anche a me" disse copiando i miei gesti.
E da lì varcai la soglia della porta che non avrei mai più rivisto.

E di questo evento, ne sappiamo solo io e lei. Abbiamo preferito non dire nulla a nessuno, non avrebbe avuto senso.

Però adesso non sapevo cosa fare, mi aveva detto che non era mortale, e allora perché era in sala operatoria?
"Shawn, possiamo andare dagli altri? Che magari mi spiegano meglio la situazione" gli dissi io staccandomelo di dosso.
Lui annuì, e poi ci dirigemmo verso la sala d'attesa.