Ci trovavamo in un locale poco affollato ed eravamo seduti al bancone.
Notavo che mi stava fissando da un po' però cercavo di concentrarmi sul drink davanti a me.
"Allora, sei del Giappone?" Chiese lui per iniziare una conversazione.
"In realtà no, ho origini italiane, però vivo qui da molto tempo" dissi io dicendo la verità."Ah, bene" incominciò lui "sei d'accordo con quello che sta facendo il quinto settore?" Chiese lui curioso.
E mo'. Se gli dicevo la verità cu' cazz' che mi fa lavorare da lui, quindi optai per mentire spudoratamente.
"Be, a tratti si, trovo giusto che tutti devono vincere alla stesso modo, così che non ci sia una squadra più forte dell'altra. Però non capisco una cosa. Perché dover allenare degli imperiali se tanto devono vincere tutti in ugual modo" dissi io, personalmente non l'avevo capito, e chi se non meglio del grande imperatore poteva rispondermi.
"Lo scoprirai" disse lui sorridendo.
"Andiamo a ballare?" Chiesi io per smorzare la tensione che si era creata nell'aria.
"Va bene" disse lui prendendomi le mani e portandomi in pista.Alla fine ridendo e scherzando si erano fatte le due di notte e lui si era proposto di riportarmi a casa.
Io accettai, non avevo voglia di farmela a piedi.
Per quanto i suoi ideali facessero schifo lui non era una cattiva persona, anzi, tutto sommato era gentile.
"Bene, è questa casa tua?" Disse indicando il piccolo appartamento.
"Che c'è? Scioccato di vedere una casa normale?" Dissi scherzosamente.
"Si" rispose lui serio."No ma sei serio? È un appartamento di una persona normale questo" dissi io tornando leggermente seria, non mi aspettavo quella risposta.
"Non è colpa mia se sono ricco e quindi vivo in un appartamento che è il quintuplo di questo" disse lui alzando le mani in aria.
"Va be, lasciamo perdere, buonanotte, e grazie per il passaggio" dissi io uscendo dalla macchina.
"Aspetta" disse Alex uscendo anche lui.
"Dammi il tuo numero di telefono così ti mando la posizione del luogo del lavoro di domani" disse lui tirando fuori dalla tasca il suo cellulare."Va bene" dissi io prendendoglielo di mano e componendo il mio numero.
"Grazie" rispose lui riprendendo il telefono.
"Grazie a te, buona notte" dissi.
"Buona notte" disse lui donandomi un bacio sulla guancia per poi scappare via.In quel momento ho sentito un vortice di emozioni nello stomaco indescrivibile.
Però mi sembrava che un sentimento simile l'avessi già provato in passato.
Mi sembra che quel tocco delicato delle sue mani, quel modo di parlare e di atteggiarsi l'abbia già visto.
Sarà solo un'impressione.
Dopo questa riflessione entrai in casa e appena poggiai la testa sul letto mi addormentai.
Angolo
E poi ne esco io che durante la pausa tra primo e secondo tempo della finale figli europei di Spagna-Inghilterra pubblico un capitolo.
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Il tempo passa ma la passione no ~ Inazuma Eleven
FanfictionSiquel del siquel una squadra che mi cambio la vita Va beh, parla del continuo della storia, non sto a ripiegare tutto, andate a leggere le storie precedenti prima di questa altrimenti non capite. <by LaSnowyy