Capitolo 11

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-sembrate due estranei- sussurrò June guardando preoccupata in direzione del suo migliore amico. Kynan aveva deciso di staccare un po' la testa dai suoi mille impegni e si era messo a passeggiare per il giardino interno del suo castello chiedendo a June di fargli compagnia, la ragazza aveva accettato immediatamente.

-lo so- sussurrò il biondo continuando a camminare apparentemente tranquillo -ma non voglio forzare la mano. Mi odia a prescindere e qualunque cosa io cerchi di fare per fargli capire che non sono pericoloso lui la fraintende-

-siete sposati da un mese e non vi parlate- continuò la mora -non ti rivolge mai la parola se non per insultarti nella tua lingua. Non so davvero cosa significa quella parola che ti dice sempre ma è un insulto palese-

-già- confermò Kynan -e parlare non è l'unica cosa che non facciamo. Ho una voglia matta di scopare che tu non hai idea ma non voglio costringerlo...mi dorme lontano chilometri e non si fa nemmeno abbracciare-

-trovati qualcuno con cui sfogare i tuoi istinti...non puoi stare ai tempi di tuo marito, continuando così ti sentirai costretto-

-no, gli ho giurato che non avrei avuto amanti e voglio mantenere fede a quel giuramento. Potrei essere più stressato del solito è vero ma non voglio venir meno a quella promessa- Kynan sospirò -vorrei solo che capisse che non sono pericoloso, che può fidarsi di me e invece...non mi considera minimamente-

-potrebbe aver bisogno di tempo ma...quanto?- sussurrò June per poi farsi di colpo rigida guardando davanti a se e Kynan seguì il suo sguardo solo per notare uno dei suoi servitori andare verso di loro a passo svelto.

-si?- domandò Kynan quando lo vide abbastanza vicino da sentirlo.

-mio re è arrivato il padre di vostro marito- spiegò l'uomo e Kynan sospirò.

-arrivo subito, fallo accomodare nella sala del consiglio nel mentre- e il servitore se ne andò lasciandolo nuovamente da solo con June -andiamo?- le chiese il biondo e la ragazza annui camminando poi a passo svelto accanto al suo re verso la sala del consiglio che era un luogo leggermente meno formale della sala del trono per incontrare qualcuno.

-buongiorno- salutò Kynan palesando la sua presenza all'uomo che era arrivato poco prima di lui.

-buongiorno Lugal.gal- rispose Telipinu e Kynan si segnò mentalmente che quello che aveva appena sentito potesse significare re o qualcosa del genere -mio figlio?-

-non lo so- rispose sinceramente Kynan ma non dovette aspettare molto prima di vedere la porta della sala del consiglio aprirsi e veder entrare il marito all'interno.

Cory osservò prima Kynan per poi concentrare il suo sguardo sul padre. Era stato chiamato all'improvviso da uno dei servitori che l'avevano avvisato dell'arrivo dell'uomo li, anche perché il padre non gli aveva scritto nemmeno una lettera in quel mese, ed era davvero curioso di scoprire cosa volesse.

-che vuoi? Perché sei qui?- gli domandò usando la lingua di Alalah in modo da non farsi capire dal marito.

-non sei ancora incinta- disse invece Telipinu osservando il figlio -dovresti cercare di farti ingravidare il prima possibile-

-non andiamo a letto insieme dal giorno del matrimonio per mia scelta. Non voglio restare incinta- sbottò Cory incrociando le braccia al petto e guardando storto il padre conscio che Kynan li stesse osservando senza capire una parola.

-devi dargli un erede il prima possibile Cory- sbraitò Telipinu con June che avvertendo il tono di voce dell'uomo salire fin troppo guardò preoccupata verso Kynan cercando di capire se dovesse intervenire. Kynan non le disse niente cercando di non intromettersi in quella discussione nella quale non era stato inserito.

-è il mio corpo e decido io cosa fare-

-è il tuo corpo che deve essere usato per una giusta causa quindi fatti ingravidare da quel DUMU MUNUSKAR.KID- Kynan all'ultima parola alzò leggermente un sopracciglio, ormai la riconosceva anche se non ne conosceva veramente il significato, ma non fece niente. Quei due lo stavano insultando e la cosa lo stava mandando in bestia ma allo stesso tempo non voleva creare casini perché quella pace gli serviva: doveva semplicemente stare calmo.

-sei impossibile, ti odio-

-puoi odiarmi quanto vuoi ma devi farlo per il bene del nostro Matu [regno]. Fatti ingravidare- concluse il discorso con il figlio Telipinu per poi voltarsi verso Kynan -mi dispiace per questo piccolo teatrino ma mio figlio a volte è testardo- passò alla loro lingua.

-nessun problema- scosse la testa mentendo Kynan grato in realtà che avessero cambiato lingua.

-mi dispiace solo che mio figlio sia stato così stupido da farvi aspettare ma l'ho convinto a darvi un'erede il prima possibile- continuò l'uomo e Kynan sgranò gli occhi per poi guardare preoccupato verso il marito che aveva semplicemente abbassato lo sguardo.

-io non credo ci sia bisogno al momento- disse allora Kynan -se mio marito non si sente pronto perché costringerlo?- continuò poi davvero convinto delle parole che stava dicendo perché non voleva che Cory si sentisse forzato a fare qualcosa.

-stupidaggini. È prontissimi, vuole solo fare i capricci come il bambino che è- scosse la testa Telipinu -ero venuto a controllare come stavano andando le cose e sono grato di essere riuscito a sistemare tutto, spero presto in buone notizie su una gravidanza- continuò il castano guardando poi storto il figlio -il prima possibile, non abbiamo tempo da perdere e i miei uomini sono già pronti- continuò poi nella lingua di Alalah e Cory annuì leggermente prima di vedere il padre andare via da quella sala lasciandolo completamente sconfitto.

-Cory non so cosa ti abbia detto ma se tu non ti senti pronto per una gravidanza non lo ascoltare- disse velocemente Kynan -non voglio che tu sia costretto a dare qualcosa che non vuoi-

-mio padre pretende che ti dia un erede- sbottò Cory -quindi scopami fino ad ingravidarmi come vuole lui- e il ragazzo voltò le spalle ai due Munus per uscire dalla sala del consiglio a passo svelto.

-cazzo- sbottò Kynan passandosi una mano tra i capelli.

-preferivi non scopare che farlo con lui che è costretto...lo so- sussurrò June mettendo una mano sulla spalla del suo migliore amico.

Marriage contractDove le storie prendono vita. Scoprilo ora