Capitolo 24

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-ti ho spaventato?- domandò Kynan accorgendosi che il marito sembrasse strano -pensavo mi avessi sentito-

-io...ero perso nei miei pensieri- rispose Cory cercando di calmarsi -dov'è mio padre?-

-lui e Mursili stanno arrivando anche perché non vorrei far spostare troppo Niles per i corridoi- disse Kynan per poi andare verso il letto dove si ricordava aver lasciato Niles ma rimase interdetto quando non vide il figlio -Cory dov'è Niles?- sussurrò confuso Kynan nell'esatto momento in cui anche Mursili e Telipinu li raggiunsero.

-oh Cory, pensavo mi avresti accolto all'ingresso ingrato di un figlio- disse Telipinu nella lingua di Alalah per non far entrare nel discorso il re di Kizzuwatna. Kynan fece finta di non aver sentito, o meglio capito, le parole di Telipinu anche perché in quel momento era anche parecchio preoccupato di non vedere il figlio in quella camera.

-avevo da fare- disse nella lingua di Kizzuwatna Cory.

-Cory dov'è Niles?- non riuscì a chiedere nuovamente Kynan guardando verso il marito non riuscendo davvero a pensare ad altro che non al figlio. Telipinu alzò un attimo il sopracciglio per poi guardare il figlio.

-hai fatto quello che dovevi quindi? Come?- domandò il signore di Alalah con un mezzo ghigno sulla labbra mentre faceva cenno di entrare ad alcune delle guardie che si era portato dietro per poter prendere alla sprovvista Kynan. Cory si fece coraggio, pronto non del tutto in realtà alla reazione di Kynan, e parlò:

-si, ho ucciso quel coso-

-quel cos...Cory?- domandò davvero confuso Kynan non capendo.

-vostro figlio- ridacchiò Telipinu e Kynan guardò prima con occhi sgranati e pieni di dolore verso il marito e poi verso l'uomo -come di preciso Cory?-

-l'ho soffocato con un cuscino e l'ho fatto sparire. Non volevo vedere quel coso-

-QUEL COSO?- urlò Kynan fuori di se per quelle parole -NOSTRO FIGLIO NON...PERCHÈ FARE UNA COSA DEL GENERE!-

-credi davvero che io volessi la pace?- intervenne invece Telipinu -ho mandato qui Cory per distrarti e farti credere che la pace potesse essere reale. Ho costretto mio figlio a darti un erede per farti distrarre e rendere vulnerabile ed è quello che è riuscito a fare- Kynan non ebbe abbastanza tempo di reazione e si trovò con due soldati di Alalah che gli legarono le mani dietro la schiena impedendogli quindi di scappare.

-davvero?- riuscì a dire Kynan non guardando Telipinu ma Cory -hai mentito per tutto questo tempo? Mi hai davvero fatto credere che...io ti amo veramente e tu...- Kynan non riuscì a parlare mentre Cory cercava di sostenere lo sguardo del biondo senza dare di matto, doveva assolutamente mantenersi calmo. -famiglia, avevi detto che eravamo una famiglia-

-non lo siamo mai stati- riuscì a dire Cory anche se quelle parole gli stavano facendo davvero male da dire.

-mio padre aveva ragione a dire che avrei portato Kizzuwatna alla sua fine e io che credevo di potermi fidare di te- sussurrò Kynan abbassando lo sguardo mentre Cory sentiva il suo cuore andare sempre più a pezzi.

-si si sei la disgrazia per Kizzuwatna- sviò il discorso Telipinu -portatelo nelle prigioni nel mentre che ci prendiamo tutto il castello- aggiunse poi l'uomo e Kynan lanciò un ultimo sguardo pieno d'odio in direzione di Cory prima di lasciarsi trascinare nelle sue stesse prigioni che aveva sempre sperato di non veder usate. Cory cercò di restare ancora una volta calmo mentre vedeva l'uomo che amava essere portato via sotto i suoi occhi, almeno aveva un po' di tempo per capire come organizzarsi nei giorni a seguire. -e tu buono a nulla vedi di non intralciarmi più di tanto, anzi Mursili controlla che non faccia nulla di strano. Ho dei progetti per te Cory- e così dicendo Telipinu lasciò il figlio e il suo consigliere da soli nella camera.

Cory aspettò giusto qualche minuto per essere certo che il padre non potesse sentirlo e scoppiò a piangere silenziosamente con Mursili che fu pronto ad abbracciarlo e cercare di rassicurarlo.

-non ha voluto sentire ragioni sull'aspettare- sussurrò l'uomo -è già tanto che ha atteso quattro mesi dalla nascita di tuo figlio...dov'è?-

-non lo so, ed è meglio così- sussurrò Cory -mi ha guardato con così tanto odio che io...-

-lo so Cory, lo so- continuò Mursili -ma sei stato bravissimo a non cedere- l'uomo osservò poi attentamente il ragazzo sospirando -tuo padre davvero non ti conosce altrimenti si sarebbe accorto non solo del fatto che hai mentito mentre descrivevi come "avevi fatto fuori tuo figlio" ma anche del fatto che c'è altro che ti turba-

-come diavolo...-

-quando menti incroci le braccia al petto e stringi con forza quasi a farti sbiancare le nocche- borbottò Mursili e Cory rimase davvero molto sorpreso da quelle parole visto che non si era mai accorto di fare una cosa del genere. -vuoi dirmi cosa ti turba così tanto?-

-sono incinta- no, non poteva mentire a Mursili e poi aveva anche bisogno di dire a qualcuno cosa gli stesse succedendo in quel momento -mi sentivo strano da un po' ma speravo di sbagliarmi- aggiunse poi il castano -questo non è per niente il momento adatto e se mio padre lo scopre...non potrò salvare mio figlio- aggiunse tra le lacrime perché non voleva perdere quel secondo bambino.

-tuo marito lo sa?-

-ovviamente no- scosse la testa Cory -sei il primo che lo scopre...se glielo avessi detto ne avrebbe parlato e io...lo sai che mio padre avrebbe trovato un modo per farlo fuori e con tutte le probabilità non si sarebbe minimamente curato del fatto che avrebbe potuto uccidermi-

-questo è un bel guaio- sussurrò Mursili -non so quanto emotivo tu sia durante la gravidanza ma...-

-oh fin troppo- lo interruppe Cory -e voglio sempre stare accanto a Kynan per questo è il momento peggiore questo-

-ehi- Mursili strinse nuovamente tra le braccia il castano accarezzandogli la testa per poi sussurrare -salveremo tuo marito e il vostro regno dalle grinfie di tuo padre non ti devi preoccupare. Imprigioneremo Telipinu e...-

-no, se vogliamo che questa guerra finisca dobbiamo ucciderlo- disse Cory con una serietà che spaventò un bel po' Mursili.

Marriage contractDove le storie prendono vita. Scoprilo ora