03. Topper

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Erano passati solo cinque minuti e stare con Topper si stava rilevando la cosa più bella; quei cinque minuti insieme stavano diventando i miei preferiti. Perché, in fondo, se devo essere onesta, Topper era qualcosa in più. Qualcosa di inspiegabile.

Non hai idea di quanto mi sei mancata. Sono stati i tre anni più lunghi della mia vita.”

“Mi sei mancato anche tu, però eri sempre presente, anche se non di persona.” risposi, felice.

“Cosa vorresti dire?” chiese.

“Chi starebbe al telefono tutta la notte? Insomma, tu non mi hai lasciata da sola, Topper. Mi facevi sentire a casa ogni volta che ne avevo bisogno, anche se distante.”

“Sono felice che tu non ti sia sentita sola.” sorrise.

“Grazie” dissi, lasciandogli un bacio sulla guancia.

“Lo sai, per te questo è altro.”

In quel frangente di tempo, mi dimenticai di Alyssa, delle sue parole e di J.J. che era sparito dalla mia vita come se non avessi alcuna importanza per lui.

“Hey, Tutto ok? Che succede?” mi chiese Topper, vedendomi persa nei miei pensieri.

“Sì, sto bene. Scusami.” risposi

“Qualcosa non va'?”

“Pensavo ad alcune cose, ma adesso non voglio tirare fuori niente, nessun argomento... voglio solo passare la serata in tua compagnia.”

Sorrise, “Non farmi illudere, principessa.”

“Niente illusioni, Topper, mi conosci.”

“Il motivo per cui sei stata via per tre anni non sono io, vorrei ricordartelo.”

“Non sarai tu il motivo per cui mi hanno mandata via, ma... sarai il motivo per la quale resterò qui, del perché sono a questa festa è del perché domani mi sveglierò felice.”

“Wow, quanta sdolcinatezza.” disse una voce dietro di noi.

“Rafe” lo abbracciai.

“Ciao, piccolo terremoto, mi sei mancata.”

“Anche tu, tantissimo.”

Rafe, un'altra persona importante che si aggiunge alla lista. I Kooks, quelli principali, si sono riuniti e stanno per tornare.

“Vi stiamo cercando da un po'” disse Rafe, guardando prima me e poi Topper.

“Stavamo chiacchierando” Rispose Topper.

“Ma come... nessun bacino? Deludete zio Rafe così.” scoppiò a ridere.

“La simpatia non è il tuo forte” ridacchiai e gli diedi una piccola spinta giocosa

“Intanto un piccolo sorriso è spuntato”

La mia famiglia, la mia vera famiglia in fondo erano loro, i Kooks, mentre per quanto riguardava i Pogues forse era solo tutto di passaggio, lui, era di passaggio.

E io l'avevo capito solo adesso, avevo capito solo in questo istante chi fosse davvero la mia famiglia e chi teneva per davvero a me. Mi ero illusa. Però fa male, tanto quanto una lama che ti taglia senza pietà.

23:00

La testa mi girava, ma ero felice. Ero con i miei migliori amici e non potevo chiedere altro. Non volevo altro....

“Stop.” mi tolse il bicchiere dalle mani.

“Cosa? Topper, dai, ti prego.”

“Tua madre ti sta uccidendo in tutti i modi possibili in questo momento.”

𝐄𝐘𝐄𝐒 𝐃𝐎𝐍'𝐓 𝐋𝐈𝐄 || 𝖱𝖺𝖿𝖾 𝖢𝖺𝗆𝖾𝗋𝗈𝗇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora