04. JayJ

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Dopo aver ignorato le frecciatine che mi lanciava mia madre, andai in camera mia per iniziare a prepararmi, ma prima di tutto. Avevo bisogno di una doccia per rinfrescarmi.

Quando arrivai in camera mia, chiusi la porta a chiave, presi il telefono e non ci pensai due volte ad aprire la chat con Topper. Colui che avevo salvato "Topperino" non che gli facesse piacere avere quel soprannome, Ma io potevo.

Mi sedetti sul bordo del letto e dopo una manciata di secondi gli mandai un messaggio.

-Buongiorno, Topperino, dove ti trovi?-

Non riuscì nemmeno a posare il telefono sul letto che mi arrivò la sua risposta. Stava aspettando un mio messaggio? -Sono al The Seaside Café, tu dove sei?-

Sorrisi. -Mi faccio una doccia e ti raggiungo.- Risposi.

-Una doccia senza di me è decisamente la cosa più grave che potessi fare.- mi rispose con un emoji che rideva.

Passai gli altri 10 minuti a scrivermi con Topper, fin quando il mio stomaco non mi ricordò di essere vuoto. Così poggiai il telefono sul comodino e mi fiondai nella doccia. L'acqua fredda a contatto con la mia pelle calda mi fece rabbrividire, ma solo per un'attimo, perché poi la mia mente andò a creare dei scenari che non avrebbe dovuto.

Cazzo.

A quel punto, chiusi gli occhi e feci dei respiri profondi. Cosa mi stava succedendo? Topper Thornton stava tornando a tormentare i punti che non avrebbe dovuto?

Un'oretta dopo, mi ritrovai con ancora l'asciugamano addosso, sei messaggi da parte di Topper e cinque costumi diversi buttati sul letto. L'indecisione faceva parte di me, da sempre. Sbuffai, alzai gli occhi al cielo e alla fine indossai l'unico costume che Topperino odiava più di qualsiasi altra cosa.

“Sei con il culo all'aria” mi diceva, tutte le volte che mi vedeva con quel costume addosso, anche se in realtà, tutti i miei costumi erano così.... ma quello aveva qualcosa in più per farlo lamentare.

Una volta pronta, uscii dalla mia camera e andai al piano di sotto, dove mi beccai un'occhiataccia da mia madre.

“Cos'hai da ridire?” mi lamentai.

“Stai uscendo senza maglietta?”

“E quindi? Qual'è il problema?”

“Madelyn, per favore.”

“Senti, non ho voglia di discutere e poi sono in ritardo, Topper mi aspetta.” dissi voltandogli le spalle e alzando gli occhi al cielo.

Trovava sempre un pretesto per discutere, non era mai soddisfatta quella donna, ahimè

Quando arrivai al  The Seaside Café non trovai Topper. Così gli mandai un messaggio e presi la mia colazione. Il mio stomaco ringraziò. Andai a sedermi al mio solito posto e iniziai a guardare il telefono con insistenza: perché non mi rispondeva? Dov'era finito?

“La principessa vuole compagnia?” Mi girai di scatto.

“Dipende” gli risposi giocando.

“Mh, e da cosa?”

“Dipende chi è che vuole farmi compagnia” sorrisi.

“Un certo Topper Thornton, lo conosci?” ridacchiò e mi lasciò un bacio sulla fronte.

“Dov'eri? Ti ho mandato anche un messaggio.” chiesi.

“Mentre ti aspettavo, è arrivato Rafe, quindi mi sono allontanato un secondo” rispose.

𝐄𝐘𝐄𝐒 𝐃𝐎𝐍'𝐓 𝐋𝐈𝐄 || 𝖱𝖺𝖿𝖾 𝖢𝖺𝗆𝖾𝗋𝗈𝗇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora