21. Luke, I need you.

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Dopo essermi messa d'accordo con Barry per vederci e andare al falò insieme, mi diressi a casa dell'ultima persona che avrei voluto guardare in faccia... ma purtroppo avevo bisogno di lui in quel momento.

Una volta arrivata a casa di J.J scesi dall'auto e mi avvicinai alla porta, sapevo che forse era sbagliato quello che stavo facendo ma era l'unico modo... quindi sbuffai e bussai alla porta che si aprì poco dopo.

“Pensavo mi odiassi”

“Il sentimento non cambia Luke, ma per mia sfortuna oggi ho bisogno di te.” dissi, chiudendomi la porta alle spalle.

“Come posso aiutarti?”

Prima di rispondere mi soffermai a guardare chi avevo davanti e a cosa gli stavo per chiedere, c'erano delle bottiglie vuote sparse dappertutto, lui era seduto sul divano e la sua camicia era leggermente aperta, quella casa era un disastro, come sempre...

“Beh? Allora?” disse.

“Tu sai del casino che è successo no?”

“Rafe ha perso la memoria” rispose.

“Sto parlando di J.J, non di Rafe.”

“Ho sentito qualcosa, ma non mi riguarda molto.”

“Senti, io non posso andare da John B, prima di tutto perché mi ucciderebbe e poi non voglio gente in torno ma ho bisogno di vedere J.J e parlare con lui.”

“E io cosa c'entro bambolina, mh?”

“Se tu hai bisogno di lui, lui c'è sempre, giusto?”

“Va bene, ho capito, ci penso io.”

“Grazie, e se vuoi un consiglio... dai una ripulita a questo posto che puzza come una discarica se non peggio.” dissi, per poi dirigermi verso la porta.

“Quando vuoi vederlo?” chiese e io mi voltai.

“Il prima possibile”

“Domattina va bene? 10:30 in punto.”

“Ok, sarò puntuale, grazie Luke.” uscì da quella porta e una volta salita in auto tirai un sospiro tra sollievo e ansia. Quando misi in moto l'auto sapevo che sarei dovuta tornare a casa o magari tornare da Barry o forse andare da qualche altra parte ma... Ward Cameron mi doveva guardare negli occhi e dirmi la fottuta verità.

In fondo sono come una figlia no?

Quando arrivai davanti casa Cameron pregai che Rafe non fosse in casa, non sarei riuscita a sopportare di nuovo i suoi occhi pieni d'odio... una volta entrata trovai Wheezie seduta sul portico, mi guardò con un sorriso complice e quando le chiesi dove fosse suo padre mi disse che l'avrei potuto trovare al piano di sopra.

La salutai e salii li scale in cerca di Ward.

“Ecco la persona che cercavo”

“Sapevo che saresti venuta” sorrise.

“Me le merito delle spiegazioni, no?”

“Certo, vieni, parliamo nell'altra stanza, qui ci sono troppi muri che ascoltano.”

Andammo nell'altra stanza e mentre Ward chiudeva la porta, io mi accomodai su uno dei divani che si trovava nella stanza. Per quanto ne sapevo ci passava delle ore qui dentro, per tanti e tanti motivi validi.

“Non volevo farti vivere questo inferno con Rafe.”

“Tieni questa stanza aperta con Sarah che gira per casa? Coraggioso.”

“Tengo tutto ben nascosto, lo sai.”

“Rafe pensa che sia stata io, quindi dimmi che hai già un piano in mente per vendicarti di Topper, altrimenti faccio da sola.”

𝐄𝐘𝐄𝐒 𝐃𝐎𝐍'𝐓 𝐋𝐈𝐄 || 𝖱𝖺𝖿𝖾 𝖢𝖺𝗆𝖾𝗋𝗈𝗇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora