27. Dad... John B...

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La sera stessa ci ritrovammo tutti quanti insieme a casa di John B, il silenzio era assordante o almeno... finché non arrivò la ragazza di JJ ad urlarmi contro tutto il suo dolore. Come biasimarla? In fondo era colpa mia.

“È solo colpa tua se lui è morto!” urlò.

La guardai senza dire una parola

“Ci saresti dovuta essere tu lì dentro! Saresti dovuta morire tu, non lui.” continuò ad urlare con le lacrime che rigavano il suo viso.

Sentii un nodo stringersi alla gola, ma non riuscivo a rispondere. Le sue parole erano come pugnalate, ma sapevo che aveva ragione. Mi sentivo responsabile per la morte di JJ.

John B si avvicinò e cercò di calmarla. “Non è colpa di nessuno,” disse con voce ferma. “JJ ha fatto una scelta. Ha fatto quello che pensava fosse giusto.”

Lei scosse la testa, ancora in lacrime. “Non capisci, John B. Non capisci quanto dolore provo.”

“Lo capiamo tutti,” rispose John B, guardandola con occhi pieni di compassione. “Ma dobbiamo trovare un modo per andare avanti. JJ non avrebbe voluto che ci distruggessimo a vicenda.”

La ragazza di JJ si lasciò cadere su una sedia, singhiozzando. Mi avvicinai lentamente e le misi una mano sulla spalla. “Mi dispiace,” sussurrai. “Mi dispiace davvero tanto.”

Restammo lì in silenzio per un po’, ognuno perso nei propri pensieri e nel proprio dolore. Alla fine, decidemmo di andare a dormire, sapendo che il giorno seguente sarebbe stato altrettanto difficile.

Un mese dopo

Un mese dopo, le cose erano cambiate in modi che non avrei mai immaginato. La cerimonia per JJ era stata un momento di grande dolore, ma anche di guarigione. Ognuno di noi aveva trovato un modo per andare avanti, anche se la ferita era ancora fresca.

Mi ritrovai sulla spiaggia, lo stesso luogo dove avevamo detto addio a JJ. Il sole stava sorgendo, e per la prima volta da tanto tempo, sentii una piccola speranza crescere dentro di me. Guardai l’orizzonte e pensai a JJ, sapendo che, ovunque fosse, sarebbe sempre stato con noi.

Nel pomeriggio decisi di andare a trovare Rafe. Dovevo confrontarmi con lui e chiudere la questione una volta per tutte.

Rafe era la persona più importante della mia vita, ma con la sua cattiveria mi ha strappato il cuore dal petto e l’ha calpestato uccidendo JJ. Una parte di me è morta e solo Dio sa com’è difficile continuare a vivere con questo vuoto nel petto.

Quando arrivai alla prigione con il cuore pesante, ma determinata a ottenere delle risposte, mi portarono nella sala visite. Vidi Rafe seduto ad aspettare; sembrava diverso, più magro e con lo sguardo perso.

“Rafe,” dissi.

Alzò lo sguardo. “Maddie, pensavo di non rivederti più.” Si alzò per abbracciarmi, ma lo allontanai.

“Non mi devi toccare, Rafe.”

“Mi dispiace, non avrei dovuto. Sono solo uno stupido,” disse.

“L’hai ucciso e hai ucciso anche me senza pensarci due volte. E non mi venire a dire che ti dispiace, perché no, Rafe, a te non dispiace affatto,” risposi sicura di me.

“Non volevo ucciderlo.”

“Hai ragione, era me che volevi uccidere, non è vero? Saresti stato meglio? Mh?”

“Perdonami.”

“Io non ti perdonerò mai per quello che hai fatto, Rafe. Tu per me sei morto. Ho chiuso con il passato, ho chiuso con te e con la tua cattiveria… dimenticami, Rafe, perché questa è l’ultima volta che mi vedrai.”

“Maddie, ti prego.”

“Non… mi toccare. Tenevo a te più della mia stessa vita, mi sono fatta calpestare e adesso… pretendi il mio perdono? Mai, Rafe, questa volta non posso.”

Rafe abbassò lo sguardo, le sue mani tremavano leggermente. “Non so come vivere con quello che ho fatto. Ogni giorno è un inferno.”

“Non è più il mio problema, Rafe. Devi affrontare le conseguenze delle tue azioni da solo.”

Mi alzai, pronta a lasciare la stanza. Ma prima di andarmene, mi voltai un’ultima volta. “Spero che un giorno tu possa trovare la pace, ma non cercarla in me.”

Uscendo dalla prigione, sentii un peso sollevarsi dal mio petto. Avevo detto tutto quello che dovevo dire. Ora potevo concentrarmi su me stessa e su come andare avanti dopo JayJ.

Calata la sera...

Caro Papà, caro John B.

Scrivo questa lettera con il cuore pesante e le lacrime agli occhi. So che le mie parole non potranno mai esprimere completamente il dolore e la confusione che provo in questo momento, ma sento che devo dirvi addio.

Papà, so che non siamo sempre stati d’accordo e che ci sono state molte incomprensioni tra di noi. Ma voglio che tu sappia che ti ho sempre amato e rispettato. Sei stato il mio pilastro, la mia guida, anche quando non riuscivo a vedere la tua saggezza. Mi dispiace per tutte le volte che ti ho deluso e per tutte le parole non dette. Spero che un giorno tu possa perdonarmi e ricordare i momenti felici che abbiamo condiviso. Ricordati sempre della tua piccola lucciola.

John B., Con te ho sbagliato fin da subito, ti ho ferito, ti ho usato senza pensare ai tuoi sentimenti e ad oggi non posso fare altro che chiederti scusa per ciò che ti ho fatto. So come sei e so quanto vali, meriti un amore immenso e che ti consumi giorno dopo giorno, non ti avrei meritato a prescindere ma adesso sono qui per ringraziarti, grazie per esserci stato nonostante tutto, grazie per esserci sempre stato per LUI, JJ era fortunato e adesso che ogni cosa sta tornando al proprio posto anche se con un vuoto incolmabile, ti ringrazio per l'ultima volta ma ora devo andare. Devo trovare un modo per guarire e per ricostruire la mia vita lontano da qui. Non è una decisione facile, ma sento che è l’unica cosa giusta da fare.

Vi prego di non cercarmi. Ho bisogno di tempo e spazio per ritrovare me stessa. Vi porterò sempre nel cuore e spero che un giorno le nostre strade possano incrociarsi di nuovo, in un momento di pace e serenità.

Vi auguro tutto il meglio e spero che possiate trovare la felicità e la pace che meritate. Grazie per tutto quello che avete fatto per me. Vi voglio bene, più di quanto le parole possano esprimere.

Con amore,

Maddie.

🎉🖋️🌟📚

Un capitolo pieno di emozioni, addii e vuoti incolmabili.

𝐄𝐘𝐄𝐒 𝐃𝐎𝐍'𝐓 𝐋𝐈𝐄 || 𝖱𝖺𝖿𝖾 𝖢𝖺𝗆𝖾𝗋𝗈𝗇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora