La casa sul lago- Sterek AU

Capitolo 23

Stiles fece come gli era stato ordinato. Andò dal barbiere e gli chiese di fargli la barba e mettergli a posto di capelli, poi andò a casa a cambiarsi. Indossò dei jeans che gli mettevano in risalto il sedere sodo e una maglietta bianca a maniche corte.

Il cuore gli pulsava forte mentre batteva alla porta di Derek. Non ottenne risposta, ma la sua macchina era nel vialetto; dunque, non poteva essere andato molto lontano.

Deluso, stava per tornare a casa, quando vide una bicicletta scendere lungo il sentiero.

Derek, con dietro Bethany.

Più veloce, papino. Va più veloce.

Abbi pazienza con il tuo vecchio papà, tesoro. Erano ventanni che non salico su una bici.

Derek poteva essere uno spiantato, ma adorava sua figlia. Stiles lì saluto con la mano quando svoltarono nel vialetto, e Bethany saltò giù dalla bicicletta prima ancora che si fermasse e corse ad abbracciarlo.

Derek appoggiò la bici a un albero e gli sorrise. Salve!

Salve! Come va la mano?

Lui fletté la mano in questione. Come nuova. Mi sono fatto togliere i punti. E tu come stai? lo guardò intensamente per qualche secondo. Sei diverso.

Sono stato dal barbiere. Oh, non ci crederai. Ho venduto Casa Clooney.

Sul serio?

Già. La commissione mi risolverà parecchi problemi, almeno nellimmediato. Non so se hai notato, ma ho una bocca in più da sfamare: Isaac e venuto a stare da noi.

E tu glielo hai permesso?

Non aveva un altro posto dove andare. Non posso farci niente se sono un allocco.

Con me non sei stato un allocco.

Cosa significa Allocco? chiese Bethany.

Entriamo in casa disse Derek ancora con il fiatone. Ho bisogno di bere qualcosa. Non pensavo di essere fuori forma.

Stiles lo guardò con espressione critica. A me non sembri così fuori forma.

È tutta apparenza, credimi.

Entrarono in casa. Le finestre erano tutte aperte e una fresca brezza gonfiava le tende sbiadite.

Potresti venire in bici con noi. Andiamo piano.

Non ho una bici.

La mia lho comprata di seconda mano. Venti bigliettoni. Possiamo trovarne una anche per te.

Derek, perché sei così gentile con me? chiese Stiles, mentre lui versava del succo di ciliegia per Bethany e per sé. Mi sono comportato malissimo con te, questi ultimi giorni.

Te lho già detto: perché sei la mia immagine allo specchio. So esattamente che cosa ti passa per la testa. Tu hai pensato che non avessi tempo per impegnarti con qualcuno e, se anche lo avessi avuto, in ogni caso sarei stato luomo giusto per te.

Stiles guardò Bethany, che stava ascoltando attentamente. Derek gli riempì di nuovo il bicchiere e glielo perso. Perché non vai sul terrazzo a bagnare i fiori?

Bethany ubbidì a malavoglia.

Che cosa vuol dire che sono la tua immagine allo specchio? È la seconda volta che me lo dici.

Vuol dire che siamo fatti allo stesso modo.

Stiles era esterrefatto. Non riusciva a pensare a due persone più diverse di lui e Derek. Ti dispiace essere più preciso?

Derek rise. Non mi crederesti comunque. Lo prese fra le braccia e lo baciò sulla bocca.

Profumi di vaniglia gli disse.

E tu sai di ciliegia. Quanto manca allora in cui Bethany va a dormire?

Trascorsero tutto il giorno insieme e la sera Derek convince Stiles a fermarsi a cena da loro. Gli propose una pizza surgelata da scaldare in forno, ma lui bocciò lidea. Troppi grassi e troppi Sali sentenziò.

Preparò una vellutata di patate e dellinsalata di tonno e riuscì a convincere Bethany che non era vero che odiava linsalata. Dopo cena, si trasferirono tutti e tre a casa di Stiles per vedere la videocassetta del mago di oz.

Bethany si addormentò prima dellassalto della scimmia volante. Derek la portò a casa e la mise a letto, poi tornò da Stiles, che lo stava aspettando dabbasso.

Rimani? gli chiese, lo sguardo velato di desiderio.

Stiles sorrise, imbarazzato. Sì ma questa volta mi prometti che starai attento?

Ci ho già pensato. Aveva acquistato una confezione di profilattici allemporio.

Stiles gli prese la mano e intrecciò le sue dita a quelle di lui. Piuttosto sicuro di te, eh?

Solo ottimista. E, soprattutto, non voglio che dopo scappi via sconvolto perché hai fatto qualcosa senza prima averci pensato sopra una dozzina di volte.

È così che mi vedi?

Sì, e ho ragione.

Stiles pareva a disagio. Sì, hai ragione. È questo che mi fa paura.

Ti spaventa lidea che qualcuno possa conoscerti meglio di quanto tu conosca te stesso.

Lattirò a sé e lo strinse fra le braccia, accarezzandogli la schiena.

Non aveva mai rivelato a Kate i suoi sentimenti più intimi, le sue paure, il senso di perdita che provava tutte le volte che perdeva un paziente. Ma, chiudendola fuori, laveva persa.

Presto avrebbe rivelato a Stiles chi era veramente. Doveva fare molta attenzione, però. Se- se- si fosse innamorato di lui, Derek voleva essere assolutamente, certo che lo amava per quello che era e non per ciò che possedeva.