Capitolo 25

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Derek era strabiliato dal cambiamento di Stiles. Adesso parlava e si muoveva più lentamente, rideva di più. Era più rilassato in volto e anche la sua carnagione pareva più fresca e luminosa. Non lo aveva ancora costretto a misurarsi la pressione, ma era sicuro che era scesa. La sua lo era. Oh, non era ancora sui valori normali, ma presto lo sarebbe stata. Questo voleva dire che alla fine del mese sarebbe potuto tornare a Boston.

Per la prima volta da quando era in Texas, lidea di fare ritorno a casa non lo rallegrò. Il fatto era che lì si stava divertendo come non gli succedeva da anni. Andavano in bici, Stiles aveva preso in prestito quella di Margie, ed era uno spettacolo vederli pedalare in fila indiana per le strade di Cottonwood. Quando non andavano in bici, si dedicavano alla pesca, o andavano a passeggiare né bosco, o a far volere laquilone o a pranzare sullerba. Di pomeriggio, quando faceva troppo caldo per stare allaperto, si ritrovavano a casa di Stiles, a godersi laria condizionata giocando a monopoli e a battaglia navale. E tutte le sere, dopo che Bethany era andata a dormire, facevano lamore.

In realtà, stiles era così cambiato che Derek cominciava a temere che stesse esagerando. Non si alzava mai prima delle nove, si attardava a tavola, rincasava prima del tramonto. E non parlava mai di lavoro.

Così, un giorno decise di affrontare largomento. Avevano ancorato la barca di Ed in una baia sabbiosa, avevano pranzato al sacco e adesso stavano prendendo il sole stesi su un materassino gonfiabile a pochi metri dalla riva. Bethany si era appisolata allombra.

A che ora devi essere in ufficio?

Ho un appuntamento alle quattro. Non cè fretta.

Stiles, so che non sono affari miei, ma ho limpressione che tu stia trascurando un po troppo il tuo lavoro.

Stiles aprì un occhio. Sul serio? Non è quello che volevi?

Beh, fino a un certo punto. In realtà, sono un po preoccupato. So quanto ci tieni al tuo lavoro e non vorrei che ti rovinassi la reputazione.

Adesso Stiles sgranò entrambi gli occhi.

Stai scherzando, vero?

No. Che cosa te lo fa pensare?

È solo che trovo assurdo che un uomo disoccupato pensi di avere diritto di criticare il mio modo di lavorare.

Non stiamo parlando di me.

Beh, forse dovremmo farlo, invece. Sappi che anchio sono preoccupato. Non hai alcuna entrata, una figlia da mantenere, e non hai mai neanche ipotizzato di trovare un altro lavoro, né tanto meno lo stai cercando.

Derek irrigidì la mascella. E allora?

E allora non vorrei trovarmi un giorno a dover mantenere anche te e Bethany sbottò Stiles. È tutto la vita che mi faccio carico di persone che non sono in grado di provvedere a sé stesse e, sinceramente, ne ho abbastanza.

Derek stava per dirgli la verità, ma, adesso più che mai, doveva sapere da che parte stava Stiles.

Sono anni che non faccio una vacanza, maledizione continuò lui in tono accorato, a parte i fine settimana a Galveston, quando dovevo dormire in macchina e mangiare gli avanzi di pizza che qualcuno gettava nellimmondizia. Perciò non venirmi a fare la predica.

Quel riferimento agli avanzi di pizza lo colpì profondamente. A quanto pareva, un tempo Stiles era stato povero. Veramente povero. E che ne sapeva lui della povertà? Non aveva mai sofferto la fame in vita sua.

Forse dovremmo tornare indietro continuò Stiles. Hai ragione, sto trascurando troppo il lavoro. Si tuffò in acqua e riemerse vicino alla riva.

Per qualche istante, Derek rimase a guardarlo mentre usciva dal lago, il corpo sinuoso, i capelli appiccicati alla schiena, poi scosse la testa e si diresse anche lui verso la riva.

La casa sul lago- Sterek AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora