Capitolo 18

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Quando rientrarono, per Bethany era ora di andare a letto. Era stata una giornata intensa ed era sfinita. Ciononostante, le tentò tutte per non andare a dormire, ma alla fine cedette.

Stiles rimase ad aspettare Derek in cucina. Poiché non riusciva a stare con le mani in mano pulì lacquaio e lucidò il ripiano. Quando lui riapparve, stava legando il sacchetto dellimmondizia per portarlo fuori.

Devo proprio andare, adesso mormorò, imbarazzato.

Ma non vuoi. Lo so,

Derek lo guardò intensamente negli occhi. Stiles incontrò il suo sguardo per qualche secondo, poi lo abbassò. Perché lo stava fissando in quel modo? Come un bambino che guardi un trenino attraverso la vetrina di un negozio di giocattoli, sapendo di non poterselo permettere.

La tua situazione finanziaria non mi interessa disse Stiles Non si niente di più di quello che mi hai detto, ma posso immaginare forse pensi che non dovresti innamorarti di me perché non hai un lavoro e perché non hai idea di dove sarai da qui a un mese.

So benissimo dove sarò. Devo tornare a casa per chiarire alcune cosa che ho in sospeso.

La madre di Bethany ti sta aspettando?

Unombra passò sul volto di Derek. La madre di Bethany è morta due anni fa. Ma è acqua passata si affrettò ad aggiungere. non sono venuto qui a elaborare il lutto.

Perché sei venuto, allora?

Lui si strinse nelle spalle. Ho avuto dei problemi sul lavoro, così ho pensato che un cambiamento daria mi avrebbe fatto bene. Sai comè.

Eccome, se lo sapeva. Quante volte suo padre aveva usato quelle stesse parole quando cercava di spiegare perché aveva mollato un altro lavoro, o perché dovevano trasferirsi. Tutta quella storia era una follia. Derek Hall non era luomo per lui. Non era tanto il fatto che non fosse uno spiantato a preoccuparlo, quanto che non avesse alcuna ambizione. Ciò che voleva, ciò di cui aveva bisogno, era un uomo serio, forte di una profonda etica professionale.

Tu mi piaci molto, Stiles, e credo che tu lo abbia capito. Ma forse è più saggio che ci fermiamo qui.

Stiles annuì. Molto più saggio.

Buonanotte, allora.

Sì, buonanotte. Stiles si girò e si diresse verso la porta. Con la mano sulla maniglia, si girò unaltra volta a guardarlo.

Il desiderio che gli lesse negli occhi lo colpì con la forza di un pugno nello stomaco. Nessun uomo lo aveva mai guardato così, come se stesse morendo di fame e lui fosse lultimo morso di pane sulla faccia della terra. Tutto a un tratto, si ritrovò fra le sue braccia, completamente perso, impalato sulla spada del suo stesso desiderio, che non poteva più negare così come non poteva smettere di respirare.

In camera mia gli suggerì Derek, prendendolo in braccio.

Stiles chiuse gli occhi, e non li riaprì finché non fu steso sul suo letto.

La casa sul lago- Sterek AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora