Capitolo 13

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In effetti, Derek fu sorpreso di veder arrivare la macchina di Stiles. Bethany, che stava appostata dietro la finestra come un gatto in attesa che un topo esca dalla sua tana, balzò in piedi e corse verso la porta. È arrivato! È arrivato!

Calmati, Beth. Altrimenti finirai per spaventarlo.

Ma la bambina non stava ascoltando. Si precipitò fuori dalla porta e per poco non fece cadere Stiles, saltandogli addosso per abbracciarlo.

Derek non si sapeva spiegare tutto quellattaccamento per una persona che, per quanto simpatica e disponibile, era pur sempre un estraneo.

Non ricordava di aver mai visto sua figlia abbracciare nessuno in quel modo, nemmeno lui. A volte lo prendeva per mano, ma non gli aveva mai gettato spontaneamente le braccia al collo.

Era terribile. Non solo era stato un padre disattento, poco presente, o eccessivamente dedito al lavoro. Era stato negligente. Cera da dire che gli Stack non erano mai stati troppo espansivi, al contrario. Non ricordava che suo padre lo aveva mai abbracciato. E per salutarlo, sua madre si limitava a baciare laria un punto X in prossimità della sua guancia.

Era uneredità che non intendeva tramandare.

Stiles e Bethany stavano armeggiando intorno al bagagliaio della vecchia macchina di lui, quando Derek li raggiunse con la sua andatura più tranquilla. Quel giorno, Stiles era vestito casual, con una maglia coste e coste, pantaloni beige e delle scarpe di cuoio. Ma aveva di nuovo pettinato a dovere i capelli per avere una pettinatura ordinata. Che cosa avrebbe dato per vederlo spettinato come appena uscito da una sessione di sesso sfrenato? Per poter passare le mani i quei capelli castani morbidi?

Cerano anche altri posto di Stiles in cui avrebbe fatto correre volentieri le dita Derek scacciò quel pensiero dalla mente, classificandolo come assurdo. Non sapeva nemmeno se gli piacessero gli uomini o no, e poi Derek non capiva questa attrazione improvvisa per lui, era la prima volta che un uomo lo turbava così tanto.

Questo acquario era in magazzino da chissà quanti anni spiegò Stiles, mentre si dirigevano verso il cottage, ognuno portando qualcosa. Dovremo pulirlo per bene. Spero che la pompa funzioni.

Dobbiamo avere una pompa disse Bethany, leggermente allarmata. I pesci ricavano laria dallacqua, e la pompa fa delle bolle così posso respirare meglio.

Giusto. Dove lo hai imparato?

Abbiamo un acquario, nel nostro asilo.

Derek prese mentalmente nota di devolvere una grossa somma a quellasilo. Almeno insegnavano qualcosa a sua figlia.

Beh, se non riusciremo a far funzionare la pompa, faremo un saltò nel negozio di animali e ne compreremo una nuova. Che ne dici?

Daccordo.

Stiles e Bethany chiacchierarono e ridacchiarono mentre pulivano lacquario nel lavandino della cucina. Derek si tenne in disparte. Sua figlia aveva bisogno di compagnia, perciò preferiva non intromettersi. Ma rimase abbastanza vicino per sentire. La risata di Bethany era balsamo per le sue orecchie.

Per fare qualcosa, si misurò unaltra volta per pressione.

Ah-ah, proprio come aveva sospettato. La sistolica era scesa di due punti, quella diastolica di quattro. A quel ritmo, sarebbe potuto tornare a casa nel giro di un paio di settimane al massimo.

Si sedette in soggiorno, sul divano, e cominciò a leggere un libro sulla pesca del pesce persico.

Qualche minuto più tardi, unombra cadde sulla pagina che stava leggendo. Stiles e Bethany erano ritte davanti a lui.

Cè un problema annunciò Stiles. Non riusciamo a far funzionare la pompa, perciò dobbiamo andare a comprarne unaltra, va bene?

Certo. Derek chiuse il libro e si alzò in piedi. Mi fa piacere uscire.

Viene con noi?

Non mi volete?

No, noi vogliamo che vieni si intromise Bethany.

La bambina andò in orbita nel negozio di animali. Non cera un criceto o un pappagallino che non volesse portare con sé. Derek stava cominciando a pensare che aver accompagnato Bethany e Stiles in città non era poi stata una così buona idea, ma per fortuna Stiles riuscì a calmarlo.

Quando fu il momento di pagare il conto, Derek fece per estrarre il portafogli, ma Stiles fu più veloce.

No lasci fare a me disse. Visto che è tutta colpa mia

Si trattava di pochi dollari, e per Derek era una tale novità farsi offrire qualcosa da qualcuno che non obiettò. Poi si ricordò che Stiles era convinto che lui fosse povero. Bethany gli aveva detto che non aveva più un lavoro, aveva affittato il più brutto cottage della zona e, come se non bastasse, aveva cercato di pagarla con un assegno. 

La casa sul lago- Sterek AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora