Capitolo 4

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"Beh, non... n-non sembra male, no?".

Era vero, non era affatto male. Tutto era stato curato alla perfezione... Addirittura era stato messa una pavimentazione in legno rustico per creare anche un portico ad ogni tenda, con annessi dei tavolini spessi da picnic.
Degli ottimi tetti più rigidi erano stati creati appositamente per resistere alle intemperie e le coperture adatte ai cambi climatici che potevano dare fastidi.

Insomma, era comunque un campeggio abbastanza lussuoso, e quella tenda ne era la prova. Si divideva in due, un corridoio nel mezzo e le due stanze che li avrebbero ospitati.
I letti non erano propriamente definibili così... erano solamente dei materassi gonfiabili, con ottime lenzuola a ricoprirli, e dei bauli da utilizzare come armadi...

"Che cazzo di incubo...". Sussurrò Katsuki, digrignando i denti e sbattendo quel borsone a terra, ottenendo un tonfo sordo sul legno che stava al di sotto dei loro piedi.
Non aveva la certezza di poter resistere... Ma doveva provarci, almeno per Eijirou...

Quel ragazzo non chiedeva mai niente, semplicemente assecondava le scelte di ognuno di loro, senza mai opporsi... Si meritava una chance, no? Lui voleva restare, e lo avrebbero fatto... avrebbero tastato il terreno e provato quelle attività stravaganti e all'aria aperta che proponevano in quel luogo.

"Ho bisogno di una doccia... - Sussurrò alla fine, passandosi una mano tra i capelli biondi, in alcuni punti estremamente appiccicati per colpa del lercio che aveva sulla testa, girandosi verso il verdino che era nella sua stanza e, al contrario di lui, l'ammirava senza parole - Mettiti il costume, nerd".

"Hai visto che roba, Kacchan? Questa è alta tecnologia! Non pensavo potessero esistere tende di questo tipo!".

"Si chiamano 'tende di lusso', un motivo ci sarà... ma sono in ogni caso una merda... Mi piacciono le pareti".

Toccò con la punta del piede il materasso gonfiabile, mentre un lento sospiro lasciò le sue labbra... tre giorni. Non erano troppi, no? Non avrebbe dovuto fare dei salti mortali per dormire in quel luogo un paio di giorni... no?

Così, si decise, ed indossò il proprio costume, coprendosi il torso con una delle sue solite canottiere nere, preparandosi per andare verso il fiume, poco più sotto quella sottospecie di accampamento.

Doveva lavarsi via il lercio di quell'idiota che gliela avrebbe sicuramente fatta pagare, e magari, perché no, riuscire a staccare i propri pensieri e non pensare a quello schifo...

Con un asciugamano alla mano, e l'altra stretta al polso del verdino, si lanciò nuovamente all'esterno di quell'abitazione così angusta per i suoi gusti, preferendo assolutamente andare nel bel mezzo della natura.

"Bakubro, ti sei convinto...?". Ridacchiò Eijirou, con gli occhiali da sole indosso e la bandana a raccogliere i capelli rossi, proprio fuori dalla loro tenda, mentre afferrò coraggiosamente il suo migliore amico sotto braccio, ignorando il suono stridulo dei denti che digrignavano tra loro.

Con quel bel fisico in mostra, pettorali gonfi e bicipiti pompati, gli sguardi erano ben attenti sul rosso, il quale sembrava non accorgersi di assolutamente niente...

"Sono tende fighe, non è vero?". Ridacchiò Eijirou, dando un pugnetto sulla spalla di Denki, che era in procinto di scoppiare in un pianto disperato.

"Ma guarda un po'... - Il sangue smise di defluire in ogni parte del corpo del biondo, la sua pelle divenne bianca, talmente tanto da rendere visibile ogni vena che appariva sottocute - Ciao... vicino...".

Quello era letteralmente un incubo, terribile e spaventoso, perché non riusciva a liberarsene. Con quella voce riusciva ad essere fastidioso come un finissimo ago, quasi impercettibile, ma altamente insistente... E bucava i pensieri del biondo, rendendolo ancora più irrequieto...

Come se non lo fosse già abbastanza.

Come se non bastasse, nel momento in cui i due rubini si sollevarono, vide proprio quella figura alta e slanciata appoggiata al portico della tenda... proprio di fianco a quella che condivideva assieme ad Izuku.

I jeans estremamente stretti e strappati erano stati cambiati, ed indosso portava dei boxer che lasciavano in mostra le gambe magre e cariche di tatuaggi di ogni tipo, anch'egli pronto per andare a lanciarsi ad occhi chiusi nel fiume.
E per un momento, Katsuki pregò addirittura che ci affogasse dentro l'acqua...

O magari, per casualità, lo avrebbe potuto spronare lui stesso ad affondare sotto la superficie... ma sottolineiamo proprio per casualità...

Un enorme respiro venne inalato, mentre nella sua mente veniva fatta la conta per riuscire a resistere prima di esplodergli addosso e menarlo fino a vedere il sangue... perché lo avrebbe tanto voluto fare.

Tante piccole goccioline a sporcargli la cute...

Però l'occhio cadde sul quelle labbra incurvate, che stringevano tra esse un filtro di una sigaretta, appesa spenta alle sue labbra... avvolgevano perfettamente il piccolo cilindro giallo, e stava perfettamente incastrata anche ad ogni parola che usciva fuori da quella bocca.

"Mh... credo che tu debba lavarti un po' la faccia... - Le dita afferrarono rapide la sigaretta, portandosela dietro l'orecchio, mentre con i gomiti si poggiò sul corrimano in legno grezzo che incorniciava il portico, flettendo il bicipite asciutto e leggero - Posso consigliarti un ottimo posto per fare la pulizia del viso...".

"Io posso consigliarti un altro posto per - MPH!". La mano forte di Eijirou coprì prontamente quella bocca velenosa che lasciava uscire in continuazione offese ed imprecazioni, mentre ridacchiava nervoso, scuotendo la testa esasperato.

Dovevano per forza incontrare una persona cocciuta come quella, no? Niente poteva filare liscio e in pace, in fondo erano in vacanza... ovviamente la serenità non passava di lì.

"E' un piacere continuare ad incontrarti con questa casualità... - Ridacchiò il rosso, stringendo le guance di Katsuki tra le dita e sentendolo gemere dal dolore, mentre tentava di ribellarsi alla sua presa decisamente ferrea - Ma noi ora andiamo al fiume a rilassarci un po'!".

Ma sotto quelle iridi così profonde, blu elettriche, di una bellezza disarmante e talmente distaccate al tempo stesso da creare comunque disagio, l'attenzione era riversa solamente sul biondo esplosivo, che tentava in ogni modo di colpire con i gomiti ed i pugni quell'armadio che era il suo amico.
E quella rabbia, quell'ira che sprizzava da tutti i pori... l'avrebbe mangiata ad ogni pasto... colazione, pranzo e cena.. e magari qualche spuntino anche nel mezzo della giornata.

"Cucciolo... posso unirmi al tuo bagnetto...?". Il solito ghigno strafottente lisciò le sue labbra, mentre la lingua umida sbucò fuori, e le grida di rabbia vennero soffocate dalla mano di Eijirou, che, con tutta la compostezza che scorreva nel suo corpo, riuscì a muovere dei passi e a portarsi appreso il suo migliore amico, che teneva gli occhi velenosi e brucianti proprio su quella figura a loro sconosciuta...

"Beh, chi tace acconsente, no...?!". Rise di gusto, vedendoli allontanarsi con estrema difficoltà.

Il verdino tentava di calmarlo verbalmente, lasciando uscire un fiotto di parole dalla sua bocca ed elencando ogni lato negativo che avrebbe portato il rispondere e il trattare male quel ragazzo...

Tre giorni di sopportazione, per decidere se restare o meno... ma quel corvino non rendeva facile la decisione, visto che ogni volta che appariva, Katsuki diveniva una bestia rabbiosa...

E mentre percorrevano l'intero sentiero per arrivare al fiume, un piagnucolio sommesso lasciò le labbra del biondino dietro di loro, mentre si stropicciò gli occhi: "Io voglio la spa...!".

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