Capitolo 19

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Era strano...

Si sentiva appagato, ed anche sereno... la serenità pervadeva tutto il suo corpo, ogni fibra muscolare era stata placata...

Si godette anche quelle lenzuola leggere sul proprio materasso, che lo coprivano dall'aria frizzante che girava per quei boschi ombrosi, e non gli dispiaceva... quel leggero brivido che lo faceva stringere maggiormente tra le coperte, assaporando il calore del letto che lentamente si propagava...

Non gli era mai capitato di prestare così tanta attenzione a dei miseri dettagli... eppure, in quel momento, con la mente calma e intorpidita, respirava profondamente quell'aria di novità...

Non c'erano i suoi pensieri tumultuosi ed insopportabili, permettendogli finalmente una pace assoluta...

Che, ovviamente, venne rotta da passi pesanti sul parquet di quella tenda moderna, che cigolava appena in quel costante traballare...

Digrignò i denti, disturbato in quel momento così idilliaco, osservando quella figura che si muoveva instabile nell'oscurità.
Nella penombra, vide due gemme brillare, due smeraldi chiari che sembrava che avessero raccolto la luce delle stelle, rendendoli magici e così magnetici...

"Kacchan...?". Un sussurrò fece drizzare ogni suo senso, ed inarcò un sopracciglio, percependo quel suo nomignolo come qualcosa di biascicato ed allungato, comprendendo il suo stato di quel momento.

"Mh...?". Incrociò le mani dietro alla nuca, osservando l'amico visibilmente ubriaco che tentava di appoggiarsi a qualsiasi cosa pur di rimanere in piedi.

"Stai dormendo...?".

"Ti ho risposto... - Si stropicciò gli occhi, prendendo un profondo respiro tentando di rimanere con quella calma che scorreva dentro il suo corpo - Che vuoi?".

"Ti ho... trovato... - Un singhiozzo lo fece sbalzare sul posto, lasciando che le gambe si muovessero pesanti verso il letto - P-Posso... mh... io... posso...?".

Frasi prive di un senso logico iniziarono ad uscire a raffica dalle labbra di Izuku, che provò a darsi una regolata con qualche schiaffetto sulle guance arrossate, ma ormai era decisamente andato... e per fargli passare quella sbronza, doveva seriamente dormire o bere litri e litri di acqua...

Però gli ricordava quel bambino un po' piagnucoloso che faceva capolino da lui la notte, magari perché aveva semplicemente fatto un brutto sogno o perché aveva avuto una giornata no.
Le notti passate assieme, le loro mamme orgogliose di quella loro amicizia così unica... Eppure, il suo essere così stronzo lo aveva portato addirittura a fargli del male.

Se ne vergognava, era totalmente deluso da sé stesso per avergli afflitto così tanto dolore, per così tanto tempo...
Non si ricordava esattamente come erano riusciti a riavvicinarsi, Izuku gli aveva tirato un pugno in piena faccia...

E quella notte, era lì, da lui... con il viso accaldato ed arrossato, e gli occhi lucidi da quello stato di ebrezza in cui si ritrovava...

"Vai a cambiarti, e sciacquati... puzzi di alcool... poi vieni...". Borbottò con quel suo modo di fare sempre incazzato, ma non lo era.
Anzi... era quasi contento di aver ricevuto quella richiesta imbarazzata, come se quel broccolo fosse tornato ad essere bambino e avesse bisogno di lui...
Si sentiva importante, e quasi speciale, sotto quegli smeraldi che continuavano ad ammirarlo, con un bagliore prepotente...

Si sentiva il petto scaldato, mentre un sorriso fuori controllo ammorbidì i suoi lineamenti sempre così corrucciati.
Non se ne era reso conto, forse perché non aveva avuto il tempo o il modo per assimilarlo... ma era geloso di Eijirou.

Non romanticamente parlando, non gliene fregava di andare a letto con il verdino o di conquistare il suo cuore, anzi, il pensiero gli faceva accapponare la pelle!
Ma era geloso di quella fatidica possibilità che si potesse allontanare da lui, perché aveva trovato qualcuno di decisamente migliore...

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