Capitolo 20

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Era passato decisamente troppo tempo da quando non aveva dormito in quel modo... dannatamente riposato, non un muscolo teso o un nervo accavallato.
Quelle braccia erano state premurose, silenziose e dolci... Izuku non lo aveva mai lasciato, godendosi quel calore corporeo che, nelle notti più fresche tra quegli alberi, non era stato affatto male.

Quel ragazzo conosceva ogni sua debolezza, ogni suo segreto, ogni suo punto di rottura...
Erano cresciuti insieme, e quei grandi occhi verdi lo avevano sempre guardato con ammirazione e rispetto, che lui però non aveva mai trattato con riguardo...

In fondo lo aveva sempre saputo, Izuku era meglio di lui... da sempre, da quando erano dei mocciosi alla ricerca dei loro eroi dei fumetti preferiti.
Perché il nerd gli regalava sempre quelle figurine rare che trovava, le edizioni speciali... gliele regalava, nonostante non fossero doppioni.

Gli dimostrava il suo affetto con quei piccoli gesti, con quei doni che per lui significavano così tanto... ma sotto gli occhi di un Katsuki bambino e dannatamente odioso, quello era un affronto... quasi a volergli rinfacciare che stava sempre un passo di fronte a lui...

E che gli faceva... pena.

Ma in ogni caso riusciva a scalfire le mura che circondavano il suo cuore con la facilità di un coltello che affonda in un panetto di burro.

Nella crescita, nella maturazione, cerchiamo sempre di sollevarci, di comprendere ogni cosa.
Ed il biondo c'era riuscito... aveva compreso quanto fosse stato idiota, cercando di migliorare quel rapporto che si era sgretolato.
Ma era servito, no? Era servito distruggere qualcosa totalmente, per poi tirarlo su più forte di prima.

E quella notte gli aveva ricordato quanto fosse buono quel verdino, che quella mattina stava di fronte a lui con il volto riposato e l'espressione felice.
Un ragazzo che si meritava solamente il meglio... ed il meglio, era proprio Eijirou.

Forte e caparbio, sempre pronto ad aiutare, a porgere la mano... con carattere, ed al tempo stesso delicato.
Un po' come lo zabaione... con una struttura solida ed una crema delicata e vellutata.

In fondo, stavano bene insieme, nonostante fosse un po' strano per lui.. erano amici, si vedevano spesso...
E quei due si sarebbero potuti slinguazzare apertamente di fronte a loro.

Gli dava fastidio...? Beh, un po' sì.
Ma era quel timore che si era aggrappato a lui la sera precedente, ed in quel momento si era quasi convinto che erano paure infondate e prive di senso!

"Escursione nei boschi... Dio, dobbiamo camminare...!". Denki mugolò sommessamente, sfogliando pigramente il depliant ed osservando le varie tappe di quella vacanza.

Vacanza che sarebbe finita quel giorno... Katsuki voleva aggrapparsi alle sue certezze, quasi scappando da quelle novità che percepiva però così belle.

Ma erano novità... flash, scatti momentanei di un presente che si sarebbe affievolito con uno schiocco di dita!

I polpastrelli passarono distrattamente sopra le proprie labbra, quasi a percepire nuovamente quella sensazione che aveva provato la sera precedente... 
Quelle labbra voraci, umide, che sembrava avessero combattuto una battaglia per una grande conquista, si erano insinuate nei suoi ricordi... 

E chi sarebbe riuscito a cancellare quell'attimo ormai impresso a fuoco?

Cercava di autoconvincersi ad aver fatto la scelta giusta, doveva concentrarsi sulle sue certezze, quelle che erano come un porto sicuro per il suo futuro. Lui... lui non poteva deludere i suoi genitori, non poteva deludere quelle aspettative che si erano creati perché lui era il migliore in ogni cosa.

Si stropicciò gli occhi, stiracchiandosi la schiena pigramente, sollevando gli occhi verso il cielo.
Il cielo cominciava a ricoprirsi di nuvole grigiastre, addensando l'aria, e forse non era decisamente male visto che sarebbero andati via.

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