Into the Wild

Capitolo 17

"Ma ti senti? Fottuto depravato...". Katsuki ringhiò, quasi come se fosse stato un cane bastonato.
Nelle sue iridi di fuoco aleggiava ancora quel panico, quella paura... ma una paura ingiustificata. Un terrore nato per delle motivazioni che per una persona comune sarebbero state addirittura stupide, ma che per lui significavano molto.

E Touya riusciva a comprenderlo, con i suoi modi addirittura brutali e sfacciati.
Era nato nella paura... nel terrore, in quel bisogno costante di primeggiare agli occhi di colui che gli avrebbe dovuto voler bene in ogni caso...

"Non sono io quello che si è fatto una sega pensando al sottoscritto, chiuso in bagno... - Ghignò, sollevando le sopracciglia e lasciando scorrere le dita sulla sabbia morbida, mescolandola facilmente mentre le muoveva in circolo - Dimmi un po'... a cosa pensavi? Cosa facevo nei tuoi pensieri?".

La lingua umida si accarezzò le labbra, lasciando sbucare la pallina colorata del piercing che delineò la linea del labbro superiore.
Le dita affusolate proseguirono quei movimenti distratti, godendosi quella sensazione soffice che la sabbia gli procurava, con gli occhi però fissi su Katsuki.

Osservava e studiava ogni sfumatura che la luna regalava a quel viso, sembrava addirittura regale.
Era ipnotizzato dalla sua bellezza, dalla maniera con cui la brezza di quella notte giocava con i suoi capelli, ricordando il grano che veniva accarezzato dal vento nelle vaste distese.

Un'immagine così semplice, eppure gli mozzava il respiro...

"Senti, inutile stampa vivente - Sigillò i denti nel vedere quel sorrisetto divertito che sembrava essere ormai impresso su quel viso - Dimenticati di ciò che è successo. È stata una fottutissima debolezza, e che non capiterà mai più!".

"Immaginavi i miei tocchi...?". La sua voce si fece più bassa, diventando roca e profonda, lasciando che una scossa elettrica oltrepassasse interamente la spina dorsale del biondo, che dovette sistemarsi a sedere.

Si mosse agitato sul posto, lasciando che quelle sillabe che scivolarono fuori dalle labbra del corvino lo accarezzassero...
Sembravano morbide, ed alla vista carnose... si schiudevano umide, in una danza sinuosa che attirò immediatamente lo sguardo di fuoco di Katsuki, incapace di interrompere quel magnetismo...

"E come ti toccavo...? - Le palpebre del biondo si socchiusero, con il fiato caldo di Touya che si infrangeva contro il suo zigomo - Ti piaceva...? Godevi per me...?".

Un intenso brivido di eccitazione lo percosse interamente, travolgendo ogni centimetro del suo corpo come uno tsunami... furioso ed inarrestabile.
Il petto gli si strinse inaspettatamente ed il cuore prese la rincorsa con ferocia, battendo così velocemente da fargli credere che sarebbe stato capace di uscire fuori.

Perché quello era ciò che Touya riusciva a fargli provare... con delle semplici e sporche parole!
Con quella voce, e quei due zaffiri che lo destabilizzavano talmente tanto da togliergli la capacità di parola!

Si accese come una fiamma, percependo quell'ondata travolgente di calore improvviso capace di mozzargli il respiro.
Il solo pensiero che quelle mani tornassero sul suo corpo, gli annebbiava totalmente la mente facendogli dimenticare ogni tipo di pensiero superiore.

Quelle grosse paure che sembravano volerlo schiacciare in ogni momento, in quel preciso istante sembravano frivole ed inutili... perché quel ragazzo era lì, ad una minima distanza... a respirare, lento, sulla sua pelle...

Gli incisivi, candidi, affondarono morbidamente nel labbro inferiore, alla ricerca di controllo e, soprattutto, di un bel po' di ritegno...
Perché ne aveva bisogno...

Katsuki, sempre stato composto, attento, in quel momento sarebbe stato alla mercé di chiunque avesse voluto avvicinarlo... era disintegrato da quello sguardo... distrutto, polverizzato in granelli talmente piccoli da mescolarsi a quelli della sabbia sotto di loro...