Capitolo 11

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Il silenzio della natura... era meraviglioso.
Si era allontanato di sua spontanea volontà, aveva abbandonato tutto il gruppo indietro, schifando ogni tipo di comunicazione... aveva bisogno del silenzio, del calmare il suo spirito...

Aveva bisogno di ascoltare le onde che scalfivano lo scafo, creando un effetto così rilassante da riuscire a lenire ogni tensione del suo corpo.

Era incredibile l'effetto di quel ragazzo... era davvero incredibile.

Non gli era mai capitato di sciogliersi come un gelato al sole nel sentire anche solo parlare qualcuno.
Lo stava odiando...

E sembrava riuscire a toccare i punti giusti del suo spirito!
Digrignò i denti, affondando con il remo nell'acqua, mentre i riflessi solari sulla superficie davano un aspetto addirittura magico su quella distesa cristallina.

Gli sembrava essere immerso in un dipinto, mentre la foresta incorniciava di verde quella visione splendida.

Stava vivendo nell'illusione di essere completamente da solo nel cuore della natura...

Il ritmo rilassante dei remi che si infrangevano nell'acqua sembrava fosse in armonia con il suo battito cardiaco, e muoveva lentamente la schiena eseguendo delle torsioni perfette, con le spalle aperte.

Ma quella sensazione irritante stava ribollendo, perché un altro suono si aggiungeva al suo... ed era petulante e fastidioso...

Altri remi seguivano il suo ritmo, spronando la barca ad andare avanti e seguirlo...

"Sbaglio o ti ho detto di levarti dai piedi, ah?!".

Percepiva il suo sguardo sulla schiena, era perforante, come se due tizzoni ardenti sfrigolassero sulla sua pelle lasciandogli feroci ustioni.

E gli bastò voltare appena lo sguardo, per sentire la rabbia accendersi di colpo, come un incendio improvviso.

Quel ghigno beffardo, lo sguardo di chi sembrava saperne sempre una in più degli altri, e quei suoi modi sempre menefreghisti che lo rendevano terribilmente sicuro di sé...

"Capisci la mia fottutissima lingua, o-".

"La tua lingua la voglio da un'altra parte...". La voce roca di Touya percosse Katsuki, che sentì il volto bruciare, con le guance che presero un prepotente tepore nel sentire quelle parole.

"Sei una cazzo di seccatura...!".

"Ma se non vedi l'ora di farti sbattere da me... - La lingua venne cacciata fuori, mentre avvicinò la sua barca a quella del biondo, afferrando con una mano il bordo dell'altra - Puoi ammetterlo... e ti farò godere talmente tanto da obbligare chiunque per restare ancora di più...".

"Senti... - Ringhiò Katsuki, tentando di far allentare la presa sulla sua imbarcazione del corvino, volendo tirargli anche il remo in testa per fargli perdere i sensi - Non ti devo alcun tipo di spiegazione, sottospecie di stampa vivente! Tu non sai un fottutissimo niente di me, vedi di-".

"Niente... eppure riesco a vedere quanto tu voglia superare gli altri per sentirti un po' speciale... questa tua costante ricerca di soddisfazione, di sotterrare gli altri per sembrare il migliore... - I due zaffiri percorsero il suo corpo paralizzato, mentre manteneva salda la presa sulla barca di Katsuki - Forse... paura di deludere? Paura di non sentirsi abbastanza...? Ancora non posso entrare nella tua mente...".

Gli occhi di Katsuki, seri e tirati in uno sguardo estremamente tagliente, si arpionarono a quello di Touya, che beffardo lasciò che quel sorriso sornione si stampasse sul suo viso.

"Dovresti imparare a farti i cazzi tuoi...".

"Ho indovinato, per caso...? Quale delle due...?".

Una strattonata da parte del biondo riuscì a far lasciare la presa del corvino sulla sua barca, riprendendo ad affondare i remi nell'acqua con più foga, riuscendo fin da subito ad allontanarsi.

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