Capitolo 9

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Un termine adatto a ciò che stava avvenendo in quel momento?

Inaspettato.

Perché era stato inaspettato il loro incontro di quella mattina, era stato inaspettato quell'astio provocante creatosi immediatamente tra i due, ed era stato inaspettato come Katsuki, proprio in quel momento, fosse totalmente appoggiato ad una corteccia di un albero, con le unghie che provavano ad arpionarsi a quel legno.

Un velo illuminato dalla luna si posa sui due corpi, quella luce argentea rimbalza delicata sulle loro pelli, e le fronde degli alberi proiettano ombre spettrali attorno a loro, rendendo quasi tetro quell'ambiente.

Ma il biondo non era minimamente preoccupato... erano immersi in un totale silenzio, lontani dal resto del mondo, ed il fruscio delle foglie attenuava quegli schiocchi che provenivano dal basso.

In quel momento, tutto attorno a lui poteva seriamente prendere fuoco... tutto poteva bruciare totalmente, ma gli bastava che quella bocca non si muovesse di lì.

Perché, lì, avvolta attorno alla sua erezione, doveva rimanere.

Inaspettato...

Non avrebbe mai creduto di amare così tanto un piercing... non era solamente stupida ferraglia inutile...

Quella piccola pallina lo faceva percorrere da costanti brividi ad ogni lappata, mentre giocava con il suo prepuzio, stimolando quella porzione di pelle morbida che andava a stendersi sempre di più.

Non avrebbe mai creduto di farsi trascinare da un completo sconosciuto in un fottuto bosco... così iniziano i peggiori film, no?

Non si segue mai qualcuno in un bosco oscuro, illuminato solamente da quei raggi lunari...

Eppure lo aveva fatto, generando una vera e propria lotta con quel ragazzo, nel momento in cui le voci degli altri ospiti si attenuarono quasi completamente...

Ma quando quella mano esile, dalle dita lunghe ed affusolate, afferrò prontamente il suo membro da sopra i pantaloni, ogni tipo di ribellione si sciolse, facendogli tremare le budella e non potendo desiderare altro.

Tre giorni... poteva essere un adolescente per tre giorni?

Poteva godersi la vita per quelle misere giornate?

Non poteva sfuggire allo studio, alla sua carriera, ma per quei giorni promessi ad Eijirou avrebbe potuto dimenticarsi di tutto quello...

E si lasciò andare, godendosi ogni attimo, ribellandosi ad ogni minimo accenno di esagerazione e sciogliendosi al tempo stesso.

Ecco perché si era ritrovato con l'impronta della corteccia sulla schiena e le unghie a graffiare quell'albero pur di rimanere in piedi...

I due rubini lo osservavano, dall'alto, quasi rischiando lo svenimento mentre quelle guance incavate gli facevano contrarre ogni muscolo.

E quegli zaffiri che sembravano due fari nel buio, non lo perdevano mai di vista. Erano ben concentrati sul volto del biondo, che con la bocca aperta gemeva lasciando uscire versi osceni che sembravano una melodia perfetta.

Una natica veniva ben stretta dalla mano di Touya, godendosi quel muscolo così tonico che sembrava combaciare alla perfezione con la sua presa.
Era un fascio di fibre muscolari modellate nel marmo, ed era un vero piacere poter toccare tutto quel ben di Dio!

E la pelle così liscia, da sembrare seta pregiata...

Lasciò un copioso rivolo di saliva sul membro eretto del biondo, mentre la mano libera andò a pompare l'erezione con decisione e calma, osservando come il petto di Katsuki, ancora coperto da una canottiera misera, si gonfiasse ad ogni respiro trattenuto...

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