1° CAPITOLO

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Sarah's pov:

È finalmente arrivato il momento. Mi trovo alla registrazione della prima puntata di Amici, tra poco scoprirò il mio destino.

Entriamo in studio, le luci sono forti, quasi accecanti, ma l'energia vibra nell'aria. Il pubblico è in visibilio e i professori in posizione mentre ci scrutano dalla testa ai piedi. Ci hanno già selezionato precedentemente, ma questa è la volta definitiva, la vera occasione per entrare nella scuola più importante d'Italia.

Sono seduta in mezzo agli altri ragazzi e si respira un'atmosfera tesa, ma anche piena di emozione e voglia di spaccare tutto. Vedo tanti di noi essere mandati a casa e questo mi terrorizza. Pensa che umiliazione. Altri ragazzi, invece, hanno già conquistato la maglia, sono stati bravissimi.

Mi guardo intorno e riconosco molti di loro, abbiamo passato più o meno un mese insieme in Hotel prima di essere convocati, ma in quel periodo non c'è tanta serenità o voglia di fare amicizia. Sono tutti parecchio concentrati nel dare il massimo. Io però avendo solo 17 anni mi trovavo avvantaggiata rispetto a chi ne aveva 22-23, sentivo di avere più tempo.

In quel mese ho deciso di fare la conoscenza di alcune ragazze della mia età, tutte molto simpatiche e bravissime. Sono certa che per loro la maglia sia assicurata. La ragazza con cui mi trovo meglio è Stella, abbiamo anche condiviso la camera per alcuni giorni, è veramente un'anima buona, spero passi l'audizione.

È il momento! Finalmente tocca a me!! Siamo rimasti in 4, direi che era ora...

Sono carica, voglio cantare, lo sento scorrere nelle vene, ne ho bisogno.

Canto il mio inedito: Touché. Ne vado molto fiera, racconta molto di me, della mia personalità, mi descrive abbastanza bene. Mi fa sentire compresa, oltre che è una bella soddisfazione vedere i miei compagni dietro di me cantare il mio pezzo. Forse essere stata socievole in hotel non è stata una cattiva idea, ridacchio nella mia mente.

Nessuno mi ha fermata e Lorella decide di farmi cantare un altro pezzo, una cover: Del Verde. Canzone che amo moltissimo, di una delicatezza ed eleganza stupenda, inoltre posso sfoggiare le mie doti al pianoforte. Una delle poche certezze che ho nella vita. Inizio a cantare e a un certo punto... blackout. Anna Pettinelli abbassa la leva, devo togliere le mani dal pianoforte, mi ritrovo a cantare un pezzo di questa difficoltà a cappella e sento già la sensazione di dover tornare a casa... Quando finalmente apro gli occhi e vedo Lorella alzare l'asta e mi permette di continuare. Pochi sanno quanto sia stato complicato quel gesto tecnico, spero di non averlo fatto notare, riprendere le note del piano dopo aver cantato a cappella. Nessun problema, ci pensa Lorella a elogiarmi e mi si scalda il cuore. Decide di darmi un banco, anche Rudy è contento, non posso crederci!!

Corro verso i ragazzi, cerco subito con lo sguardo Stella, Marisol, Sofia, lì c'era Kumo e questa ragazza... Angela, se non sbaglio. Mi dà il cinque e mi mostra un sorriso a labbra serrate, molto carino. Il mio posto è proprio accanto a lei, ma la mia attenzione è tutta rivolta a Stella e Mew proprio dietro di me. Poco dopo Angela si avvicina e mi sussurra un "bravissima, ti avevo già sentita cantare, ma hai davvero spaccato oggi", arrossisco un po', era stata davvero carina e non mi ricordavo di averle neanche mai rivolto la parola prima, c'eravamo incrociate per i casting, niente di più.

Entriamo in casetta e l'aria che si respira è quella di un'avventura senza precedenti, siamo tutti estasiati, quasi commossi, alcuni addirittura in lacrime. Ci dirigiamo nelle nostre camere, la produzione ha messo noi diciassettenni insieme, sono troppo contenta. Sistemo le mie cose e inizio a girare un po' per casa, volevo orientarmi subito, vedere tutto, non avevo voglia di riposare o stare con gli altri, c'era tempo per quello. Adesso volevo solo esplorare.

Mentre cammino fra una camera e l'altra, incrociando qualcuno ancora intendo a sistemare la propria roba, mi ritrovo d'improvviso in una stanza con un pianoforte, la mia fonte di salvezza. Sono una persona molto socievole, mi definirei estroversa, ma ci sono momenti in cui ho bisogno solo di stare da sola, raccogliere i miei pensieri, spesso questo accade quando ho un pianoforte vicino. Mi siedo e poggio delicatamente le mani sui tasti dando vita a una leggera sinfonia.

Sapendo di essere sola mi lascio andare, chiudo gli occhi e suono come se fossi nella mia cameretta, finché una voce non interrompe la melodia. "Allora non era un'impressione, sei proprio brava al pianoforte" Sbuca Angela dalla porta, continuando poi "Non volevo interromperti, per favore continua", eseguo la richiesta fino a che non si siede proprio accanto a me. "Io faccio abbastanza schifo al piano, però almeno compenso con la chitarra" aggiunge mentre mi guarda e io le rispondo "Allora poi mi farai sentire qualcosa, giusto per ricambiare", sono stata abbastanza spavalda, il mio tono era quasi di sfida, nonostante le mie intenzioni fossero buone. Lei mi guarda incuriosita, con quei suoi occhioni blu, fa un cenno di sorriso e annuisce.



Benvenuti nella mia storia su Lil Jolie e Sarah, spero vi possa piacere, questo è solo il primo capitolo, ma continuerò molto presto, fatemi sapere cosa ne pensate <3
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Se ti amo non lo so • Lil Jolie & SarahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora