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Kim Taehyung, un orfano di padre, ha trascorso la sua infanzia in un freddo orfanotrofio. Quando sua madre finalmente riesce a prendersi cura di lui, qualcosa dentro di Taehyung si spezza inesorabilmente.
Il suo caratte...
"And if you like to do the things you know that we shouldn't do, baby I'm perfect"
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Le luci si riaccesero. Mi ritrovai a sbattere le palpebre completamente sorpresa, con la sensazione ancora calda della mano che aveva afferrato la mia mentre incombeva il buio dentro casa Jeon.
Mi guardai attorno allora alla ricerca di Taehyung, ma di lui nemmeno l'ombra, neanche in lontananza. Confusa mi grattai la testa, sentendomi un po' ansiosa a dire il vero. Morivo alla sola idea che fosse stato lui a prendermi per mano, ma non capivo come mai se ne fosse andato via così, nel bel mezzo della conversazione. Quel ragazzo era tutto strano!
Jungkook invece fu di ritorno poco dopo: si era cambiato e aveva un'asciugamano attorno al collo, ma i capelli erano ancora umidi e gli conferivano un'aria tremendamente selvaggia, mi accorsi che era bellissimo e che lui sapeva di esserlo. Un gruppo di ragazze si voltarono verso di lui infatti al suo passaggio, ma non se ne accorse perché guardava me con un sorrisetto malizioso.
-E il tuo amico Taehyung?- mi chiese curioso. Alzai le spalle, mi sentivo in imbarazzo. -Sarà da qualche parte qui in giro- mentii.
Jungkook fece un cenno. E se fosse stato invece lui a prendermi la mano? Tutto era possibile e io mi stavo scervellando per scoprirlo, ma non potevo chiederglielo. Era del tutto fuori luogo, e se poi non fosse stato lui la brutta figura sarebbe diventata il doppio imbarazzante.
-Che tipo di relazione c'è tra voi due?- mi chiese in fine.
Sentii le guance riscaldarsi immediatamente. Non potevo dirgli che ero stata rifiutata, mi avrebbe preso per una sfigata e si sarebbe messo a ridere!
-Siamo amici, niente di più- e nel dirlo scuotevo le mani in aria come in procinto di schiacciare mille mosche inesistenti.
Jungkook rise genuinamente. -menomale- aggiunse.
Lo guardai di sottecchi, lui invece evitava il mio sguardo, concentrato altrove. Un rossore molto leggero gli colorava le guance, e si mordeva le labbra in preda al nervosismo. Non era stato molto chiaro, ma stava succedendo qualcosa dentro di lui, come se fosse contento che io e Taehyung non fossimo niente.
