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Kim Taehyung, un orfano di padre, ha trascorso la sua infanzia in un freddo orfanotrofio. Quando sua madre finalmente riesce a prendersi cura di lui, qualcosa dentro di Taehyung si spezza inesorabilmente.
Il suo caratte...
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Passai metà del pomeriggio a scervellarmi. Forse le mie supposizioni sulla probabilità che fosse stato proprio Taehyung a lasciare quella rosa sullo scalino di casa mia era vera, e allora sorgevano spontanee alcune domande: perché l'aveva fatto? E sopratutto, come mai non me l'aveva data di persona piuttosto che lasciarla lì, incustodita?
Non potevo nemmeno chiedergli se effettivamente era così perché se si trattava tutta di una mia fantasia, e gli avessi chiesto come mai mi aveva portato quel regalo, si sarebbe stranito e avrebbe pensato che non ascoltavo le sue parole.
Ma se fosse stato vero? Mi aveva chiaramente detto di non voler nulla da parte mia e sembrava alquanto preso da un'altra ragazza, quindi perché l'avrebbe fatto? C'erano tante supposizioni nella mia testa e soffocai un urlo sul cuscino, infastidita e curiosa.
Avrei voluto correre al suo negozio di rose e chiedergli ogni cosa, anche rischiando di passare per una pazza che non accettava il rifiuto, ma lui avrebbe negato anche di fronte l'evidenza quindi non potevo fare altro che fingere di non aver mai ricevuto niente.
Poi un altro quesito si accese nella mia testa all'improvviso: e se si fosse pentito e quello era il suo modo di dimostrarlo? Se stavo zitta non avrebbe mai saputo che ricevere la rosa aveva acceso in me diverse emozioni, e se la sua intenzione era quella che io tornassi più vicina a lui senza che me lo dicesse a parole, allora stavo solo dimostrando di essere andata avanti dopo le sue dichiarazioni.
Insomma, non avevo idea di come comportarmi! In più, tutto questo casino nella mia testa dopo aver visto che il regalo di Jungkook era un altro ed era arrivato a destinazione, cambiava ogni cosa.
Io avevo detto di sì a Jungkook per uscire insieme perché credevo che Taehyung non mi avesse pensata minimamente mentre ero in ospedale, ma adesso che c'era la possibilità di essermi sbagliata temevo di nuovo che se mi avesse visto insieme a un altro sarebbe andato via. Che tale sconcerto!
Mi misi sdraiata di schiena mentre osservavo il soffitto, nella mia mente si rincorrevano tantissimi pensieri e non riuscivo a tenere il passo. C'erano tante cose che avrei voluto fare, e tante altre mi fermavano. L'indecisione era padrona di me e più riflettevo sul fatto di correre a chiedere ogni cosa a Taehyung, per togliermi il dubbio, più i dubbi si moltiplicavano.
